Cifre d'affari del commercio al dettaglio nel settembre 2001 - Forti differenze secondo i gruppi di prodotti
Neuchâtel (ots)
Secondo i risultati provvisori forniti dall'Ufficio federale di statistica (UST), nel settembre 2001 le cifre d'affari nominali del commercio al dettaglio sono progredite dello 0,1 per cento rispetto a 12 mesi prima. Ciò corrisponde ad un incremento reale appurato dal rincaro dell'1,7 per cento. Sull'andamento delle cifre d'affari nel mese in esame ha influito il differente numero di giorni di vendita: nel settembre 2001 vi è stato infatti un giorno di vendita in meno rispetto al settembre dell'anno precedente. A parità di giorni di vendita, l'incremento in termini nominali è stato del 4,1 per cento e in termini reali del 5,7 per cento.
Il fatturato era aumentato del 2,9 per cento nell'agosto 2001 e del 5,5 per cento nel settembre del 2000.
Rallentamento degli acquisti per molti generi di beni, in forte crescita nel settore dell'abbigliamento
L'andamento delle cifre d'affari dei tre gruppi principali è stato molto differente. Mentre il gruppo «alimentari, bevande, tabacco e articoli per fumatori» è rimasto di poco al di sotto del livello dell'anno precedente (-0,1%) e l'insieme degli «altri gruppi» ha segnato un regresso del 2,4 per cento, il gruppo «abbigliamento, calzature», dopo un andamento fiacco nel mese precedente, ha fatto registrare un incremento di circa il 12 per cento.
Un forte calo è stato rilevato nel gruppo «effetti personali» (-20%), che comprende soprattutto articoli di gioielleria e orologeria. Cifre d'affari in diminuzione hanno registrato anche i gruppi «fai da te, tempo libero» (-4,8%), «cultura» (-4,3%), «autoveicoli» (-3,3%) come pure «bevande» (-2,9%) e «tabacco, articoli per fumatori» (-2,1%). Sull'altro versante sono degni di nota gli aumenti di fatturato oltre che del gruppo «abbigliamento, calzature» anche dei gruppi «arredamento» (+4,2%) e «cucina, economia domestica» (+3,0%).
Evoluzione per rami economici
L'evoluzione delle cifre d'affari nel commercio al dettaglio è stata diversa nei vari rami economici. Un evidente calo è stato rilevato nel comparto della riparazione di beni d'uso (-14%), ma anche nel commercio al dettaglio di generi alimentari e voluttuari in esercizi specializzati è stato osservata una diminuzione delle cifre d'affari (-1,0%).
Nel commercio al dettaglio di beni di vario genere, le cifre d'affari sono rimaste allo stesso livello dell'anno precedente. Una crescita del fatturato è stata registrata nel comparto restante del commercio al dettaglio in esercizi specializzati (+2,7%), mentre la vendita per corrispondenza sembra aver superato per la prima volta dal maggio 2001 la fase di calo (+0,4%).
Risultati in base alla dimensione dell'impresa
In base alla dimensione, le imprese confermano un quadro complessivamente debole del commercio al dettaglio. Per la prima volta dall'inizio dell'anno, tanto le piccole quanto le medie aziende hanno registrano un andamento regressivo degli affari. Per le piccole aziende (con meno di 15 addetti a tempo pieno) il calo è stato dell'1,1 per cento, per le medie (fino a 45 addetti a tempo pieno) dell'1,6 per cento. Le grandi aziende (con più di 45 addetti a tempo pieno) hanno invece registrato un incremento dell'1,4 per cento.
Aumento del 2,0 per cento nel terzo trimestre del 2001
Nel terzo trimestre del 2001, le cifre d'affari nominali sono cresciute mediamente del 2,0 per cento rispetto al corrispondente trimestre dell'anno precedente. Nel terzo trimestre del 2000 l'incremento era stato del 2,8 per cento. In termini reali, nel terzo trimestre del 2001 le cifre d'affari hanno segnato un incremento del 2,8 per cento, mentre nel corrispondente periodo dell'anno precedente era stato rilevato un calo dello 0,4 per cento.
Solida crescita delle cifre d'affari nei primi nove mesi dell'anno in corso
Nel complesso, nel periodo da gennaio a settembre 2001, le cifre d'affari nominali cumulate sono aumentate del 2,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'incremento è stato del 2,4 per cento per il gruppo «alimentari, bevande, tabacco e articoli per fumatori» e del 3,2 per cento per il gruppo «abbigliamento, calzature». Per il totale degli «altri gruppi» il fatturato è progredito del 2,2 per cento.
In termini reali, le cifre d'affari cumulate del commercio al dettaglio sono aumentate complessivamente del 2,3 per cento. I tre gruppi principali hanno presentato i seguenti risultati positivi: «alimentari, bevande, tabacco e articoli per fumatori» (+0,6%), «abbigliamento, calzature» (+8,5%) e «altri gruppi» (+2,1%).
Contatto:
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Hans-Peter Herrmann, UST, Sezione prezzi e consumo,
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