Comunicato stampa: Le PMI del settore MEM puntano sulla formazione
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Comunicato stampa
Weinfelden, 24 agosto 2023
Il barometro economico di Swissmechanic di agosto 2023: retrospettiva – situazione attuale – prospettive
Le PMI del settore MEM puntano sulla formazione
Nel secondo trimestre, l’umore delle PMI dell’industria meccanica, elettrica e metallurgica (MEM) ha subito un peggioramento. Secondo l’ultimo sondaggio di Swissmechanic Svizzera, ordinativi, fatturato e margini sono sotto pressione. L’associazione, che raggruppa oltre 1200 aziende, cerca di contrastare quella che permane la principale problematica – cioè la carenza di manodopera – mediante una formazione di base radicata a livello locale. Nonostante condizioni quadro difficili, BAK Economics non prevede alcuna recessione.
Per la prima volta nel 2023, l’atteggiamento delle PMI del settore MEM in luglio risulta non essere più improntato all’ottimismo: una ristretta maggioranza del 54% ritiene infatti l’attuale contesto economico piuttosto molto sfavorevole. «Così, l’indice del clima economico PMI-MEM di Swissmechanic scivola, per la prima volta quest’anno, in territorio negativo», constata Jürg Marti, direttore di Swissmechanic (cfr. fig. 1).
Le 182 PMI che hanno partecipato all’ultimo sondaggio trimestrale comunicano un calo per quanto concerne ordinativi, fatturato e margini. Solo l’aumento del personale prosegue, ma a un ritmo più blando. Anche nel secondo trimestre, la carenza di manodopera emerge come la problematica principale, precedendo il tasso di cambio, la carenza di ordini, i prezzi dell’energia e i problemi nelle catene di approvvigionamento (cfr. fig. 2).
Export debole, pesa la politica monetaria
Al peggioramento dell’umore ha contribuito una serie di fattori penalizzanti sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta. I aspetti più rilevanti che frenano gli investimenti sono la debolezza congiunturale internazionale, le incertezze a livello geopolitico, i prezzi dell’energia sempre relativamente elevati, il franco forte e l’irrigidimento della politica monetaria, la quale comporta un aumento dei tassi di interesse e condizioni di credito più restrittive.
Dato che anche i principali partner commerciali – Europa, Stati Uniti e Cina – risentono di un calo congiunturale, nel secondo trimestre le esportazioni del settore MEM hanno subito, per la prima volta da oltre due anni, una riduzione rispetto al trimestre precedente. A luglio, questa tendenza negativa è stata confermata.
Forte impegno nella formazione
«Anche se le nostre aziende, nel secondo trimestre, sono riuscite a stabilizzare il grado di utilizzo delle capacità produttive, il settore MEM si trova ad affrontare notevoli sfide», commenta Jürg Marti, direttore di Swissmechanic. La carenza di manodopera è quella più frequentemente citata nel sondaggio, essendo stata indicata dal 54% delle imprese (cfr. fig. 2). Negli ultimi tre mesi, circa tre quarti di queste aziende non hanno potuto occupare i posti vacanti. La carenza è particolarmente marcata nelle professioni tecniche e soprattutto per il personale con il profilo «Formazione professionale sec. II».
Swissmechanic cerca di contrastare tale situazione con il suo grande impegno nel campo della formazione. Le oltre 1200 aziende affiliate, che hanno in media 55 occupati, stanno formando attualmente circa 6’000 apprendisti. «Il radicamento regionale delle nostre 13 sezioni, che a loro volta gestiscono 14 centri di formazione propri per i corsi interaziendali, è uno dei grandi punti di forza della nostra associazione» sottolinea Jürg Marti.
Nessuna recessione in vista
Un aspetto positivo da segnalare per le PMI-MEM è, ad esempio, il nuovo orientamento dell’approvvigionamento energetico che procede rapidamente dopo l’interruzione delle forniture di materie prime russe. Anche le catene di approvvigionamento globali si sono normalizzate e sono aumentati i segnali di una diminuzione della pressione inflazionistica.
Anche se i prossimi mesi resteranno probabilmente difficili, BAK Economics non prevede quindi una recessione nel settore MEM e si attende che, nell’anno in corso, la congiuntura del comparto MEM abbia semplicemente un andamento moderato, come quello dell’economia nel suo complesso. La riduzione dei posti di lavoro nel settore MEM dovrebbe procedere (a ritmo ridotto). Le prospettive per il prossimo anno sono leggermente migliori.
Per ulteriori informazioni:
Nicola R. Tettamanti, presidente di Swissmechanic Svizzera, nicola.tettamanti@tecnopinz.com, +41 79 419 01 14
Swissmechanic è l’organizzazione padronale leader delle PMI nel settore MEM. Le oltre 1200 aziende affiliate impiegano oltre 65 000 collaboratori, di cui 6000 apprendisti, e generano un fatturato annuo di circa 15 miliardi di franchi svizzeri. L’associazione Swissmechanic è suddivisa in 13 sezioni indipendenti, un’organizzazione nazionale e altre organizzazioni associate.
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