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Ictus cerebrale: chi conosce i segnali di allarme, può salvare vite umane - Giornata mondiale dell'ictus cerebrale 2019
Berna (ots)
Le terapie per l'ictus cerebrale salvano sempre più pazienti dalla morte e da danni permanenti. Molti però arrivano in ospedale troppo tardi. In occasione della Giornata mondiale dell'ictus cerebrale del 29 ottobre, la Fondazione svizzera di Cardiologia sottolinea l'importanza di conoscere i segnali di allarme per salvare un maggior numero di persone, come il 22enne Lucien Müller.
Lucien Müller, di Sciaffusa, ricorda bene quel giorno di due anni fa alla scuola reclute di Payerne. Allora aveva 20 anni e si stava preparando a un'esercitazione per la quale bisogna pitturarsi il volto con una vernice mimetica. Il pennarello verde scuro gli cadde dalle mani e quando gli chiesero come mai, rispose balbettando. All'inizio tutti pensavano a uno scherzo. Una collega invece capì che si trattava di qualcosa di grave e chiamò subito l'ambulanza. «Sono felice che abbia subito collegato il mio disturbo a un ictus cerebrale», afferma Lucien Müller. L'ambulanza lo portò alla Stroke Unit dell'Ospedale cantonale di Friburgo.
Salvare la vita a un maggior numero di persone
A Lucien Müller furono somministrati forti anticoagulanti che riuscirono a sciogliere il coagulo di sangue che ostruiva l'arteria cerebrale. Oggi Lucien non ha più danni causati dall'ictus cerebrale. «Negli ultimi anni, la terapia degli ictus cerebrali in fase acuta ha fatto grandi progressi», spiega il Prof. Marcel Arnold, capoclinica dello Stroke Center dell'Inselspital di Berna e consigliere della Fondazione Svizzera di Cardiologia. I successi nel trattamento sono impressionanti. Purtroppo però ancora oggi molte persone arrivano troppo tardi in ospedale, in genere perché i segnali di allarme non sono noti e si tende ad aspettare. Secondo il professor Arnold, se la popolazione avesse maggiori conoscenze in questo campo sarebbe possibile salvare molte più vite ed evitare disabilità.
In caso di ictus cerebrale ogni minuto conta
Paralisi improvvise, in genere unilaterali e disturbi del linguaggio e della vista sono sintomi tipici di un ictus cerebrale. «In questi casi non si deve esitare e chiamare immediatamente il numero di emergenza 144», spiega il prof. Arnold. Durante un ictus, le parti del cervello con apporto di sangue ridotto perdono rapidamente la loro funzionalità e muoiono. Per questo è importante ripristinare rapidamente la circolazione sanguigna e quindi l'apporto di ossigeno. Più presto inizia il trattamento in un ospedale dotato di uno Stroke Center o di una Stroke Unit e maggiori sono le possibilità che la persona colpita sopravviva e i danni risultino limitati.
Ictus cerebrale: ecco quali sono i segnali di allarme
Nella maggior parte dei casi durante un ictus cerebrale si manifestano i seguenti sintomi:
- paralisi: paralisi improvvisa, disturbi della sensibilità o debolezza, per lo più solo a un lato del corpo (volto, braccio o gamba)
- disturbi della vista: cecità improvvisa (spesso solo un occhio) o visione doppia
- anomalie del linguaggio o difficoltà di capire quanto viene detto
- forte vertigine con incapacità di camminare
- mal di testa improvviso, insolito, fortissimo
Se vi è il sospetto che si tratti di un ictus cerebrale bisogna chiamare immediatamente il 144.
Ulteriori informazioni sull'ictus cerebrale sono disponibili sul sito: www.ictuscerebrale.ch
Sostegno alla ricerca sull'ictus cerebrale La Fondazione Svizzera di Cardiologia finanzia ogni anno con circa 2,5 milioni di franchi la ricerca sulle malattie cardiovascolari in Svizzera. Nel 2018 sono stati finanziati otto nuovi progetti di ricerca nel campo dell'ictus cerebrale. Grazie a queste innovazioni si intende garantire in futuro la sopravvivenza senza invalidità a un numero ancora maggiore di pazienti colpiti da ictus. Donazioni: CP 69-65432-3 / IBAN CH80 0900 0000 6906 5432 3
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