economiesuisse - Secondo pilastro: il problema resta irrisolto
Commento relativo al rifiuto dell'adeguamento del tasso di conversione minimo LPP
Zürich (ots)
economiesuisse deplora la decisione del popolo svizzero di rifiutare la riduzione del tasso di conversione minimo nella previdenza professionale. Si è così persa l'occasione di adottare tempestivamente delle misure per dotare il 2o pilastro di basi solide. Questo netto rifiuto rimette in discussione il finanziamento durevole delle prestazioni del 2o pilastro. Con questa decisione la popolazione ha espresso la propria ostilità nei confronti di un adeguamento delle prestazioni del 2o pilastro; un sentimento che era percettibile già alla vigilia del voto. I problemi della garanzia delle future rendite del 2o pilastro e della ridistribuzione dalle persone attive verso i pensionati rimangono dunque irrisolti e si acuiranno in futuro. In altre parole, la previdenza professionale non sarà garantita a lungo termine. L'odierna decisione non è favorevole alla nostra economia e non è neppure nell'interesse dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Occorre ora vegliare affinché il sistema dei tre pilastri, sperimentato e riconosciuto a livello internazionale, non venga messo in gioco. economiesuisse non accetta che il fenomeno di ridistribuzione a scapito delle persone attive e delle giovani generazioni assuma dimensioni ancora più importanti. L'organizzazione mantello dell'economia esige dunque che le previste revisioni delle assicurazioni sociali (AD, AVS, AI) proseguano. Soltanto assicurazioni sociali finanziate durevolmente sono efficaci e sicure.
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