La SRG SSR presenta ricorso presso il Tribunale federale contro la sentenza su Admeira emessa dal TAF
Bern (ots)
Berna, 8 novembre 2016. La SSR ha presentato ricorso contro la sentenza pronunciata dal Tribunale amministrativo federale sul caso «Admeira». Il motivo del ricorso è l'effetto pregiudiziale della sentenza, che equivarrebbe ad ammettere la possibilità di un'«azione popolare» per gli operatori mediatici.
La SSR punta sempre di più sulle cooperazioni e sui modelli di collaborazione. Quando la cooperazione riguarda attività cosiddette «non concessionate», pur essendo per legge autorizzata a svolgerle, la SSR ha l'obbligo di notificarle all'UFCOM qualora ci fosse il rischio che altre aziende mediatiche vengano penalizzate. Nel caso in cui una tale attività limiti considerevolmente il margine di sviluppo di altre aziende mediatiche, il DATEC può imporre delle condizioni.
A inizio ottobre, in una sentenza su una procedura di notifica relativa a un'attività non concessionata, il Tribunale amministrativo federale ha stabilito nuovi principi che non interessano esclusivamente il caso concreto (Admeira), ma producono anche un effetto pregiudiziale. La sentenza ammetterebbe di fatto la possibilità di un'«azione popolare» per tutti gli operatori mediatici, cosicché, in caso di notifiche, i relativi procedimenti potrebbero essere considerevolmente rallentati con mezzi processuali anche da aziende mediatiche non direttamente interessate. In tal modo le future cooperazioni con la SSR verrebbero notevolmente ostacolate, andando quindi contro l'interesse di una piazza mediatica svizzera forte.
La SSR è convinta che le «azioni popolari» contro le sue cooperazioni non siano conformi alla legge. Pertanto ha interposto ricorso contro la sentenza dinanzi al Tribunale federale.
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