Dép. fédéral de justice et police
Definitivamente chiuso l'affare delle schede
Berna (ots)
Mercoledí il Consiglio federale ha abrogato per il 1° marzo 2001 il decreto federale del 9 ottobre 1992 concernente la consultazione dei documenti del Ministero pubblico della Confederazione e le relative ordinanze. L'abrogazione anzitermine avviene dopo aver evaso gli ultimi ricorsi e dopo che la legge sull'archiviazione, in vigore dal 1° ottobre 1999, vieta anche all'Amministrazione la consultazione dei documenti relativi alla sicurezza dello Stato.
L'abrogazione si basa sull'articolo 12 del decreto federale. Tale articolo affida al Consiglio federale il compito di abrogarlo anzitermine, appena siano terminate la consultazione nonché le operazioni di vaglio e rimozione. L'Incaricato speciale per i documenti concernenti la sicurezza dello Stato, René Bacher, ha pubblicato nel 1996 il suo rapporto finale e ha poi consegnato all'Archivio federale i documenti che non dovevano rimanere presso il Ministero pubblico della Confederazione per ulteriore elaborazione.
A questa data, presso il Consiglio federale erano ancora pendenti alcuni ricorsi che nel frattempo sono stati evasi. C'era poi d'assicurarsi che l'Amministrazione non avesse diritto d'accesso ai documenti durante un periodo di 50 anni. A differenza degli altri documenti amministrativi, che possono essere consultati in ogni tempo dall'Ufficio da cui emanano, l'articolo 7 capoverso 3 del decreto federale stabilisce che:
" 3 I documenti rimossi sono archiviati nell'Archivio federale. Non possono piú essere consultati dall'Amministrazione e sottostanno a un divieto di consultazione di 50 anni."
Con questa disposizione il Parlamento desiderava permettere l'archiviazione, mentre il Consiglio federale aveva proposto di distruggere i documenti una volta terminata la consultazione. L'articolo 26 della legge sull'archiviazione, in vigore dal 1° ottobre 1999, mette per 50 anni i documenti in materia di sicurezza dello Stato al riparo di una qualsiasi consultazione, e con una disposizione transitoria estende il divieto anche all'Amministrazione. Contemporaneamente al decreto federale, sono state abrogate anche la relativa ordinanza e l'ordinanza del 5 marzo 1990 concernente il trattamento dei documenti della Confederazione in materia di sicurezza dello Stato, che garantivano la consultazione delle schede. Con l'abrogazione dei tre atti legislativi l'affare delle schede è definitivamente chiuso anche sul piano giuridico, affare che in seguito al rapporto della CPI-DFGP aveva suscitato non poche polemiche.
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