Dép. fédéral de justice et police
Schengen: le competenze cantonali restano immutate
Berna (ots)
L'adesione della Svizzera a Schengen non tocca in linea di principio la ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni. Gli Stati che partecipano a Schengen sono liberi nell'attuazione delle norme pertinenti. È quanto scrive il Consiglio federale nella sua risposta a una lettera della Conferenza dei Governi cantonali.
I Cantoni hanno posto al Consiglio federale domande relative all'assetto istituzionale e alla ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni nel caso di una partecipazione della Svizzera a Schengen. Nella sua risposta, il Consiglio federale rileva che per quanto riguarda l'aspetto istituzionale esso mira a una soluzione che tenga conto delle peculiarità svizzere.
Il Consiglio federale osserva inoltre che dai negoziati in corso con la Commissione europea scaturiranno importanti indicazioni sull'assetto di un accordo Schengen tra la Svizzera e l'UE. Tuttavia, si avrà certezza in merito all'impostazione definitiva dell'accordo unicamente quando si conoscerà il tenore dei negoziati veri e propri. Per tale motivo, le numerose domande relative all'attuazione troveranno risposta solo a conclusione dei negoziati. Il Consiglio federale informerà compiutamente i Cantoni sui risultati dei negoziati preliminari e li consulterà nell'ambito dell'elaborazione del mandato negoziale.
Nel caso di un accordo con Schengen il Consiglio federale mira a raggiungere i più ampi diritti di partecipazione possibili. Sottolinea inoltre che una collaborazione nello spazio di sicurezza europea rappresenta un'opportunità per tutelare in modo ottimale gli interessi di sicurezza della Svizzera. La collaborazione internazionale nell'ambito della lotta contro la criminalità sembra più che mai urgente.
Il Trattato di Schengen non prescrive a uno Stato come applicare le misure di compensazione. Per tale ragione, la questione della ripartizione delle competenze tra Confederazione e Cantoni non sarà discusso a Bruxelles. Le necessarie misure d'attuazione per il settore della polizia saranno prese nel quadro di USIS (Esame del sistema di sicurezza interna), condotto congiuntamente da Confederazione e Cantoni.
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