Dép. fédéral de justice et police
Incontro tra la consigliera federale Metzler-Arnold e il commissario europeo Vitorino
Bruxelles/Berna (ots)
Il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), Ruth Metzler-Arnold, ha incontrato mercoledí, a Bruxelles, il commissario europeo della giustizia e degli affari interni, Antonio Vitorino. Si è trattato di un primo scambio di vedute su un'eventuale futura collaborazione tra la Svizzera e l'Unione europea nei settori di giustizia, polizia e asilo. La signora Metzler è stata accompagnata, tra gli altri, dal consigliere di Stato Andreas Koellreuter, Direttore del Dipartimento di giustizia e polizia del Canton Basilea Campagna. Il colloquio si è svolto in un'atmosfera cordiale.
La consigliera federale ha rammentato l'interesse per la Svizzera di partecipare al sistema di Schengen nonché all'Accordo di Dublino sul primo asilo. La Svizzera è consapevole ed accetta di dover riprendere per intero il sistema di Schengen.
Ruth Metzler ha sottolineato pure che la collaborazione nella lotta contro la criminalità deve essere globale. Da una parte si tratta di stroncare la criminalità transfrontaliera, il traffico dei passatori e il turismo criminale. Per combattere tali forme di criminalità sono necessari una stretta collaborazione degli organi di polizia con quelli di frontiera nonché uno scambio di informazioni rapido e completo, come garantito dal Sistema d'informazione Schengen.
D'altra parte non si deve però neanche sottovalutare la criminalità organizzata, anche se i cittadini non la percepiscono direttamente. In un mondo che si va viepiù globalizzando la lotta contro la criminalità organizzata avrà un'importanza sempre piú decisiva. Per questa ragione si devono tempestivamente allestire e collegare tra loro i necessari strumenti giudiziari e di polizia.
Infine, oltre a un'armonizzazione della politica in materia di visti occorre coordinare anche la politica d'asilo e di migrazione, soprattutto onde evitare che la Svizzera diventi la sola alternativa per i richiedenti l'asilo respinti da uno Stato dell'UE. Il sistema di Schengen e segnatamente l'Accordo di Dublino sul primo asilo sono i mezzi adatti per raggiungere tale scopo.
Il capo del DFGP ha poi espresso l'augurio che la Commissione intervenga presso gli Stati membri dell'UE per una rapida ripresa delle trattative circa l'adesione della Svizzera al sistema di sicurezza di Schengen e all'Accordo di Dublino sul primo asilo.
Il consigliere di Stato Koellreuter ha dichiarato che tale posizione è condivisa anche dai Cantoni. Le questioni ancora aperte d'ordine tecnico, che riguardano in primo luogo le ripercussioni interne di un'adesione a Schengen e Dublino, saranno discusse con la Confederazione.
Il Commissario Vitorino si è dichiarato disposto ad approfondire i colloqui circa una fattibilità tecnica dell'adesione della Svizzera nel sistema di Schengen. Ha assicurato che informerà il suo collega Christopher Patten, responsabile delle relazioni con la Svizzera, e il Consiglio dei ministri di giustizia e polizia dell'UE sui colloqui tenuti con la consigliera federale Metzler e sulla sua valutazione in merito al dossier Schengen/Dublino.
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