Eidg. Finanz Departement (EFD)
EFD: Il Consiglio federale esamina una migliore protezione dei confini meridionali svizzeri
Berna (ots)
05 dic 2003 (DFF) Per motivi di politica finanziaria non è al momento possibile aumentare l'effettivo del Corpo delle guardie di confine (Cgcf), già sostenuto da 200 membri dell'Esercito. Il Consiglio federale propone quindi di trasformare in postulato la mozione del Gruppo UDC, mediante la quale esso era stato invitato ad adottare dei provvedimenti immediati al fine di rafforzare la sorveglianza dei confini meridionali con l'Italia e la Francia.
Nella sua mozione del 3 ottobre 2003 il Gruppo UDC chiedeva al Consiglio federale di adottare dei provvedimenti immediati "al fine di proteggere meglio i confini meridionali con l'Italia e la Francia dall'entrata di pseudo-rifugiati e clandestini. Occorrerebbe segnatamente aumentare subito l'effettivo del Corpo delle guardie di confine e procedere all'impiego dell'Esercito a suo sostegno.
Nella sua presa di posizione il Consiglio federale sostiene che, mediante un'analisi della situazione e un'attenzione mirata alle priorità nell'ambito delle sue attività di controllo, il Cgcf si sforzerebbe di tener conto dell'aumento delle entrate illegali di richiedenti l'asilo e di persone in cerca di lavoro. Inoltre, esso ottimizzerebbe costantemente il proprio impegno, la formazione nonché i mezzi ausiliari tecnici.
Nel 2002 si sarebbe constatato un aumento degli immigrati illegali: il numero di persone fermate ascenderebbe infatti a 7'400. Il Consiglio federale precisa che la stessa tendenza si delineerebbe anche per l'anno in corso. Sino alla fine di settembre il Cgcf avrebbe fermato 6'343 immigrati illegali.
In base alla decisione del Consiglio federale del novembre 2002, da aprile 2003 il Corpo delle guardie di confine sarebbe sostenuto durevolmente da 200 membri della Sicurezza militare. Il Consiglio federale sottolinea inoltre che un aumento dell'effettivo del Cgcf non sarebbe momentaneamente attuabile per motivi di politica finanziaria. Grazie al sostegno del DDPS sarebbe possibile compensare la carenza di personale nel Cgcf e assumersi il compito di controllare le persone nei treni internazionali.
Il Consiglio federale ritiene inoltre che una chiusura ermetica dei confini svizzeri sarebbe quasi impossibile anche mediante un massiccio rafforzamento del personale e non sarebbe auspicabile per un paese aperto e democratico come la Svizzera. Oltracciò occorrerebbe prestare attenzione al fatto che spesso gli stranieri entrano legalmente in Svizzera, ma non rispettano la durata di soggiorno accordata e continuano poi a rimanervi illegalmente.
Per i suddetti motivi il Consiglio federale propone di trasformare la mozione in postulato.
Informazioni: Rodolfo Contin, Commando centrale Cgfr, tel 031 323 34 21
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