Eidg. Finanz Departement (EFD)
Revisione dell'ordinanza sulle banche: risultati della procedura di consultazione e ulteriore modo di procedere
Berna (ots)
17 gen 2003 (DFF) Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) prepara, su incarico del Consiglio federale, la revisione dell'articolo 3a dell'ordinanza sulle banche. Sono oggetto di revisione in primo luogo la soppressione proposta delle casse di risparmio aziendali e in secondo luogo la facilitazione di finanziamento per le associazioni, le fondazioni e le cooperative che non sono attive in ambito finanziario. Dopo aver preso atto dei risultati della procedura di consultazione, pubblicati in data odierna, il DFF ha dato inoltre l'incarico di effettuare una perizia tecnica sulle ripercussioni della soppressione delle casse di risparmio aziendali.
La soppressione proposta delle casse di risparmio aziendali è legata allo sfacelo della Swissair, che ha palesato la necessità di un riesame dell'attuale normativa. In caso di fallimento o di moratoria concordataria, i crediti dei depositanti delle casse di risparmio aziendali sono collocati in terza classe. Inoltre, tali casse non sottostanno alla vigilanza della Commissione federale delle banche. Questa situazione insoddisfacente ha suscitato il deposito di due interventi parlamentari, che esigono il riesame dello statuto giuridico delle casse di risparmio aziendali (art. 3a cpv. 4 lett. e ordinanza sulle banche).
Dalla relativa procedura di consultazione svolta dal DFF è emerso che la soppressione delle casse di risparmio aziendali è stata caldeggiata dalla maggior parte dei Cantoni, da tutti i partiti politici come pure dall'Unione sindacale svizzera e dall'Associazione svizzera dei banchieri. La proposta di revisione è stata invece respinta dalle imprese che gestiscono una cassa di risparmio aziendale. A sostegno della loro posizione esse hanno addotto i vantaggi delle casse di risparmio aziendali nell'ottica dei collaboratori e nell'ottica aziendale come pure le difficoltà di un'indispensabile conversione del debito determinate dal mercato dei capitali e hanno presentato altri provvedimenti per ridurre il rischio di perdite rispettivamente per migliorare la protezione dei depositanti.
Il progetto parziale concernente le casse di risparmio aziendali è molto complesso, poiché solleva anche diversi interrogativi riguardanti l'economia nazionale. I dati attualmente disponibili relativi alle casse di risparmio aziendali sono ancora incompleti. Per completare tali dati e rispondere a questioni economiche rilevanti, il DFF ha commissionato una perizia esterna, in base alla quale sarà poi presa la decisione sul progetto di revisione.
La seconda modifica chiesta dalla Commissione federale delle banche (art. 3a cpv. 4 lett. d ordinanza sulle banche) ha come scopo di facilitare alle associazioni, fondazioni e cooperative che non sono attive in ambito finanziario il finanziamento dei loro progetti. La normativa attualmente in vigore svantaggia le associazioni e le fondazioni rispetto alle cooperative. Nel caso delle cooperative, fa stato il principio secondo il quale i depositi dei soci non costituiscono depositi del pubblico se la cooperativa non esercita alcuna attività in ambito finanziario. Grazie alla proposta di revisione, le associazioni, fondazioni e cooperative saranno poste sullo stesso livello in questo settore. Secondo il testo sottoposto a revisione, i depositi di qualsiasi depositante presso ognuna di queste tre forme organizzative - quindi non solo quelli dei membri delle associazioni o dei soci delle cooperative - non costituiscono depositi del pubblico purché tali organizzazioni perseguano uno scopo ideale o il mutuo soccorso e non siano attive nel settore finanziario.
Nell'ambito della procedura di consultazione, questa proposta di modifica è stata accolta con larga maggioranza. Nondimeno, per quanto concerne la verificabilità della nuova normativa, si sono espresse voci critiche, che hanno proposto provvedimenti per garantire che i depositi non vengano investiti in modo orientato agli utili.
Informazioni: Barbara Schaerer, Dipartimento federale delle finanze, tel. 031 322 60 18
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