Bundesamt f. Umwelt, Wald und Landschaft
Qualità dell'aria: miglioramenti dalla metà degli anni '80 ad oggi Ozono, polveri fini e diossido di azoto: un problema ancora da risolvere
Berna (ots)
Berna, 19 dicembre 2002
La "salute" dell'aria è chiaramente migliorata dalla metà degli anni '80 ad oggi. È quanto dimostra un rapporto dell'UFAFP sul monitoraggio della qualità dell'aria. Persiste tuttavia il problema dell'ozono, delle polveri fini e del diossido di azoto: tutti inquinanti la cui concentrazione nel 2001 ha talvolta superato i valori limite. Si impone pertanto l'adozione di ulteriori provvedimenti al fine di ridurre le emissioni.
La nostra aria "sta meglio". La qualità dell'aria in Svizzera è infatti decisamente migliorata dalla metà degli anni '80 ad oggi e la maggior parte dei valori limite volti a proteggere l'ambiente e la salute umana vengono ormai rispettati. Secondo il rapporto 2001 della Rete nazionale d'osservazione degli inquinanti atmosferici (NABEL) è stato soprattutto l'inquinamento da piombo e da diossido di zolfo a registrare la riduzione più significativa (l'odierna concentrazione di tali sostanze è di quattro volte inferiore rispetto a quella degli anni '80), seguito dal cadmio, dai composti organici volatili e dal monossido di carbonio (valori di immissione dimezzati, cfr. tabella). Tale riduzione dell'inquinamento atmosferico è risultata particolarmente marcata all'inizio degli anni '90, per poi registrare, in relazione alla maggior parte delle sostanze suddette, un generale rallentamento negli ultimi anni.
Qualità dell'aria 2001: obiettivo non ancora raggiunto Ozono, polveri fini respirabili PM10 e diossido di azoto sono ancora un problema irrisolto. I valori limite di immissione di questi tre inquinanti continuano infatti ad essere superati, talvolta anche largamente. Per quanto riguarda l'inquinamento da diossido di azoto, sono state constatate, come indicato nel rapporto UFAFP sull'inquinamento dell'aria nel 2001 ("NABEL Luftbelastung 2001"), notevoli differenze di carattere territoriale: mentre nelle grandi città e lungo le principali arterie di comunicazione, altamente trafficate, i valori limite venivano chiaramente oltrepassati, nelle regioni rurali la concentrazione di inquinanti nell'aria si manteneva molto al di sotto di tali valori. Nel 2001 l'inquinamento totale ha comunque registrato una diminuzione del 3% (valore medio fra quelli rilevati da tutte le stazioni di misurazione) rispetto al 2000. Il tasso di inquinamento da polveri fini respirabili e da diossido di zolfo resta invece praticamente invariato. Quanto all'ozono, la sua concentrazione è risultata nel 2001 leggermente superiore rispetto a quella dell'anno precedente. Nel 2002 essa è tuttavia scesa, durante il pe-riodo estivo, al di sotto dei livelli del 2001, come dimostrato dal rapporto provvisorio della rete NABEL sull'ozono nell'estate 2002 (cfr. "Internet").
Nonostante i miglioramenti registrati, dunque, l'obiettivo di una buona qualità dell'aria non è stato ancora raggiunto. Si impone pertanto l'adozione di ulteriori provvedimenti al fine di ridurre le emissioni. Tra questi sono da annoverare, ad esempio, un più diffuso impiego di filtri antiparticolato e di impianti di denitrificazione (catalizzatori DeNOx) nei motori diesel, un inasprimento dei valori limite delle emissioni previsti dall'ordinanza sull'inquinamento atmosferico conformemente all'evoluzione tecnologica ed un potenziamento degli incentivi economici atti a promuovere comportamenti il più possibile rispettosi dell'ambiente, quali ad esempio l'aumento, già previsto, della tassa di incentivazione sui COV.
UFAFP UFFICIO FEDERALE DELL'AMBIENTE, DELLE FORESTE E DEL PAESAGGIO Servizio stampa
Andamento delle emissioni negli ultimi dieci anni Inquinante atmosferico Diminuzione delle immissioni 1992 - 2001 Media dei valori registrati da diverse stazioni NABEL Piombo nelle polveri fini - 79 % Diossido di zolfo - 68 % Cadmio nelle polveri fini - 57 % Idrocarburi non metanici - 45 % Monossido di carbonio - 40 % Ossidi di azoto - 35 % *Diossido di azoto - 26 % *Polveri fini respirabili (PM10) - 26 % * = Valori limite tuttora superati
Rete nazionale d'osservazione degli inquinanti atmosferici NABEL Il rapporto pubblicato annualmente dalla Rete nazionale d'osservazione degli inquinanti atmosferici NABEL documenta, sulla base dei risultati delle misurazioni effettuate, la situazione dell'aria ed il tasso di inquinamento atmosferico in Svizzera. Oltre a fornire una panoramica dell'andamento dell'inquinamento atmosferico a partire dagli anni '80, esso indica anche, in dettaglio, i valori registrati nel corso dell'anno precedente. Le 16 stazioni di misurazione NABEL sono distribuite su tutto il territorio svizzero e registrano pertanto tutti i possibili gradi di inquinamento atmosferico. I dati provvisori elaborati dalla rete NABEL sono inseriti in internet all'inizio di ogni anno, mentre la versione cartacea definitiva viene pubblicata a fine anno.
Informazioni - Urs Nyffeler, capo della sezione Studi di base, Divisione Protezione dell'aria e RNI, UFAFP, tel. 031 322 69 63 - Rudolf Weber, sezione Studi di base, Divisione Protezione dell'aria e RNI, UFAFP, tel. 031 322 25 60
Internet - Rapporto sull'ozono nell'estate 2002, disponibile in tedesco: http://www.umwelt- schweiz.ch/imperia/md/content/luft/fachgebiet/d/grundlagen/Ozon_2002D .pdf
Pubblicazione Il rapporto UFAFP è stato pubblicato con il titolo "NABEL- Luftbelastung 2001", Schriftenreihe Umwelt Nr. 343 (tedesco e francese). Ordini: UFAFP, documentazione, fax: 031 324 02 16, e- mail: mailto:docu@buwal.admin.ch; numero d'ordine: SRU-343-D, prezzo 20 CHF. La pubblicazione può essere scaricata anche in formato PDF in tedesco: http://www.umwelt- schweiz.ch/buwal/shop/files/pdf/phps3W1cW.pdf o in francese: http://www.umwelt-schweiz.ch/buwal/shop/files/pdf/php2wDKPU.pdf