SBV Schweiz. Baumeisterverband
Società Svizzera degli Impresari-Costruttori: Studio rappresentativo: la risposta alle aspettative degli svizzeri passa attraverso l'edilizia
Zurigo (ots)
Sono stati resi noti i risultati del sondaggio rappresentativo "Costruisci la tua Svizzera del futuro", condotto nel 2020. Essi rivelano gli obiettivi che la popolazione svizzera si auspica di raggiungere entro il 2040. La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) vede nell'edilizia un settore chiave per affrontare e vincere queste sfide. Occorre tuttavia mettere in atto una vera e propria offensiva, con incentivi sistematici per modernizzare il parco immobiliare. È inoltre necessario che la politica consideri seriamente i bisogni della società civile in tema di mobilità, compreso il trasporto privato. Soprattutto in un ambiente densificato, per creare un'infrastruttura di trasporto moderna sono essenziali una pianificazione globale e investimenti che non escludano alcuna modalità di trasporto. Per le regioni periferiche, la SSIC chiede il potenziamento degli investimenti nell'infrastruttura di base per la digitalizzazione, l'utilizzo della forza idrica e la mobilità.
Uno spazio abitativo più ampio e sostenibile, in un ambiente densificato
Gli svizzeri, che attualmente vivono in prevalenza nelle città e negli agglomerati (85%), auspicano una densificazione dell'ambiente urbano, senza tuttavia rinunciare alla spaziosità e alla qualità. Lo spazio abitativo diventa sempre più importante, soprattutto in conseguenza del telelavoro. Nella prospettiva del 2040, le abitazioni più richieste sono la casa unifamiliare e gli appartamenti da 3-4 ½ locali con una superficie di 80-120 m2 in condominio. Questo desiderio rappresenta una grande sfida, in quanto richiede una densificazione abitativa che non deve però comportare la rinuncia a uno spazio vitale ampio e di qualità. L'edilizia può apportare soluzioni molto concrete per vincere questa sfida. Oggi ogni abitazione demolita viene sostituita da due nuove, mentre la superficie abitativa viene triplicata. Per conciliare densificazione e qualità della vita è tuttavia necessario eliminare gli ostacoli che ancora si frappongono alla modernizzazione del parco immobiliare. Il raggiungimento di questo obiettivo passa soprattutto attraverso la semplificazione delle procedure di concessione dei permessi di costruzione o attraverso una migliore strutturazione e un'accelerazione delle procedure di opposizione. Anche le disposizioni attuali in materia di protezione contro l'inquinamento acustico sono in conflitto con la densificazione costruttiva. Né la favoriscono le norme in materia di tutela del patrimonio all'interno delle zone edificate.
Sfide ambientali
Il parco immobiliare genera da solo circa un quarto delle emissioni totali di CO2 della Svizzera. La sua modernizzazione rappresenta perciò uno dei principali assi di intervento per il raggiungimento degli obiettivi climatici. La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori appoggia quindi la nuova legge sul CO2, di cui il Programma Edifici costituisce uno dei pilastri principali. In particolare, l'attuazione di questa legge dà ai Cantoni un altro importante strumento grazie alla possibilità di un bonus sull'indice di sfruttamento fino al 30% per la costruzione di nuovi edifici sostitutivi. Questi ultimi costituiscono spesso la soluzione più efficace dal punto di vista energetico, se si considera il fatto che un edificio costruito oggi consuma in media da quattro a sette volte meno energia di un edificio realizzato prima degli anni Ottanta. Inoltre, costruire edifici nuovi permette di densificare lo spazio e quindi di gestire i suoli. Infine, è necessaria una vera e propria offensiva anche per dare slancio ai Programmi Edifici dei Cantoni, poiché il tasso di risanamento attuale in Svizzera non raggiunge nemmeno l'1%.
Mobilità: si predilige il trasporto privato a quello pubblico
Per i loro spostamenti, gli svizzeri, compreso chi risiede in città, prediligono il trasporto motorizzato privato (auto, moto e scooter), seguito dalla mobilità dolce che precede a sua volta il trasporto pubblico. Al di là di un desiderio di indipendenza e libertà individuale, che la pandemia ha sicuramente acuito, questo plebiscito a favore del traffico privato si spiega con lo sviluppo dei sistemi di propulsione alternativa (elettrica, ibrida, a gas, a idrogeno o a cella di combustibile), che rende nuovamente l'auto attrattiva dal punto di vista ambientale. Bandire l'auto dai centri urbani non soddisfa quindi i bisogni reali della popolazione. Tanto più che i nuovi modelli di mobilità a metà strada fra il trasporto privato e il trasporto pubblico, come il car sharing, la guida automatizzata o i veicoli self-service, apportano soluzioni concrete per lo sviluppo di catene di mobilità multimodali complete fino all'ultimo chilometro. Per garantire un diritto fondamentale come la libertà di movimento della popolazione, bisogna dunque pensare alla mobilità nel suo insieme e a far coesistere le diverse modalità di trasporto invece di contrapporle.
Regioni periferiche e alpine
Nelle regioni periferiche, sono il telelavoro e la digitalizzazione a offrire nuove prospettive. Numerose attività possono da oggi essere svolte da casa o da un ufficio in una qualsiasi regione alpina. Questi nuovi modelli di lavoro permettono alle regioni turistiche e periferiche di attirare e trattenere una popolazione residente attiva e quindi di mantenersi dinamiche e attrattive per tutto l'anno. Questo dinamismo deve essere sostenuto dalle infrastrutture di trasporto e dalle infrastrutture digitali. Parallelamente, le condizioni quadro in materia di pianificazione del territorio devono essere applicate in maniera proporzionata e permettere una certa flessibilità per quanto riguarda la riconversione o l'ampliamento delle costruzioni esistenti.
Sono stati resi noti i risultati del sondaggio "Costruisci la tua Svizzera del futuro"
Nel 2020, hanno partecipato al sondaggio più di 5300 persone, nell'ambito della campagna "Tour d'horizon" lanciata dalla Società Svizzera degli Impresari-Costruttori. Per garantire la rappresentatività dello studio, quest'ultima ha incaricato l'istituto di sondaggi DemoSCOPE, che ha condotto 1107 interviste supplementari su un campione rappresentativo della popolazione svizzera con il metodo online CAWI (Computer Assisted Web Interviewing). I risultati del sondaggio sono quindi espressione delle opinioni di questo campione rappresentativo.
Download:
Brochure con la sintesi dei risultati del sondaggio e le rivendicazioni politiche che ne derivano: http://ots.ch/1M82TS
Risultati completi del sondaggio DemoSCOPE (solo in tedesco): http://www.baumeister.ch/it/component/edocman/3893-umfrage-cawi-tdh/download
Contatto:
Bernhard Salzmann, responsabile Politica + comunicazione SSIC
Tel.: +41/78/762'45'31
E-Mail: bsalzmann@baumeister.ch
Matthias Engel, portavoce SSIC
Tel.: +41/78/720'90'50
E-Mail: mengel@baumeister.ch