Cifre d'affari del commercio al dettaglio nel luglio 2002 Aumento mensile dell'1,1%, calo del 2,7% per giorno di vendita
Neuchâtel (ots)
Secondo i risultati provvisori forniti dall'Ufficio federale di statistica (UST), nel luglio 2002 le cifre d'affari nominali del commercio al dettaglio sono progredite dell'1,1 per cento rispetto a 12 mesi prima. Le cifre d'affari reali (al netto dell'inflazione), calcolate in base all'indice nazionale dei prezzi al consumo, hanno registrato un incremento dell'1,7 per cento. Nel mese in rassegna, l'andamento del fatturato è stato influenzato dal diverso numero di giorni di vendita. Il mese di luglio 2001 aveva infatti un giorno di vendita in meno rispetto al luglio 2002. Al netto dei giorni di vendita è pertanto risultato un calo del 2,7 per cento in termini nominali e del 2 per cento in termini reali.
Notevoli differenze secondo i gruppi di beni
L'andamento delle cifre d'affari nei tre gruppi principali è risultato differente. Mentre i gruppi «alimentari, bevande, tabacco e articoli per fumatori» e «altri gruppi» hanno segnato una progressione rispettivamente del 3 e dello 0,8 per cento, il gruppo «abbigliamento, calzature» ha registrato un calo dell'1,9 per cento.
Nonostante la moderata tendenza agli acquisti, alcuni gruppi di merci hanno registrato un incremento del fatturato sia per i beni di uso corrente che per i beni di consumo durevoli. Questo vale in particolare per i gruppi «cucina, economia domestica» (+7,7%), «salute, cure del corpo, cosmetici» (+5,5%), «cultura» (+4,1%), «alimentari» (+3,8%) come pure «tabacco e articoli per fumatori» (+3,4%). Sono invece scese nettamente le cifre d'affari dell'«elettronica per il tempo libero e l'ufficio» (-9,6%), dei «carburanti, combustibili» (-8,9%) e degli «effetti personali» (- 6,7%).
Risultati secondo il ramo economico...
L'evoluzione delle cifre d'affari del commercio al dettaglio è risultata positiva nella maggior parte dei rami economici. I maggiori incrementi sono stati registrati dal commercio per corrispondenza (+9,3%) e dal commercio al dettaglio di prodotti farmaceutici e di cosmetici (+8,3%). Un'importante eccezione è costituita dal gruppo riparazione di beni personali e per la casa che, con una diminuzione del 9,7 per cento, conferma il calo che si protrae ormai da diversi mesi.
... e la dimensione dell'impresa
Osservando l'andamento delle cifre d'affari in base alla dimensione dell'impresa, emerge un quadro eterogeneo. Con un aumento rispettivamente del 3,6 e del 2,8 per cento, le imprese medie (da 15 a 45 posti a tempo pieno) e quelle grandi (più di 45 posti a tempo pieno) hanno registrato una solida crescita, mentre le piccole imprese (meno di 15 posti a tempo pieno) hanno subito un calo dell'1,6 per cento.
Nel 2002 le cifre d'affari del commercio al dettaglio risultano ancora in crescita
Nel periodo da gennaio a luglio del corrente anno, le cifre d'affari nominali cumulate sono aumentate complessivamente dello 0,5 per cento rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Esse sono progredite del 2,2 per cento nel gruppo «alimentari, bevande, tabacco e articoli per fumatori», mentre nel gruppo «abbigliamento, calzature» e nel totale degli «altri gruppi» sono risultate leggermente al di sotto del livello dell'anno precedente (-0,1%).
In termini reali, le cifre d'affari cumulate sono aumentate complessivamente dell'1,2 per cento. I tre gruppi principali hanno presentato i seguenti risultati: «alimentari, bevande, tabacco e articoli per fumatori»
(-0,6%), «abbigliamento, calzature» (+4,9%) e «altri gruppi» (+1,8%).
Per giorno di vendita è risultato un rialzo delle cifre d'affari cumulate dello 0,4 per cento in termini nominali e dell'1,2 per cento in termini reali.
UFFICIO FEDERALE DI STATISTICA
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10.09.02