economiesuisse - Garantire a lungo termine l'attrattività della piazza economica svizzera
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Zürich (ots)
Conferenza stampa annuale: agenda 2015 di politica economica
La conferenza stampa annuale dell'organizzazione mantello dell'economia è stata caratterizzata dal franco forte. Secondo Heinz Karrer, presidente di economiesuisse, è nell'evoluzione della zona euro e non presso la Banca nazionale svizzera che bisogna cercare le ragioni del ribasso del mercato dei cambi. Le difficoltà per le imprese svizzere si moltiplicano, esse subiscono già da diversi anni la pressione di que-sta pesante sfida monetaria. Il franco si è apprezzato tra il 15 e il 20%, ciò che ha comportato un reale choc dei costi. «Aumenti di costo di questa portata non sono possibili né sulle esportazioni di servizi, né su quelle di merci», ritiene Heinz Karrer. Secondo economiesuisse, l'economia nazionale con le sue PMI e imprese artigianali sarà toccata da questa misura. Spetta alle imprese definire dove e come esse pos-sono ridurre i costi a breve termine.
Per economiesuisse è evidente che né delle sovvenzioni, né un programma congiunturale affrettato pos-sano fornire una risposta appropriata al problema, poiché le imprese sono confrontate ad un aumento dei costi a lungo termine. «Il rimedio consiste dunque nel ridurre permanentemente i costi, ma ciò sarà possibile solo se le condizioni quadro lo permetteranno» ha precisato Heinz Karrer. Per evitare danni a lungo termine alla piazza economica, economiesuisse ha identificato cinque campi d'azione nei quali la politica deve attivarsi il più rapidamente possibile.
Moratoria contro nuovi oneri e regolamentazioni
Secondo economiesuisse, la prima azione dev'essere quella di rinviare alcuni progetti legislativi ed altri che prevedono nuovi oneri. In particolare la strategia energetica 2050, la revisione del diritto della società anonima e l'«economia verde», che diminuiscono l'attrattività della piazza e generano dei costi supple-mentari per l'economia. La seconda tappa essenziale nella situazione attuale deve consistere nell'eliminazione mirata delle incertezze in materia di pianificazione. Per questo, bisogna salvaguardare la via bilaterale mettendo in atto in maniera sostenibile l'iniziativa contro l'immigrazione di massa secondo i bisogni dell'economia. Bisogna inoltre far avanzare la riforma dell'imposizione delle imprese. La terza misura, altrettanto importante, consiste nel ridurre le tasse e le spese di regolamentazione, ad esempio sgravando gli oneri amministrativi o semplificando l'IVA e migliorando l'efficienza dell'amministrazione pubblica. Il quarto campo d'azione definito da economiesuisse concerne l'apertura urgente di nuovi mer-cati. Secondo Karrer, si tratta di «potenziare la rete degli accordi di libero scambio e soprattutto di colle-gare la Svizzera al TTIP». Rafforzare il polo d'innovazione e di ricerca svizzero è valutato come il quinto campo d'azione. Secondo Heinz Karrer, solo se «la Svizzera rimarrà un polo di ricerca e di formazione attrattivo, l'economia sarà in grado di competere con gli altri leader mondiali».
Iniziative popolari assurde
Anche nel 2015 il popolo svizzero dovrà esprimersi alle urne su alcune iniziative popolari. Secondo eco-nomiesuisse, due votazioni richiamano in particolare l'attenzione. Nel contesto del franco forte, occorre riflettere molto attentamente prima di accettare o rifiutare un progetto. «L' 8 marzo, voteremo sull'introduzione di un'imposta sull'energia che dovrebbe sostituire l'IVA. In seguito, il popolo dovrà esprimersi, il 14 giugno, su un'imposta nazionale sulle successioni. I due progetti danneggerebbero la piazza economica svizzera e comporterebbero un deterioramento delle condizioni quadro offerte alle nostre imprese» ha ribadito Monika Rühl, presidente della direzione di economiesuisse. L'iniziativa per un'imposta sull'energia non farebbe che rincarare questo fattore di produzione decisamente importante. Essa presenta inoltre una lacuna di concezione poiché, come rileva Monika Rühl, «se il consumo di energia dovesse diminuire - ciò che è lo scopo dei promotori dell'iniziativa - le imposte dovrebbero essere aumentate». Anche l'imposta sulle successioni sarebbe nefasta per la piazza svizzera, soprattutto per le imprese familiari. Se l'iniziativa fosse accettata, il settore oggi fiorente delle PMI e il commercio andrebbero incontro ad un'evoluzione sfavorevole. L'esigenza di applicare questa fiscalità alle succes-sioni con effetto retroattivo al 1o gennaio 2012 è senza dubbio l'errore più grave degli iniziativisti, poiché simili clausole arbitrarie mettono in pericolo la certezza giuridica. Inoltre, il progetto costituisce un'ingerenza fondamentale nella sovranità fiscale dei cantoni.
Non peggiorare inutilmente le condizioni quadro
L'economia svizzera auspica fermamente che il Consiglio federale metta in atto l'iniziativa contro l'immigrazione di massa approfittando del margine a sua disposizione. «Ignorare questo margine di manovra e rischiare la disdetta degli accordi bilaterali a seguito di esigenze rigide sarebbe poco pruden-te», mette in guardia Monika Rühl. Congiuntamente ad altre organizzazioni mantello, economiesuisse ha dunque proposto un modello tripartito per l'applicazione dell'iniziativa. Anche la strategia energetica 2050 preoccupa l'economia svizzera. Il progetto attuale è accompagnato da regolamentazioni burocratiche e da misure vincolanti, tutto il contrario di una soluzione accettabile per l'economia. Dopo lo choc moneta-rio subito, è essenziale per le imprese svizzere che l'energia, fattore di produzione indispensabile, non rincari ulteriormente. Ed è vitale per l'economia che lo sviluppo della fiscalità delle imprese prosegua. Per Monika Rühl è chiaro: «È estremamente importante per il nostro paese che le società internazionali apprezzino e scelgano la piazza svizzera quale loro sede». economiesuisse sostiene gli sforzi del Consi-glio federale in quest'ottica e ha già contribuito al progetto della terza riforma dell'imposizione delle im-prese.
Riorganizzazione del settore della comunicazione
economiesuisse suddivide il settore della comunicazione tra due team. Michael Wiesner, membro della direzione e responsabile della comunicazione a partire dal 1o aprile, si incaricherà della comunicazione interna ed esterna. Roberto Colonnello, che dirige ad interim il team della comunicazione e delle campa-gne, si occuperà, quale membro della direzione, delle votazioni sui temi che interessano gli ambienti economici con un team di campagna specializzato.
Contatto:
Heinz Karrer, Presidente
Mobile 079 205 10 28
Monika Rühl, Presidente della direzione
Mobile 079 301 70 47