Dép. fédéral de justice et police
1999: casse private in movimento
Berna (ots)
L'Ufficio federale delle assicurazioni private (UFAP) ha pubblicato il rapporto sul mercato delle assicurazioni private in Svizzera nel 1999. Le cifre confermano il buon rendimento del settore. Forniscono anche dati sulle cause e gli effetti. La globalizzazione e la bancassicurazione muovono il mercato. Il 30 settembre 2000 l'UFAP esercitava la vigilanza su 173 assicuratori privati. In confronto all'anno precedente (170), questa cifra non dà nemmeno lontanamente un'idea di quanto sia stato agitato il mercato delle assicurazioni in Svizzera: dodici nuovi assicuratori privati hanno ricevuto l'autorizzazione d'esercizio in Svizzera, tre hanno cessato l'attività, quattro nomi sono spariti dal mercato in seguito a fusione con altre società. Degno di nota è il persistente aumento dei riassicuratori captivi: quattro nuove società l'anno scorso, 5 quest'anno. Le società captive sono di solito società fondate all'interno di un gruppo di imprese allo scopo di riassicurare i rischi del gruppo; rappresentano insomma una sorta di autoassicurazione esterna giuridicamente indipendente. È per contro rimasto invariato il numero di casse malati (60), sulle quali l'UFAP esercita la vigilanza per quanto concerne l'assicurazione complementare malattia.
Tassa di bollo - Costi della salute - Eventi naturali Nell'esercizio commerciale 1999, gli assicuratori privati (senza i riassicuratori) in Svizzera hanno incassato premi dell'ordine di 45,6 miliardi di franchi (premi lordi conteggiati del giro d'affari diretto svizzero), accusando un calo del 5% rispetto all'anno precedente, in cui l'aumento fu di circa il 9%. I premi per assicurazioni private ammontano pur sempre a 6'344 franchi pro capite. La parte principale di questo calo è da imputare alle assicurazioni sulla vita, che pur continuando a rappresentare i due terzi dell'intero volume dei premi, hanno accusato una diminuzione dei premi di oltre il 10%. Il motivo è da ricercare nell'anno precedente, quando la prossima introduzione della tassa di bollo sui premi unici aveva provocato un vero boom in questo settore assicurativo (crescita dei premi di oltre il 13%). Il risultato del 1999 va pertanto visto più come una normalizzazione che come un calo vero e proprio.
Nel settore dell'assicurazione malattie, dopo un calo del 10% nell'anno precedente, il volume dei premi è aumentato quest'anno del 59%. Non vi è compresa l'assicurazione complementare delle casse malattia riconosciute. Nell'assicurazione malattie sono fortemente aumentati anche le prestazioni (52%). Come l'anno precedente, questo settore accusa il più alto tasso di prestazioni (rapporto fra prestazioni e premi incassati), vale a dire il 76%. Le proposte che mirano a un miglioramento mediante provvedimenti concernenti unicamente l'ammontare e la struttura dei premi vanno nella direzione sbagliata; le cause dell'aumento dei premi sono dovute alla crescita delle prestazioni assicurative e di conseguenza gli elevati costi della salute. L'UFAP espone considerazioni circostanziate su detto problema nell'introduzione al rapporto.
Il primo posto nella categorie delle assicurazioni contro i danni spetta nuovamente all'assicurazione per il veicoli con oltre l'8% del volume globale dei premi e con oltre il 15% di prestazioni. Con un +1% l'incasso dei premi è rimasto praticamente invariato, ma sono aumentate le prestazioni di quasi l'8%.
Fra le più piccole categorie, l'assicurazione più importante è risultata quella contro gli incendi e di danni naturali, con il 2% del volume globale dei premi. I danni provocati dal maltempo nel 1999 (valanghe in febbraio, inondazioni in maggio e tempeste simili a uragani dopo Natale) hanno sottolineato l'importanza di questa assicurazione. Gli eventi trovano una testimonianza nelle prestazioni che, rispetto all'anno precedente, sono aumentate del 47%. Anche il tasso di prestazioni in questo settore assicurativo, che l'anno scorso era all'«ultimo posto», è peggiorato di conseguenza passando, con il 70%, al secondo posto, dopo quello delle assicurazioni malattia. Gli eventi naturali dell'anno 1999 si sono manifestati anche nelle cifre dei riassicuratori, soprattutto con un forte aumento della riserva sinistri, passata di 27,3 a 37,1 miliardi di franchi (36%).
Più richiesti gli investimenti in azioni Con una somma di bilancio totale di 423 miliardi di franchi, gli investimenti del capitale in vista del loro rendimento sono estremamente importanti. Pertanto i titoli di credito a interesse fisso rappresentano da sempre la parte più importante degli investimenti di capitale. Tuttavia la loro percentuale (1999: 41%) sta diminuendo. Aumenta per contro la percentuale delle azioni e dei fondi d'investimento, che è ora del 28%. Il motivo va probabilmente ricercato nel ragguardevole rendimento medio del 5,22%. Nell'arco dell'anno il rendimento di questa categoria d'investimenti è quasi raddoppiato. Il loro aumento rispecchia tuttavia un mutato comportamento d'investimento poiché, in parte, va a carico degli investimenti nei fondi e nelle costruzioni, che come prima consentono un elevato rendimento medio del 6,5%.
Vigilanza consolidata Nell'introduzione al rapporto, è, fra gli altri, trattato anche il tema "vigilanza dei conglomerati finanziari". Con conglomerato finanziario si intendono i gruppi ai quali appartengono sia assicurazioni che banche o borse. Sull'esempio del gruppo "Zürich" (Zurich Financial Services Group, ZFSG) è illustrato il modo di procedere pragmatico dell'UFAP e della Commissione federale delle banche in merito all'introduzione della vigilanza consolidata sui conglomerati finanziari. La loro sorveglianza coordinata dovrebbe essere prossimamente facilitata anche da un ravvicinamento organizzativo delle due autorità di vigilanza. Il 16 novembre 2000, la commissione peritale ha reso pubbliche le relative proposte nel suo rapporto sulla vigilanza del mercato finanziario (cfr. DFF Comunicazione ai media del 16.11.2000, www.dff.admin.ch).
Contatto:
Kurt Chr. Schneiter, Ufficio federale delle assicurazioni private,
tel. 031 / 322 79 08