comparis.ch sulla scelta del medico in occasione della votazione sul Managed Care - Libera scelta del medico: un mito
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Zürich (ots)
Informazione: il grafico "prima persona a cui ci si rivolge in caso di un problema medico" e "criterio per la scelta di uno specialista" può essere scaricato gratuitamente in formato pdf su:http://www.presseportal.ch/fr/pm/100003671/comparis_ch_ag/?langtid=4
Nell'attuale dibattito in merito alla votazione sul progetto del Managed Care, gli oppositori adducono ogni volta come argomento la libera scelta del medico. comparis.ch era interessato a sapere come appare ora la realtà svizzera e ha quindi commissionato un sondaggio rappresentativo. Risultato: la grandissima maggioranza ha un medico di fiducia che, in genere, è il medico di famiglia e che funge da guida all'interno del sistema sanitario. Il Managed Care è già oggi molto più reale di quanto non si pensi.
In caso di problemi di salute, le persone preoccupate si rivolgono principalmente al proprio medico di famiglia. Questo è quanto mostrano i risultati di un sondaggio rappresentativo del servizio di confronto internet comparis.ch. A tale scopo, nel mese di aprile 2012, l'istituto di ricerche di mercato Demoscope ha intervistato 1209 persone di età superiore ai 18 anni in tutta la Svizzera. L'85 per cento degli intervistati dichiara di rivolgersi in prima istanza al proprio medico di famiglia in presenza di un problema di salute (cfr. grafico 1). Il 5 per cento contatta un centro di consulenza medico per telefono. E soltanto il 2 per cento si rivolge direttamente a uno specialista. In proposito, tra le varie regioni linguistiche non si evidenziano differenze degne di nota. Rispetto agli intervistati più giovani, per i più anziani il medico di famiglia è più spesso la prima persona a cui rivolgersi. Tra gli intervistati di età compresa tra i 18 e i 34 anni, l'81 per cento si rivolge in prima istanza al proprio medico di famiglia, mentre tra gli over 55 la quota corrisponde al 90 per cento.
I medici di famiglia non hanno un ruolo centrale solo in qualità di prima persona di contatto, ma anche per le successive cure, come ad esempio la scelta di specialisti. L'83 per cento degli intervistati dichiara di scegliere un medico specialista adatto in base al suggerimento del medico di famiglia (cfr. grafico 2). Il 12 per cento si affida al consiglio di amici e conoscenti, il 6 per cento cerca gli specialisti per conto proprio, ad esempio su internet o nell'elenco telefonico e il 4 per cento sceglie un medico sulla base delle proprie esperienze precedenti. Felix Schneuwly, esperto di assicurazione malattia presso comparis.ch, riassume così i risultati: «Per quanto riguarda il ruolo del medico di famiglia, il Managed Care è già realtà per la maggior parte delle persone: queste infatti, in caso di un problema medico, si rivolgono al proprio medico di famiglia, il quale, se necessario, le manda da uno specialista».
Come con il Managed Care, ma senza garanzia di qualità Tra la situazione attuale e il modello del Managed Care perseguito con il nuovo progetto c'è, tuttavia, una notevole differenza: il Managed Care rende vincolante il lavoro di squadra del medico di famiglia e dei medici specialisti coinvolti nel processo di cure fino alla degenza in ospedale e alla riabilitazione. In tal modo la qualità diventa misurabile e trasparente. «Il fatto che oggi i pazienti si comportino già come se esistesse il Managed Care serve a poco, visto che non possono approfittare dei vantaggi di una vera rete Managed Care, come migliore qualità e costi più bassi», sostiene Schneuwly. I risultati di un sondaggio pubblicato la scorsa settimana da comparis.ch mostrano che anche gli assicurati vedono un potenziale di miglioramento nella collaborazione tra medico di famiglia e medico specialista: gli intervistati che pensano che il Managed Care possa migliorare la qualità delle cure, si aspettano soprattutto una migliore collaborazione tra medico di famiglia e specialisti (1).
Libera scelta del medico dall'elenco telefonico? L'importanza del medico di famiglia per l'intera durata del trattamento mette anche in evidenza che il valore della libera scelta del medico, tirata molto in causa, deve essere relativizzata. Anche perché già ora ci sono pazienti che non possono scegliere il medico a propria discrezione in tutta la Svizzera. E se si cerca un medico di propria iniziativa, mancano criteri di confronto oggettivi su cui basarsi per fare una scelta. «La mancanza della comparabilità trasforma la libera scelta del medico in una lotteria. Per questo il fattore più importante per scegliere è il consiglio del medico di famiglia e, sotto quest'aspetto, anche con il Managed Care non cambierebbe nulla», dice Schneuwly.
Per l'esperto in materia di assicurazione malattia il motivo per cui, nonostante i risultati del sondaggio lo smentiscano, la libera scelta del medico continui ad avere grande importanze nella discussione sul Managed Care è chiaro: «Ciò che i medici specialisti vendono ai cittadini aventi diritto di voto quale libera scelta del medico non è altro che, principalmente, la loro libertà a fatturare prestazioni senza responsabilità sui costi e con tariffe garantite dallo stato, il tutto a carico dell'assicurazione sociale malattie. Il fatto che già ora l'83 per cento degli intervistati si affidi ai consigli del proprio medico di famiglia sfata il mito della "libera scelta del medico"».
(1)Cfr. Comunicato stampa «Migliore collaborazione tra medico di famiglia e specialista» dell'8 maggio 2012, consultabile al link:http://bit.ly/JCO3Yi
Contatto:
Felix Schneuwly
Esperto in materia di assicurazione malattia
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