comparis.ch lancia il servizio per l'inserimento dell'asterisco nell'elenco telefonico - Maggiore tutela contro le telefonate pubblicitarie
Zürich (ots)
Il 1° aprile entra in vigore la revisione della Legge federale contro la concorrenza sleale (LCSI), che migliorerà la tutela contro la pubblicità telefonica indesiderata per le persone che hanno predisposto l'inserimento di un asterisco nell'elenco telefonico. Ora, tra l'altro, anche la Confederazione potrà procedere contro le massicce violazioni della LCSI. Il servizio di confronto Internet comparis.ch offre da subito un servizio online per verificare la presenza dell'asterisco nell'elenco telefonico.
Per il 1° aprile 2012 entrerà in vigore la revisione della Legge federale contro la concorrenza sleale (LCSI). All'articolo 3 lettera u la nuova LCSI regola la possibilità di tutelarsi contro la pubblicità telefonica indesiderata. Ora il mancato rispetto di un'annotazione corrispondente nell'elenco telefonico è considerato come una violazione della legge. Per le persone che non desiderano ricevere telefonate pubblicitarie, comparis.ch offre un nuovo servizio online: in questo modo, da un lato, è possibile verificare in modo semplice e veloce se è già presente un'annotazione nell'elenco telefonico. Dall'altro, se non si desidera ricevere telefonate pubblicitarie, è eventualmente possibile inserire un asterisco nelle directory rilevanti sul sito local.ch e presso l'Associazione svizzera di direct marketing.
«comparis.ch prende molto seriamente le lamentele dei consumatori sulla pubblicità telefonica indesiderata e pertanto accoglie favorevolmente la revisione della LCSI», afferma Felix Schneuwly, portavoce di comparis.ch. «Poiché singole imprese di mediazione disturbano i clienti con telefonate pubblicitarie, persino utilizzando abusivamente il nome di comparis.ch, offriamo un servizio online per verificare se nell'elenco telefonico è presente un asterisco. La concorrenza funziona soltanto se i fornitori possono pubblicizzare i loro prodotti. Ma la forma pubblicitaria deve anche essere accettata, altrimenti nuoce alla competitività.»
Ora la regolamentazione speciale per la pubblicità delle casse malati è superflua Inoltre, con la revisione della LCSI si rende superflua una regolamentazione separata della pubblicità telefonica delle casse malati e delle imprese di mediazione. Anche le telefonate per pubblicizzare abbonamenti a quotidiani, vino, viaggi pubblicitari e simili disturbano la maggior parte degli svizzeri. Tuttavia il Consiglio federale prevede di regolamentare la pubblicità delle casse malati e dei mediatori nella Legge federale concernente la vigilanza sull'assicurazione sociale contro le malattie, come dimostra la bozza di legge pubblicata la scorsa settimana. A differenza di tale regolamentazione, la revisione della LCSI vale anche per le telefonate che pubblicizzano l'assicurazione complementare. «Benché vi sia una differenza giuridica, il fatto che si percepisca una telefonata pubblicitaria come molesta non dipende dalla parte obbligatoria o volontaria dell'assicurazione malattia», spiega Schneuwly. «Pertanto una regolamentazione all'interno della LCSI sarebbe ottimale.» Il fatto che una regolamentazione per la sola parte obbligatoria non sia efficace è dimostrato dalle esperienze avute con l'accordo settoriale di Santésuisse, volto a ridurre la pubblicità telefonica (acquisizioni a freddo) da parte delle casse malati e dei mediatori. Da un'analisi di comparis.ch si è tuttavia evinto che, ciò nonostante, il 70% della popolazione è stato contattato da una cassa malati o da un'azienda di mediazione e che non ha risposto alla telefonata pubblicitaria.(1)
Maggiori competenze per la Confederazione La revisione della LCSI prevede anche la possibilità di procedere da parte della Confederazione. Un'interrogazione del Consigliere nazionale Alec von Graffenried (Verdi, canton Berna) sulla questione se questa possibilità venga presa effettivamente in considerazione, lo scorso dicembre ha ricevuto una risposta molto vaga dal Consiglio federale, che ha soltanto prospettato di verificare ogni singolo caso. «Mi attendo che il Consiglio federale faccia chiarezza in merito entro il 1° aprile, completando in modo coerente la LCSI. Ciò porterà ben più di nuove leggi e nuovi divieti ai consumatori che finora, nonostante la presenza dell'asterisco nell'elenco telefonico, sono stati disturbati da telefonate pubblicitarie», afferma Schneuwly.
(1) Cfr. comunicato stampa «Nessun calo delle attività di marketing telefonico» del 18 dicembre 2011. Richiamabile al sito: http://bit.ly/y5I9cB
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