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Conferenza internazionale dei paesi donatori della Repubblica Federale Jugoslava

Berna (ots)

La Svizzera intende proseguire il suo impegno
Sotto l'egida della Banca Mondiale e della
Commissione Europea, il 29 giugno avrà luogo  a Bruxelles la
Conferenza dei paesi donatori della Repubblica Federale Jugoslava.
L'incontro, al quale parteciperà anche la Svizzera, dovrà
identificare i bisogni urgenti della Jugoslavia in materia di
ricostruzione economica e di transizione politica e sociale, e 
annoterà le promesse di contributi da parte della comunità
internazionale. La Svizzera riconfermerà il suo impegno, che durerà
fin tanto che la Jugoslavia progredirà sul cammino delle riforme
democratiche.
Inflazione, tasso di disoccupazione elevato, soglia della povertà
raggiunta dal 40 percento della popolazione: benché impegnata sulla
via delle riforme economiche dopo il cambio democratico dell'autunno
del 2000, la Repubblica Federale Jugoslava, per uscire dal marasma
economico in cui è piombata, continua a necessitare di un aiuto
internazionale. La Conferenza di Bruxelles, che riunirà i donatori
bilaterali e multilaterali della Jugoslavia, si prefigge l'obiettivo
di valutare questi sostanziali progressi e d'identificare i bisogni
urgenti in materia di cooperazione in Serbia e nel Montenegro,
lasciando da parte il Kosovo che è già stato il tema di un convegno
analogo.
La Svizzera parteciperà a questa conferenza tramite una
delegazione condotta da Remo Gautschi, Vicedirettore della Direzione
dello Sviluppo e della Cooperazione (DSC) e responsabile della
Divisione Cooperazione con l'Europa dell'Est e con la CSI.
Indipendentemente dall'esito della Conferenza dei paesi donatori, la
Svizzera si posizionerà in favore di un proseguimento della
cooperazione fin tanto che la Repubblica Federale Jugoslava
continuerà il suo cammino verso la democrazia. La Confederazione
ritiene che avendo proceduto all'arresto di Milosevic, le autorità
iugoslave abbiano dimostrato la volontà di venire incontro alle
richieste internazionali.
L'impegno svizzero in questa regione risale al 1995. All'inizio
esso si è concretizzato in attività umanitarie, che, dopo la fine del
2000 e tenendo conto dell'evoluzione politica positiva in corso,
hanno ceduto il posto ad un programma di cooperazione a medio e a
lungo termine.
Se fa prova di solidarietà, la Svizzera si sente anche
responsabile nei confronti della Jugoslavia da quando questo paese è
entrato a far parte, lo scorso 8 maggio, del gruppo di voto delle
istituzioni di Bretton Woods diretto dal nostro paese. Essa ne
appoggia l'integrazione in seno alle organizzazioni finanziarie
internazionali.
L'attuale impegno della Svizzera nella Repubblica Federale
Jugoslava
Aiuto umanitario (DSC): le attività umanitarie restano ancora
importanti per soddisfare i bisogni più urgenti dei più indigenti, e
sono volte segnatamente ad accogliere i rifugiati e ad offrire loro
un alloggio, a ricostruire scuole, ospedali e impianti di
riscaldamento e a rimediare ai danni ecologici causati dalla guerra.
Budget 2001: 7,5 milioni di DM
Cooperazione tecnica (DSC): il programma di cooperazione tecnica
mira a sostenere la transizione politica, economica e sociale in
Jugoslavia. Gli ambiti prioritari sono la riforma delle istituzioni
statali e dell'amministrazione pubblica, l' appoggio ai comuni, la
promozione delle PMI, l'educazione, l'integrazione e la protezione
delle minoranze etniche. Budget 2001: 12 milioni di DM
Cooperazione finanziaria (seco): la cooperazione finanziaria,
finora centrata su misure immediate di ricostruzione (fornitura di
pezzi di ricambio per effettuare riparazioni nel settore dell'energia
elettrica , fornitura di tram), si orienta ormai a un programma a
medio termine di ricostruzione delle infrastrutture di produzione ed
erogazione di energia elettrica, di sviluppo del settore privato e di
promozione del commercio e degli investimenti. Viene fornito anche un
sostegno volto a facilitare la reintegrazione della Jugoslavia nelle
istituzioni finanziarie internazionali. Budget 2001: 27 milioni di DM
Patto di stabilità: la Svizzera è anche impegnata nelle attività
del Patto di Stabilità per l'Europa Sud-Orientale. La Repubblica
Federale Jugoslava profitta pertanto di numerosi progetti di portata
regionale finanziati o cofinanziati dalla Svizzera. I contributi
principali del nostro paese concernono in particolare la promozione
dei media (2,22 milioni di DM), la promozione della democrazia a
livello locale e della cooperazione regionale (0,6 milioni di DM),
l'educazione e la formazione professionale (0,6 milioni di DM) e un
sostegno alla coesione sociale nella regione (0,5 milioni di DM).

Contatto:

Sophie Delessert, Portavoce della DSC
tel. +41 31 322 50 47

Antoine Dubas, Finanziamento progetti infrastrutturali
tel. +41 31 323 10 72

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