Secrétariat d'Etat à l'économie
Progetto di legge federale contro il lavoro nero: una maggioranza favorevole
Berna (ots)
Il progetto di legge federale contro il lavoro nero è accolto con favore dalla maggior parte delle cerchie consultate. In particolare esso è sostenuto dalla maggioranza dei Cantoni, dalla sinistra e da qualche ambiente padronale (costruzione e finiture). Per contro sono formulate riserve da taluni partiti borghesi e da altri ambienti padronali che ritengono alcuni provvedimenti sproporzionati o inadeguati. Numerose cerchie consultate sottolineano peraltro l'importanza di una politica dell'informazione.
In sintesi, le reazioni relative alle cinque categorie di misure previste dal progetto sono le seguenti:
1. Le agevolazioni amministrative per i servizi prestati ai privati: la procedura di accredito dei contributi sociali non incontra praticamente alcuna opposizione, anche se, in talune risposte, si mette in dubbio la reale efficacia di questa misura in assenza d'incentivi fiscali. Alcuni pareri espressi dai borghesi chiedono che venga esentato questo genere di attività fino a un determinato importo.
2. Maggiori competenze di controllo delle commissioni paritetiche e tripartite: questa categoria di misure è accolta favorevolmente dalla maggioranza degli ambienti consultati. La sinistra e la maggior parte dei Cantoni la sostengono (la maggioranza di questi ultimi chiede tuttavia che il finanziamento sia riveduto). Per contro i partiti borghesi e quasi tutte le cerchie padronali esprimono delle riserve in proposito o si oppongono categoricamente alla creazione di commissioni tripartite; solo i datori di lavoro del ramo delle costruzioni e delle finiture sottolineano la necessità di un simile strumento per una lotta efficace al lavoro nero.
3. La messa in rete limitata dei dati amministrativi e l'obbligo di comunicare i risultati dei controlli dei datori di lavoro: la messa in rete ristretta dei dati amministrativi è ampiamente sostenuta, nonostante alcuni ne sottolineino il limitato interesse. Anche lo scambio dei risultati dei controlli dei datori di lavoro raccoglie perlopiù consensi. Le poche riserve espresse provengono soprattutto da ambienti padronali.
4. Le misure contro il lavoro pseudo-indipendente: tutte le cerchie consultate sono concordi nel sostenere che non occorre intervenire a livello legislativo per dare una definizione del lavoro pseudo-indipendente. La maggior parte di esse sostiene la proposta di fare del lavoro pseudo-indipendente una situazione di lavoro illegale.
5. L'inasprimento delle sanzioni: nel complesso, questa proposta è accolta favorevolmente dalla maggioranza dei pareri, con qualche riserva da parte degli ambienti padronali (che ritengono segnatamente le sanzioni previste nel settore dalla manodopera straniera troppo severe) e con la richiesta invece da parte della sinistra di sanzioni più rigide. La sanzione "orizzontale", vale a dire l'esclusione dalla procedura d'attribuzione degli appalti pubblici, riceve il sostegno quasi unanime dei Cantoni e della sinistra, mentre soprattutto gli ambienti padronali (eccetto il settore della costruzione e delle finiture) e la Commissione della concorrenza la respingono.
Il Consiglio federale ha conferito il mandato al Dipartimento federale dell'economia di redigere, entro la fine del 2001, il messaggio concernente il progetto di legge federale contro il lavoro nero sulla base dei risultati della consultazione.
Sito Internet: versione integrale del rapporto sui risultati della procedura di consultazione:
http://www.seco-admin.ch/seco/seco2.nsf/dieSeite/AB_AMP?OpenDocument& l=it&HauptRessort=6
Contatto:
Anne Küng Gugler, segretaria del GL federale "Lotta contro il lavoro
nero", Segretariato di Stato dell'economia, tel. +41 31 322 27 85.