Touring Club Schweiz/Suisse/Svizzero - TCS
Il coronavirus ha cambiato il turismo e le abitudini di mobilità in Europa
Vernier (ots)
Nell'ambito dell'inchiesta annuale della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA), il TCS e i suoi club partner europei hanno realizzato uno studio dal quale risulta che il coronavirus, nel 2020, ha cambiato le abitudini dei cittadini in fatto di mobilità. Durante il tempo libero, i cittadini del nostro Paese hanno preferito visitare la Svizzera, tralasciando l'aereo e le destinazioni esotiche. Quotidianamente, per i loro spostamenti, gli Svizzeri e gli altri cittadini europei hanno scelto maggiormente l'automobile, a scapito dei trasporti pubblici.
Nel 2020, il coronavirus ha cambiato le abitudini di tutti e il fenomeno si protrae anche in questo inizio 2021. Per conoscere con maggiore precisione gli effetti del Covid-19 sui cambiamenti in fatto di mobilità, il TCS e vari altri club europei hanno svolto uno studio su questo tema, nell'ambito dell'Osservatorio europeo della mobilità della FIA. Dai suoi risultati emergono cambiamenti importanti.
44% delle vacanze in Svizzera
Delle persone interrogate in Svizzera, il 33% non è partito in vacanza nel 2020, contro il 16% nel 2019. Coloro che hanno scelto di spostarsi hanno cambiato radicalmente le loro abitudini: il 44% ha scelto nel 2020 di rimanere in Svizzera, contro solo il 25% nel 2019. Quasi il 23% ha deciso di viaggiare nei paesi limitrofi, contro circa il 35% nel 2019. Soltanto il 7%, sempre nel 2020, è partito per mete più lontane in Europa, contro il 26% nel 2019, mentre la parte di turisti che hanno deciso di viaggiare al di fuori del vecchio continente è scesa nel 2020 allo 0,6%, contro il 12% nel 2019. La vettura è stata il mezzo di trasporto più popolare, è stata preferita infatti da quasi il 46% delle persone interrogate in Svizzera sulle loro vacanze nel 2020, contro il 36% nel 2019. L'aereo ha registrato una diminuzione sostanziale: soltanto il 7% degli interrogati lo ha scelto nel 2020, contro il 32% nel 2019.
A livello europeo, circa il 40% delle persone interpellate non sono partite in vacanza nel 2020, contro il 20% nel 2019. Tra coloro che sono partiti, l'84% ha scelto l'auto, contro il 66% nel 2019. Solo il 2% degli interrogati ha scelto nel 2020 di trascorrere le vacanze in un paese europeo non vicino o in un altro continente, contro il 18% nel 2019.
46% dei tragitti quotidiani casa-lavoro in automobile
La scelta del mezzo di trasporto dei cittadini svizzeri ed europei ha registrato un cambiamento nel 2020 a favore della mobilità individuale. Quest'ultima è stata scelta in Svizzera nel 2020 dal 61% delle persone interrogate, contro il 57% nel 2019. In particolare, il 46% di coloro che hanno risposto in Svizzera ha dichiarato di aver privilegiato, sempre nel 2020, la vettura per recarsi al posto di lavoro, contro il 44% nel 2019. Questo fenomeno si conferma in Europa con, rispettivamente, il 74% e il 69%. Parallelamente, in Svizzera la parte dei trasporti pubblici è diminuita in un anno dal 29% al 18% e dal 9% al 4% in Europa.
La mobilità lenta invece, è aumentata solo leggermente, il 7% delle persone interrogate ha scelto nel 2020 di spostarsi in bicicletta, contro il 5,7% nel 2019. Stessa constatazione a livello europeo con, rispettivamente, il 4% e il 3%. Delle persone che hanno risposto, la proporzione che ha scelto di spostarsi a piedi nel 2020 è leggermente aumentata, salendo al 6,4%, contro il 5,5% nel 2019. In Europa, questa parte è salita nel 2020 al 7%, contro il 6% nel 2019.
Informazioni concernenti lo studio
L'inchiesta annuale dell'Ufficio europeo della FIA ha sondato i cambiamenti nelle abitudini di mobilità provocati dalla pandemia di Covid-19. Le persone interrogate di sette paesi, hanno risposto a proposito del loro comportamento in fatto di mobilità nel 2020, un paragone è stato fatto con i dati del 2019. L'inchiesta è stata svolta da otto club che fanno parte dell'"Osservatorio europeo della mobilità" della regione I della FIA, che hanno raccolto complessivamente 30'000 risposte: ACA (Francia), ACI (Italia), ACP (Portogallo), AL (Finlandia), MAK (Ungheria), RACC (Spagna), RACE (Spagna) e TCS (Svizzera).
In Svizzera, questo sondaggio è stato realizzato tra il 18 e il 24 novembre 2020 dall'istituto LINK, su incarico del TCS. A tale scopo, è stato scelto e invitato a partecipare a questa inchiesta online un campione di 1'297 residenti con più di 18 anni, rappresentativo della popolazione svizzera.
Contatto:
Laurent Pignot, portavoce del TCS, 058 827 27 16, 076 553 82 39, laurent.pignot@tcs.ch, www.pressetcs.ch