Comunicato stampa: Abbonamenti per film e serie TV in streaming: quasi il doppio degli abbonamenti per lo sport
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Comunicato stampa
Sondaggio rappresentativo sull’utilizzo degli abbonamenti in Svizzera
Abbonamenti per film e serie TV in streaming: quasi il doppio degli abbonamenti per lo sport
Ad andare per la maggiore in Svizzera sono gli abbonamenti di telefonia mobile e internet, sottoscritti da oltre il 96% delle economie domestiche. Quasi due terzi degli adulti in Svizzera hanno in famiglia anche un abbonamento per lo streaming di film e serie TV come Netflix. Solo il 33,5% possiede invece un abbonamento per lo sport. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo di Marketagent.com Schweiz e Comparis. «Mentre lo streaming fa parte dello stile di vita digitale di un numero sempre maggiore di persone, è possibile praticare sport anche senza avere per forza un abbonamento costoso», afferma Cornelia Eck, direttrice di Marketagent.com Schweiz.
Zurigo, 4 aprile 2024 – Gli svizzeri: un popolo di sedentari? Se si considerano gli abbonamenti, sembrerebbe di sì. Secondo un sondaggio rappresentativo dell’istituto di ricerche di mercato Marketagent.com Schweiz e del servizio di confronti online comparis.ch, un terzo degli intervistati ha infatti affermato di avere in casa almeno un abbonamento per lo sport o il fitness. Ciò include non solo la palestra, ma anche ad esempio l’adesione a una squadra di calcio o un abbonamento per lezioni di yoga. Il numero di abbonamenti per lo streaming di film o serie TV come Netflix, Amazon Prime, Disney+ ecc. è invece quasi il doppio.
L’abbonamento streaming domina fino all’età di pensionamento
Entrambe le categorie di abbonamento sono significativamente più utilizzate tra gli under 30 rispetto che tra le generazioni più anziane (streaming 85%, sport 48,8%). Il tasso di utilizzo di entrambi gli abbonamenti diminuisce con il passare degli anni. Gli abbonamenti streaming sono molto più diffusi tra tutte le generazioni fino all’età di pensionamento rispetto agli abbonamenti per lo sport. Le quote di queste due tipologie di abbonamenti sono paragonabili solo tra gli intervistati in età pensionabile (streaming 21,4%, sport 16,5%).
Il forte calo degli abbonamenti sportivi col passare degli anni può essere spiegato solo in parte dalla presenza di bambini con una dipendenza da video. Infatti, il 77,3% delle economie domestiche con figli minorenni ha un abbonamento di streaming, mentre solo il 55,1% di quelle senza figli minorenni non ne ha uno. Tuttavia, anche gli abbonamenti sportivi sono nettamente più diffusi tra le famiglie con bambini (42,2 contro il 29,8%).
«Mentre lo streaming fa parte dello stile di vita digitale di un numero sempre maggiore di persone, è possibile praticare sport anche senza avere per forza un abbonamento costoso», spiega Cornelia Eck, direttrice di Marketagent.com Schweiz.
Anche tra i pensionati quasi ogni famiglia ha un abbonamento mobile
Gli abbonamenti più utilizzati in Svizzera sono di gran lunga quelli per telefonia mobile e internet, entrambi presenti in oltre il 95% delle economie domestiche. Gli abbonamenti mobile sono ancora diffusi tra il 92,9% degli intervistati in età pensionabile. «Ormai avere accesso a internet a casa e fuori casa è importante quanto avere un allacciamento elettrico. Senza una connessione internet si rischia di rimanere isolati, soprattutto in età avanzata. Inoltre, all’inizio del boom dei cellulari alla fine degli anni Novanta, l’attuale generazione di pensionati era ancora attiva professionalmente e ha quindi assistito attivamente all’introduzione di questa nuova tecnologia», spiega l’esperto Comparis in tecnologie digitali Jean-Claude Frick.
Un numero significativamente inferiore di intervistati ha un abbonamento per i trasporti pubblici nella propria economia domestica, come un abbonamento mensile o metà-prezzo (69,2%). Gli abbonamenti per i trasporti pubblici sono molto più diffusi nella Svizzera tedesca che nella Svizzera romanda (71,9 vs 61,4%). Questi abbonamenti sono utilizzati soprattutto dagli under 30 (83,6%).
TV molto più diffusa degli abbonamenti a riviste
Oggi la quota di abbonamenti alle riviste digitali e fisiche è quasi uguale (28,8 contro il 31,5%). Un terzo degli intervistati possiede uno di questi abbonamenti, una quota nettamente inferiore rispetto a chi ha una televisione (80,2%).
«L’informazione scritta ha sempre più difficoltà a competere con il video. Guardando alla generazione Tiktok, la situazione non cambierà», spiega Frick.
Chi ha un abbonamento ne vede l’utilità
La stragrande maggioranza delle persone che possiedono abbonamenti è soddisfatta. Per quanto riguarda gli abbonamenti a video e giochi per cellulare, solo la metà degli intervistati ne vede l’utilità (il 23,5% degli intervistati possiede un abbonamento di questo tipo). I tassi di soddisfazione più elevati (90%) si riscontrano tra le categorie di abbonamenti più diffusi, ovvero quelli mobile e internet.
Facilità di disdetta: il fattore più importante
Gli aspetti più importanti per la stipula di un abbonamento sono la facilità di disdetta (92,3%) e la fornitura puntuale e affidabile del servizio (88,8%). I regali e i premi previsti alla sottoscrizione di un abbonamento sono invece considerati importanti o molto importanti solo dal 48,3% degli intervistati.
«Oggi è estremamente facile sottoscrivere un abbonamento e dovrebbe essere altrettanto facile disdirlo. Netflix ha lanciato la disdetta per la fine del mese in corso e altre aziende hanno seguito l’esempio. Siamo più inclini a stipulare un abbonamento se sappiamo che possiamo disdirlo facilmente», spiega l’esperto Comparis.
Richiesta di più abbonamenti per cellulare e trasporti pubblici
Quasi la metà degli intervistati vorrebbe più abbonamenti, in particolare in ambito mobile, trasporti pubblici e internet.
«Il mercato delle telecomunicazioni è lento ed è raro che vengano introdotte vere innovazioni. È quindi comprensibile il desiderio di maggiore dinamismo nell’offerta di abbonamenti. Il discorso è simile nell’ambito dei trasporti pubblici. Le nuove esigenze di mobilità dopo la pandemia aumentano il desiderio di nuovi abbonamenti per i trasporti pubblici. Ma gli offerenti, tra cui le FFS, non hanno ancora dato seguito alla richiesta. Il credito flessibile dell’abbonamento metà-prezzo Plus è una piacevole eccezione», conclude Frick.
Maggiori informazioni
Jean-Claude Frick esperto Comparis in tecnologie digitali telefono: 044 360 53 91 e-mail: media@comparis.ch comparis.ch
Chi è comparis.ch
Con oltre 80 milioni di visite all’anno, comparis.ch è uno dei siti web svizzeri più utilizzati. L’azienda confronta tariffe e prestazioni di casse malati, assicurazioni, banche, gestori di telefonia e presenta la più grande offerta online di auto e immobili in Svizzera. Grazie ad ampi confronti e valutazioni esaustive, Comparis porta trasparenza sul mercato, rafforzando così il potere decisionale dei consumatori. La società è stata fondata nel 1996 dall’economista Richard Eisler ed è di proprietà privata. L’azienda appartiene ancora oggi principalmente al suo fondatore. Comparis non è partecipata né dallo Stato né da altre imprese.