Per gli ospedali un danno economico fino a 2.6 miliardi di franchi causa COVID-19: ora servono soluzioni rapide e adeguate
Bern (ots)
Un secondo rilevamento svolto dall'associazione SpitalBenchmark e PwC Svizzera valuta che il danno economico per ospedali e cliniche dovuto alla situazione COVID-19 si attesti tra 1.7 e 2.6 miliardi di franchi fino alla fine del 2020. Si tratta della conseguenza delle prestazioni a disposizione risultate in seguito al divieto di effettuare trattamenti non urgenti ordinato dal Consiglio federale il 13 marzo 2020. In occasione dell'incontro che si terrà il 31 agosto tra il Consigliere federale Berset e i rappresentanti di fornitori di prestazioni, Cantoni e assicuratori si tratterà di definire in che modo tali prestazioni a disposizione saranno compensate. Da ciò dipende la garanzia dell'assistenza sanitaria, non da ultimo in vista di una possibile seconda ondata.
Fino al 30 giugno 2020 il danno finanziario subìto da ospedali e cliniche dovuto al COVID-19 ammonta a circa 1.4-1.8 miliardi di franchi. Da una proiezione risulta che fino alla fine dell'anno il danno potrà aumentare ulteriormente di circa 0.3-0.8 miliardi di franchi fino a raggiungere un totale di 2.6 miliardi di franchi. Il danno è da ricondursi alle prestazioni a disposizione degli ospedali, quantificabili ai sensi di costi di opportunità mediante le perdite di utili. Circa il 67-75 per cento del danno complessivo è costituito da perdite di utili dovute al divieto di effettuare trattamenti e interventi chirurgici valido dal 17 marzo 2020 al 26 aprile 2020.
Non si riscontra un effetto di ricupero
Fino alla fine di giugno non è riscontrabile l'effetto di ricupero atteso dopo la fase di lockdown, vale a dire a partire dal 27 aprile 2020. Finora non è pertanto stato possibile ridurre il danno generato. Occorre trovare una compensazione per il danno finanziario che potrebbe ammontare a 2.6 miliardi di franchi. "Serve una regolamentazione del finanziamento immediata, adeguata e riferita agli ospedali, che stabilisca i rispettivi contributi di Confederazione, Cantoni e assicuratori", dichiara la direttrice di H+, Anne-Geneviève Bütikofer. Per questo motivo H+ chiede a tutti gli attori di elaborare soluzioni sostenibili e adeguate in occasione dell'incontro previsto lunedì 31 agosto 2020.
Nell'ambito della consultazione relativa alla legge COVID-19 H+ si è inoltre espressa in favore della regolamentazione per legge di un'indennità adeguata di limitazioni e divieti di attività medico-sanitarie.
In vista di una seconda ondata di COVID-19 H+ considera inoltre utile affidare ai governi cantonali la decisione sul momento concreto di un divieto di trattamento tassativo e l'obbligo a ospedali e cliniche a passare entro breve tempo alla modalità pandemia.
Esposizione trasparente dei costi
Assieme ai propri membri, H+ ha allestito un modello di finanziamento e di attendibilità effettivo e che abbia riguardo delle risorse, in grado di giustificare in modo trasparente i costi supplementari e le perdite di utili. Il modello tiene conto delle condizioni specifiche degli ospedali e delle cliniche e del rispettivo contesto politico ed economico.
In un secondo rilevamento, l'associazione SpitalBenchmark e PwC Svizzera hanno affinato e delimitato il danno finanziario dovuto al COVID-19. Per l'analisi è stato possibile elaborare i dati di circa il 60% di tutti i casi tra il 1° gennaio 2020 e il 30 giugno 2020, di ospedali e cliniche, da tutti i settori delle cure. Per ulteriori informazioni: www.spitalbenchmark.ch/publikationen/
Contatto:
Anne-Geneviève Bütikofer, direttrice
tel.: 031 335 11 63
E-Mail: anne.buetikofer@hplus.ch