Rapporto sulla sicurezza stradale Allianz 2013: a piedi o in bici - otto volte più pericoloso che in macchina
Zurigo (ots)
Come risulta dal Rapporto sulla sicurezza stradale di Allianz, negli ultimi decenni la circolazione in Svizzera e negli Stati dell'UE è diventata più sicura: un andamento che tuttavia non vale per tutti gli utenti della strada. In tutto il mondo la maggior parte delle vittime della strada sono pedoni e ciclisti, con una percentuale di oltre il 27% in Europa e addirittura del 33% in Svizzera. Il Rapporto raccomanda quindi l'uso del casco per chi circola in bicicletta. La situazione si fa particolarmente preoccupante proprio adesso alla riapertura delle scuole: in Svizzera, infatti, la percentuale degli scolari che utilizza il casco per andare in bici è in calo.
Rischio particolarmente alto per pedoni e ciclisti
Il nuovo Rapporto sulla sicurezza stradale del Centro Tecnologico Allianz (Allianz Zentrum für Technik, AZT) ha analizzato dettagliatamente la categoria degli utenti non motorizzati e non protetti. In Svizzera pedoni e ciclisti costituiscono un terzo delle vittime di incidenti con conseguenze mortali: ogni tre o quattro giorni muore sulle strade elvetiche un pedone o un ciclista. Secondo il Rapporto, sarebbe particolarmente sottovalutato il rischio degli incidenti ciclistici senza il coinvolgimento di terzi, per lo più cadute.
"Se vogliamo ridurre in modo significativo il numero di morti e feriti a causa di incidenti stradali, dobbiamo concentrarci soprattutto su pedoni e ciclisti", afferma Thomas Lanfermann, responsabile Assicurazione cose di Allianz Suisse.
Incroci e piste ciclabili: pericolo numero uno per chi va in bici
L'errore più frequente dei ciclisti è l'uso improprio delle strade, come la circolazione contromano nelle vie a senso unico o sulle piste ciclabili. La gravità degli incidenti è maggiore soprattutto al di fuori dei centri abitati. "Inoltre, le ferite alla testa di un ciclista in seguito a una collisione con un'auto sono dovute molto più spesso all'impatto col suolo che all'urto con il veicolo", spiega Thomas Lanfermann. Nell'Unione Europea, quasi il 40% degli incidenti con i ciclisti si verifica in prossimità di un incrocio o nel punto di immissione di una strada. Seguono per pericolosità le piste ciclabili, solo apparentemente più sicure.
Preoccupazione alla riapertura delle scuole: diminuisce il numero di scolari che usano il casco
Dal punto di vista della sicurezza, la bici è il mezzo meno indicato per andare a scuola. Per i bambini, usare la bici è statisticamente dalle cinque alle sette volte più pericoloso che andare in scuolabus o a piedi. Negli incidenti ciclistici gravi e mortali, le parti del corpo più spesso colpite sono la testa e il viso. Nei Paesi Bassi, ad esempio, si è constatato che un terzo dei ciclisti gravemente feriti ha riportato lesioni alla testa e al cervello: una percentuale che, per gli incidenti con un veicolo a motore, sale a ben il 47%. Il rischio di lesione alla testa raddoppia per i giovani dai 6 ai 16 anni e può anche decuplicare per gli anziani. "Per chi non porta il casco, la probabilità di riportare una lesione al cervello è doppia rispetto a chi lo indossa", sottolinea Lanfermann. Proprio in questo periodo, alla riapertura delle scuole, la situazione si fa quindi ancora più preoccupante se si pensa che la percentuale di bambini e ragazzi fino ai 14 anni che usano il casco è scesa in Svizzera dal 68% (2012) al 63% (rilevazione Upi, luglio 2013). Secondo l'Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni (Upi) i giovani ciclisti sono esposti a un rischio maggiore perché non hanno ancora sviluppato pienamente le capacità cognitive e motorie e sono ancora inesperti alla guida. Il Parlamento ha respinto nel 2012 la proposta di rendere obbligatorio il casco per i bambini ritenendo, tra le altre cose, che l'uso si sarebbe diffuso anche senza obbligo.
La sicurezza dei pedoni lascia ancora a desiderare
In termini di sicurezza, nonostante il miglioramento degli ultimi decenni, anche i pedoni sono ancora svantaggiati rispetto a chi viaggia in auto. Secondo il Rapporto sulla sicurezza stradale di Allianz, i rischi maggiori non si corrono di notte sulle strade fuori città, ma nelle vie cittadine meta dello shopping tardopomeridiano. In Svizzera il 90% degli incidenti che vedono coinvolti pedoni e veicoli avviene nei centri abitati e le persone maggiormente a rischio sono gli ultra sessantacinquenni. Un dato che trova conferma nell'ultima analisi condotta dall'Upi secondo cui oltre il 50% dei pedoni morti in un incidente stradale ha un'età superiore a 65 anni, mentre l'età media di chi subisce gravi ferite è di 45 anni. Il Rapporto di Allianz evidenzia il fatto che gli incidenti subiti da chi si sposta a piedi solo raramente sono dovuti a colpa propria: nella maggior parte dei casi la responsabilità è da attribuire ai conducenti dei veicoli a motore.
Utenti della strada non protetti: nonostante i comportamenti scorretti, raramente responsabili di un incidente
Nonostante il Rapporto sulla sicurezza stradale esamini i comportamenti irregolari degli utenti non protetti (in particolare lo stato di ebbrezza, l'uso del telefono, il mancato rispetto delle precedenze o la guida in contromano in bicicletta), in proporzione pedoni e ciclisti sono responsabili degli incidenti in misura minore rispetto agli utenti motorizzati e contano un numero maggiore di vittime.
I crash test di Allianz parlano chiaro: l'obbligo del casco è una questione che va ridiscussa
Pur dichiarandosi propenso a un uso facoltativo del casco, il Centro Tecnologico Allianz, sulla base dei risultati dei test di sicurezza condotti, richiama tuttavia l'attenzione sulla necessità di discutere nuovamente l'obbligo del casco valutandone l'introduzione come ultima ratio, dato che l'uso del casco è indiscutibilmente un elemento di sicurezza.
Dal 1990 al 2010, il numero di pedoni e ciclisti che hanno perso la vita in un incidente stradale è aumentato a livello mondiale di oltre il 60% (WHO Global Burden of Disease Project). Rispetto ai chilometri percorsi, il rischio di morire in un incidente stradale è, per un ciclista, otto volte superiore rispetto a quello di un automobilista e nove volte per un pedone.
Dove reperire il Rapporto Allianz
Il Rapporto Allianz "Nichtmotorisierte Verkehrsteilnehmer" (disponibile solo in lingua tedesca) con relativo materiale è disponibile presso il servizio Comunicazione aziendale di Allianz Suisse.
Contatto:
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