economiesuisse - Strategia energetica: occore parlare chiaro
Zürich (ots)
Bilancio in chiaroscuro del pacchetto del Consiglio federale
In relazione all'abbandono dell'energia nucleare, economiesuisse ha sempre ribadito che l'economia non è "sposata" con nessuna tecnologia. Gli obiettivi principali della politica energetica devono essere la sicurezza dell'approvvigionamento, il mantenimento della competitività, l'indipendenza strategica così come il raggiungimento degli obiettivi ambientali.
Oggi il Consiglio federale ha aperto la consultazione sulla strategia energetica 2050. In questo modo è possibile, per la prima volta dall'annuncio della nuova politica energetica nel maggio 2011, valutare le proposte concrete. Molte misure meritano un sostengo poiché vanno in direzione di una maggior efficienza energetica e permettono condizioni quadro migliori per la costruzione di impianti energetici e reti elettriche. Purtroppo però non forniscono risposte alla domanda su come verrà garantito l'approvvigionamento dopo la cessazione di produzione di energia atomica - in particolare nel semestre invernale. Anche sovvenzioni massicce a favore delle energie rinnovabili non possono risolvere questo problema.
Altrettanti dubbi permangono su cosa succederà dopo il 2020. Il Consiglio federale ha riconosciuto che il pacchetto legislativo proposto permette di raggiungere solo la metà degli obiettivi. Per una decisione di simile portata, il Consiglio federale deve mettere sul tavolo tutte le conseguenze economiche e ecologiche. Come si riesca a raggiungere l'altra metà degli obiettivi resta, per ora, una domanda aperta. Per il raggiungimento del risparmio elettrico - accanto a lodevoli e redditizie misure di efficienza - occorrono, secondo il Consiglio federale, misure incisive ad ampio raggio nonché una riforma fiscale ecologica. Questo viene confermato dai dati dell'Ufficio federale dell'energia. Su questo punto il procedere del Consiglio federale è poco credibile e non si fonda su un coinvolgimento trasparente delle cerchie interessate. Questo è deplorevole.
"La sicurezza dell'approvvigionamento e i prezzi concorrenziali dell'energia sono colonne portanti per la competitività della Svizzera - nella strategia del Consiglio federale questo non viene considerato a sufficienza" afferma Pascal Gentinetta, Presidente della Direzione di economiesuisse. "Abbiamo bisogno di risposte su come la Svizzera riuscirà ad essere approvvigionata nel semestre invernale quando non saranno a disposizione le energie rinnovabili indigene" esige Gentinetta dal Consiglio federale. "L'economia resta pronta a sostenere con esperti e know how tecnico l'ulteriore elaborazione della strategia energetica. Tuttavia si opporrà ad un'azione individuale della Svizzera con una riforma fiscale ecologica o con onerose tasse "ecologiche".
Inoltre l'economia svizzera si attende da parte del Consiglio federale un maggiore coinvolgimento del popolo. " La strategia energetica 2050 è un cambiamento di paradigma talmente importante per tutto il paese che merita in ogni caso una legittimazione democratica sul piano costituzionale" sottolinea Gentinetta.
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