BFS: Cifre daffari del commercio al dettaglio nel novembre 2004
(ots)Cifre daffari del commercio al dettaglio nel novembre 2004
Aumento del 5,5 per cento
Stando ai risultati provvisori forniti dallUfficio federale di statistica (UST), nel novembre 2004 le cifre daffari nominali sono aumentate del 5,5 per cento rispetto allo stesso mese dellanno precedente. Ciò corrisponde a una progressione del 3,9 per cento in termini reali, ossia al netto dellinflazione. Le cifre daffari nominali avevano registrato un calo dell1,8 per cento nellottobre 2004 e del 3,7 per cento nel novembre 2003. Nel mese in rassegna, come già nellottobre scorso, landamento del fatturato è stato influenzato dal diverso numero di giorni di vendita. Il mese di novembre 2004 presentava infatti un giorno di vendita in più rispetto al novembre del 2003. Al netto dei giorni di vendita è risultato un aumento delle cifre daffari dell1,5 per cento in termini nominali e una diminuzione dello 0,1 per cento in termini reali. Cifre daffari in progressione nella maggior parte dei gruppi di merci I tre gruppi principali hanno contribuito in misura differente alla crescita del fatturato nel mese in rassegna. Mentre i gruppi «alimentari, bevande, tabacco e articoli per fumatori» e il totale degli «altri gruppi» hanno presentato un incremento rispettivamente dell1,6 e del 6,2 per cento, laumento più sostanzioso è stato registrato dal gruppo «abbigliamento, calzature», il cui fatturato è salito del 10,4 per cento. Un forte incremento del giro d'affari è stato osservato, oltre che nel gruppo di merci «abbigliamento, calzature» (+10,4%), anche nei gruppi «salute, cure del corpo, cosmetici» (+6,8%), «tabacco, articoli per fumatori» (+5%), «fai da te, tempo libero» (+4,4%) e in seguito al livello dei prezzi rimasto elevato anche nel gruppo «carburanti, combustibili» (+15,2%); ottimi risultati anche per il commercio di automobili, il cui giro daffari è progredito del 12,5 per cento. Un calo del fatturato è stato invece registrato dai gruppi «effetti personali» (-1,9%), «arredamento» (-1,5%) ed «elettronica per il tempo libero e lufficio» (-1,3%), questultimo riconducibile alla riduzione dei prezzi di tali merci. Andamento positivo per quasi tutti i rami economici Come per i gruppi di merci, l'andamento delle cifre d'affari è stato positivo per quasi tutti i rami economici. Ad eccezione del «commercio al dettaglio di oggetti dantiquariato e articoli di seconda mano» (-8,3%), tutti gli altri rami economici hanno segnalato una progressione del fatturato. I valori massimi sono stati conseguiti dai rami «vendita per corrispondenza» (+20%), «riparazioni di beni personali e per la casa» (+10%) e «commercio al dettaglio di prodotti farmaceutici e di cosmetici» (+8,5%). Crescita delle cifre daffari per tutte le classi di grandezza delle imprese Forte progressione per le medie imprese Considerate in base alle dimensioni, le medie imprese (da 15 a 45 addetti a tempo pieno) hanno presentato la crescita maggiore del fatturato registrando una progressione del 13,7 per cento, seguite dalle piccole imprese (meno di 15 addetti a tempo pieno) con un aumento del 6,7 per cento. Con un incremento del 3,3 per cento anche le grandi imprese (più di 45 addetti a tempo pieno) hanno mostrato unevoluzione positiva delle cifre daffari. Evoluzione positiva sia in termini nominali che reali dallinizio dellanno Nel periodo da gennaio a novembre del 2004, le cifre d'affari nominali cumulate sono aumentate complessivamente del 2,3 per cento rispetto allo stesso periodo dellanno precedente. Mentre i gruppi «alimentari, bevande, tabacco e articoli per fumatori» e la totalità degli «altri gruppi» hanno fatto registrare un aumento rispettivamente del 2 e del 3 per cento, si è potuto osservare un calo del fatturato dello 0,7 per cento per il gruppo «abbigliamento, calzature». In termini reali, le cifre daffari cumulate nel commercio al dettaglio sono cresciute dell1,6 per cento nei primi undici mesi dellanno. I tre gruppi principali hanno presentato i seguenti risultati: «alimentari, bevande, tabacco e articoli per fumatori» +1 per cento, «abbigliamento, calzature» +2,2 per cento e «altri gruppi» +1,9 per cento.
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