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Media Service: Consiglio svizzero della stampa: Bisogna interpellare l'alto funzionario; Presa di posizione 29/2014 (presserat.ch/_29_2014.htm)
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Bern (ots)
Parti: X. c. «Blick» e «Blick Online»
Tema: Rispetto della verità / Informazioni omesse / Obbligo d'ascolto in caso di addebiti gravi / Sfera privata
Reclamo parzialmente accolto
Riassunto:
Bisognava interpellare l'alto funzionario
Può un giornale riferire di un procedimento penale a carico di un alto funzionario senza precisare gli antecedenti del caso? L'interessato doveva essere ascoltato? Sì, risponde il Consiglio svizzero della stampa. Circa gli antecedenti, non risultano omessi nell'articolo elementi di giudizio essenziali. Ma l'alto funzionario doveva essere interpellato e il suo parere raccolto. Per tale ragione il reclamo è stato parzialmente accettato.
Nel caso in esame, il capo del Servizio giuridico del Dipartimento federale delle finanze reclamava contro un articolo del «Blick» pubblicato nel gennaio 2014.L'articolo aggiornava le informazioni relative a un procedimento giudiziario in corso da molto tempo contro alti funzionari della Confederazione. Nell'articolo l'alto funzionario non solo figurava con nome e cognome ma anche con una foto. L'addebito a suo carico, finora non accertato, è di abuso di autorità. La persona che ha dato l'avvio alla causa - non citata dal giornale - avrebbe un retroterra partitico. Pure non precisata era la circostanza che la causa si era arenata già due volte. Questi elementi tuttavia non bastano al Consiglio della stampa per riconoscere nell'articolo una deformazione della realtà. La storia del processo e altre circostanze evocate nel reclamo non sono parse omissioni essenziali ai fini della comprensione del caso. Quel che invece il reclamante giustamente rileva è l'omissione dell'obbligo di interpellare la persona oggetto degli addebiti. L'abuso di autorità è certamente un addebito grave. Perciò, anche se il procedimento non è terminato, era dovere del «Blick» chiedere all'alto funzionario una presa di posizione.
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