Segreto professionale in materia di ricerca medica
Berna (ots)
Secondo rapporto di attività della Commissione di esperti
Il Consiglio federale ha preso atto del secondo rapporto di attività della Commissione peritale per il segreto professionale nella ricerca medica. Il rapporto prende in considerazione gli anni 1998, 1999 e 2000.
La Commissione peritale per il segreto professionale in materia di ricerca medica è stata istituita il 1993 in relazione con l'emanazione dell'articolo 321bis del codice penale svizzero. La Commissione rilascia autorizzazioni per singoli studi di ricerca, per ospedali e per registri medici nell'ambito della ricerca medica. La preoccupazione principale è la protezione dei dati e, concretamente, si tratta di determinare quali dati relativi a pazienti possono essere trasmessi e utilizzati. La Commissione negli ultimi tre anni ha confermato la sua prassi sia per quanto concerne le autorizzazioni per singole domande di ricerca sia per autorizzazioni rilasciate a cliniche.
Merita di essere menzionato il cambiamento di prassi nel rilascio di autorizzazioni a cliniche e, in particolare, a ospedali universitari. Fino alla decisione concernente l'Ospedale cantonale di Basilea, la Commissione peritale difendeva la posizione secondo cui si può garantire una protezione efficace dei dati dei pazienti soltanto rilasciando autorizzazioni a singole unità delle cliniche. A seguito di numerose e intense discussioni con i responsabili delle cliniche, la Commissione è stata sollecitata a rivedere la sua posizione. Ha quindi deciso di considerare l'ospedale universitario come unità e di rilasciare di conseguenza una sola autorizzazione. L'ospedale, tuttavia, se intende beneficiare di un'autorizzazione unitaria deve adottare delle misure di sostegno al fine di garantire la protezione dei dati. La nuova prassi è stata confermata sia per quanto concerne l'ospedale universitario di Zurigo sia per quello di Ginevra.
La Commissione ha potuto costatare interessanti sviluppi nell'ambito dei singoli studi di ricerca, le cosiddette autorizzazioni particolari. Oltre a studi di tipo medico-epidemiologico vi è stato un aumento delle domande concernenti aspetti medico-storici o riguardanti la verifica della garanzia della qualità. Questa tendenza, secondo la Commissione, è da mettere in relazione con la situazione politica negli anni 1998/1999. In questo periodo, più che in altri, ci si è maggiormente concentrati sul passato e in particolare sullo studio del ruolo della Svizzera durante il secondo conflitto mondiale. Infatti, sono stati avviati diversi studi del Fondo nazionale sull'eugenetica, per i quali i responsabili dei progetti hanno presentato domanda per poter accedere alle cartelle mediche.
Nella presentazione del rapporto di attività all'inizio del 1998 la Commissione ravvisava l'esistenza di problemi nell'esecuzione. Da allora la situazione è migliorata, anche se non è ancora soddisfacente. La Commissione cerca altre soluzioni per appianare le difficoltà. Sta riflettendo con una modifica della legge si potrebbe estendere il margine di manovra nel rilascio delle autorizzazioni. Inoltre sta operando al rafforzamento del lavoro informativo presso richiedenti potenziali e sostiene lo sviluppo di una nuova cultura medica in cui trovi posto una maggior correttezza nell'utilizzazione dei dati di pazienti nella pratica giornaliera.
Il rapporto di attività è ottenibile all'indirizzo http://www.bag.admin.ch/themen/weitere/f/index.htm
Per informazioni rivolgersi a: - Prof. dr. iur. Franz Werro, Presidente della Commisione peritale, tel. +41 26 300 80 53/49 - Segretariato della Commissione peritale, tel. +41 31 322 95 05
DIPARTIMENTO FEDERALE DELLA SANITÀ PUBBLICA Servizio stampa e informazione [ 024 ]