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Media Service: Consiglio svizzero della stampa: Anche il parere di un esperto dev'essere verificato criticamente (presa di posizione 31/2016)
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Bern (ots)
Parti: X. c. «Tages-Anzeiger»
Tema: rispetto della verità
Reclamo parzialmente accolto
Riassunto
Anche il parere di un esperto dev'essere verificato criticamente
Il Consiglio della stampa fa carico al «Tages-Anzeiger» di aver mancato al rispetto della verità omettendo di indicare che i Testimoni di Geova hanno soppresso la regola delle «due testimonianze» nei casi di abuso sessuale. Accolto, pertanto, un reclamo presentato.
Sotto il titolo «I Testimoni di Geova dividono le famiglie», il «Tages-Anzeiger» aveva pubblicato il 27 luglio 2015 un'intervista alla direttrice operativa dell'Associazione «Infosekta». L'articolo si occupava essenzialmente delle espulsioni dalla comunità, che come conseguenza possono avere l'ostracismo persino da parte di congiunti. Un ex membro della setta sostiene, in un reclamo presentato al Consiglio della stampa, che varie affermazioni dell'intervistata sono inesatte e non trovano corrispondenza nei documenti dei Testimoni. In particolare, il precetto di limitare il contatto con i giovani adulti vale solo nei confronti dei maggiorenni usciti di casa e la regola che un'accusa di abuso sessuale va presa in considerazione solo se sostenuta da due testimoni era stata abolita vari mesi prima della pubblicazione dell'articolo. Nella sua Presa di posizione, il Consiglio della stampa rileva che il primo dovere del giornalista consiste nell'accertarsi della provenienza di un'informazione e nel controllarne la veridicità e che la regola vale anche per le dichiarazioni di esperti. È vero che il giornalista poteva fidarsi della credibilità di una specialista di «Infosekta» e che l'esperta avrebbe dovuto informarlo che la regola era stata abrogata: ma il giornalista avrebbe dovuto cercare anche un altro parere sul punto così delicato dei due testimoni. Il reclamo è perciò accolto.
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