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Media Service: Consiglio svizzero della stampa Addebiti gravi: occorre precisare se sono contestati Presa di posizione 29/2012 (http://presserat.ch/_29_2012_htm)
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Interlaken (ots)
Parti: Elmer c. «Weltwoche»
Tema: Verità; Diritto di essere ascoltati in caso di gravi addebiti
Reclamo parzialmente accolto.
Riassunto
Rudolf Elmer, l'ex dipendente della Banca Julius Bär alle Isole Cayman, definito lo «spifferatore» (whistleblower) a WikiLeaks dei segreti della banca, aveva presentato al Consiglio della stampa un reclamo contro la «Weltwoche» che lo definiva in un articolo, a torto secondo lui, «ladro» e «ricattatore». Il reclamo è stato parzialmente accolto. Alex Baur, l'articolista della «Weltwoche», aveva dedicato ai «whistleblower» un articolo nell'ambito del «caso Hildebrand». Brevemente accennando al caso di Rudolf Elmer, definiva quest'ultimo come un ladro di dati e ricattatore della banca. Per il Consiglio della stampa, i termini «ladro» e «ricattatore» vanno intesi in senso generico, popolare, non come una definizione giuridica, e in questo senso possono essere, al limite, accettati. Ma la «Weltwoche» ha omesso di precisare che contro Elmer la causa è ancora pendente e che egli si oppone risolutamente ad accuse del genere. L'omissione configura, a giudizio del Consiglio della stampa, una violazione della cifra 3 della «Dichiarazione dei doveri e dei diritti del giornalista», che prescrive l'ascolto delle persone oggetto di gravi addebiti. È vero che non si trattava di accuse nuove, per cui l'audizione non era obbligatoria. Ma la «Weltwoche» avrebbe dovuto almeno menzionare che le accuse erano state dall'interessato più volte smentite.
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