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Votazione federale del 8° febbrario: hotelleriesuisse si batte per un S" alla libera circolazione delle persone

Berna (ots)

L'associazione degli imprenditori del settore
alberghiero svizzero si impegna con fervore per un s" alla
prosecuzione e all'estensione della libera circolazione delle persone
nell'UE. Al pari dell'intera economia politica, anche il turismo e
l'albergheria traggono vantaggi innegabili dall'accordo sulla libera
circolazione delle persone e dalla via bilaterale con l'UE.
In occasione della seduta odierna, la direzione dell'associazione
di hotelleriesuisse ha formulato la parola d'ordine per la votazione
popolare dell'8 febbraio 2009: l'associazione degli imprenditori del
settore alberghiero svizzero sostiene senza riserve l'accordo sulla
libera circolazione delle persone con l'UE condividendo la posizione
del Consiglio federale, del Parlamento, dei Cantoni nonché delle
associazioni economiche. Per essere in grado di occupare i posti
vacanti nel settore alberghiero e della ristorazione, il turismo e
l'albergheria devono poter fare affidamento sulla prosecuzione e
sull'estensione dell'accordo sulla libera circolazione delle persone.
Attualmente, il 42% dei collaboratori nel settore alberghiero e della
ristorazione provengono dall'estero, di cui l'86 % dagli Stati
UE/EFTA.
La libera circolazione delle persone è importante per la qualità
del turismo
L'albergheria è un ramo che necessita di importanti risorse umane
e che ha bisogno sia di collaboratori altamente qualificati sia di
personale ausiliario. Oltre a ciò, il settore alberghiero è
caratterizzato da forti fluttuazioni stagionali e giornaliere. Queste
condizioni generali impongono elevate esigenze nell'ambito del
reclutamento e della pianificazione delle risorse umane. Sotto questo
profilo, la libera circolazione delle persone offre al ramo vantaggi
importanti: dall'introduzione della libera circolazione delle persone
con l'UE, il reclutamento può essere effettuato in modo più mirato,
efficiente e flessibile sia in Svizzera che all'estero. La
prosecuzione e l'estensione dell'accordo sulla libera circolazione
delle persone non sono però solo una premessa per attirare i migliori
talenti nell'ambito della concorrenza globalizzata e per conquistare
nuovi mercati di provenienza, ma costituiscono anche una grande
opportunità per le giovani leve del ramo. Proprio nei nuovi paesi UE,
infatti, i giovani svizzeri godono di eccellenti opportunità per dare
prova delle loro capacità nel contesto dello sviluppo di progetti
turistici o dell'espansione di catene alberghiere internazionali. Una
volta tornati in Svizzera, il loro know-how si rivela estremamente
prezioso in termini di qualità e di sviluppo del turismo e
dell'albergheria.
La via bilaterale - un modello di successo
Le esperienze fatte finora dimostrano che anche nel settore
alberghiero e della ristorazione i timori di un'eccessiva presenza di
cittadini stranieri o del dumping salariale sono infondati. Il
contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del settore
alberghiero e della ristorazione, basato su un partenariato sociale
ultratrentennale, definisce chiaramente i limiti in proposito. Il
CCNL, il più importante in Svizzera, impegna oltre 220.000 lavoratori
e 30.000 datori di lavoro. In tutti i rami, misure quali lunghi
periodi di transizione, controlli delle condizioni di lavoro,
priorità data ai lavoratori indigeni o relativi contingenti
garantiscono che l'accordo sulla libera circolazione delle persone
rimanga un modello di successo anche con la sua estensione verso est.
Una votazione di importanza esistenziale
Per la Svizzera, il progetto riguardante la libera circolazione
delle persone è di importanza esistenziale. L'8 febbraio 2009 ad
essere in gioco non saranno soltanto i vantaggi della libera
circolazione delle persone o l'immagine della Svizzera quale paese
aperto al mondo e orientato verso il futuro: il rigetto del progetto
avrebbe conseguenze fatali poiché metterebbe in forse gli accordi
bilaterali indebolendo considerevolmente i rapporti d'importanza
fondamentale tra la Svizzera e l'UE. Proprio in tempi di congiuntura
incerta, la Svizzera non può permettersi un cammino in solitario ma
deve poter fare affidamento senza limitazioni sugli scambi facilitati
con i mercati europei. Un S" alla prosecuzione e all'estensione della
libera circolazione delle persone significherà pertanto anche un s"
all'economia svizzera e perciò un s" al benessere di tutto il paese.

Contatto:

hotelleriesuisse
Nora Fehr, Responsabile Comunicazione, Image e Branding
Tel.: +41/31/370'42'80
Mobile: +41/79/310'48'32
E-Mail: kommunikation@hotelleriesuisse.ch

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