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Bundesamt f. Umwelt, Wald und Landschaft

5ª Conferenza ministeriale paneuropea "Ambiente per l'Europa": nuovi strumenti per un ambiente sano

Berna (ots)

Con l'allargamento ad Est dell'UE la politica
paneuropea di protezione dell'ambiente si trova ad affrontare nuove 
sfide. L'attenzione si sposta ora in maniera sempre più marcata 
verso gli Stati dell'Europa centrale e orientale. La Conferenza 
ministeriale "Ambiente per l'Europa", che avrà luogo a Kiev, prevede 
fra l'altro la ricerca di nuovi mezzi finanziari volti a garantire 
la conservazione della biodiversità nel nostro continente. Al fine 
di promuovere la collaborazione fra gli Stati europei in materia di 
ambiente e di garantire standard ambientali più elevati nei Paesi 
dell'ex blocco comunista, nel 1991 è stato inaugurato, con la prima 
Conferenza ministeriale paneuropea, il processo "Ambiente per 
l'Europa". Dal 21 al 23 maggio a Kiev si terrà la quinta Conferenza 
nel quadro di tale processo, alla quale parteciperanno i 55 Stati 
membri della Commissione economica per l'Europa delle nazioni Unite 
(ONU/ECE). La Svizzera sarà rappresentata da una delegazione 
composta da collaboratori dell'UFAFP, della DSC e del seco, guidata 
da Philippe Roch, direttore dell'UFAFP. A Kiev la Svizzera intende 
firmare un nuovo Protocollo giuridicamente vincolante. Si tratta del 
Protocollo sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di 
sostanze inquinanti, il cui obiettivo è quello di migliorare 
l'accesso del pubblico alle informazioni mediante l'allestimento di 
registri nazionali sulle emissioni e sui trasferimenti di inquinanti 
e di contribuire in tal modo ad evitare o a ridurre l'inquinamento 
ambientale (cfr. scheda informativa 1). Per motivi di tempo, 
tuttavia, il nostro Paese non è ancora pronto per la firma di altri 
due Protocolli: quello sulla responsabilità civile e quello sulla 
valutazione ambientale strategica. Il Proto- collo sulla 
responsabilità civile ha l'obiettivo di regolamentare il 
risarcimento in caso di danni ambientali provocati da incidenti 
industriali in impianti con un potenziale di pericolo chimico ele- 
vato. Prima della firma, però, il Consiglio federale intende creare 
un gruppo di lavoro in cui sia rappresentato anche il settore 
dell'industria, in modo da evitare svantaggi concorrenziali per 
l'economia svizzera. Il Protocollo sulla valutazione strategica, 
basato sulla corrispondente direttiva UE, mira invece a promuovere 
una maggiore considerazione delle esigenze ambientali già a livello 
strategico- decisionale (piani e programmi) e, di conseguenza, un 
alleggerimento della procedura relativa all'esame d'impatto 
ambientale nella fase di elaborazione dei progetti. Le trattative in 
merito si sono tuttavia appena concluse e, prima della firma, il 
Consiglio federale intende accordarsi con i Cantoni.
La cooperazione in materia di ambiente si sposta ancora più ad Est 
Nei Paesi dell'Europa centrale e nordorientale, fra cui la 
Repubblica Ceca, l'Ungheria, la Polonia, la Slovenia e le 
Repubbliche baltiche, la transizione verso l'economia di mercato 
dopo il crollo della "cortina di ferro" è progredita molto 
rapidamente. Tali Stati hanno adeguato la loro legislazione 
ambientale e creato strutture amministrative efficienti. Per la 
Svizzera ed altri Paesi occidentali, quindi, la cooperazione nel 
settore ambientale si è ulteriormente allargata ad Est, verso gli 
Stati dell'ex Unione Sovietica, segnatamente la Russia, l'Ucraina e 
le Repubbliche caucasiche e dell'Asia centrale. La Svizzera stanzia 
ogni anno per i Paesi in transizione circa 200 milioni di franchi. 
Nel quadro della strategia ambientale per i 12 Nuovi Stati 
Indipendenti (NSI), che dovreb-be essere approvata a Kiev (cfr. 
scheda informativa 2), il nostro Paese sostiene:
  • la Partnership strategica sull'acqua per lo sviluppo sostenibile nei Paesi dell'Europa orientale, del Caucaso e dell'Asia centrale (Iniziativa Acqua dell'UE). Gli obiettivi prefissati sono gli stessi del Vertice mondiale di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile: dimezzare, entro il 2015, il numero di persone che non hanno accesso all'acqua potabile e a servizi sanitari ed elaborare, entro il 2005, piani per la gestione integrata delle risorse idriche, segnatamente dei bacini idrografici fluviali, dei fiumi, dei laghi e dei corsi d'acqua sotterranei. Presupposto essenziale per un'acqua potabile pulita è la salvaguardia degli ecosistemi, nei quali l'acqua viene immagazzinata, filtrata e ridistribuita. La Svizzera promuove pertanto, nello specifico, un approccio ecosistemico su larga scala (cfr. scheda informativa 2). Con i suoi programmi sulle risorse idriche, sviluppati negli scorsi anni soprattutto in Asia centrale e nei Paesi del Sud est europeo, la DSC e il seco partecipano all'Iniziativa Acqua dell'Unione europea;
  • l'approvazione della Risoluzione sulla diversità biologica e paesaggistica, la quale prevede l'attuazione a livello regionale degli obiettivi globali in materia di ambiente (ad esempio quelli scaturiti dal vertice di Johannesburg). Tale risoluzione va quindi a rafforzare opere e progetti già sostenuti dal nostro Paese per la salvaguardia della biodiversità nell'intero continente europeo. Essa contiene ad esempio l'iniziativa svizzera volta a promuovere, con l'aiuto di partner privati, il finanziamento dei progetti in favore della biodiversità. Detti progetti oggi sono finanziati soprattutto dallo Stato. Occorrono tuttavia più fondi ed un maggiore impegno. Nonostante i numerosi programmi sviluppati a livello nazionale ed internazionale, infatti, la riduzione della biodiversità, e quindi anche delle importanti prestazioni ecologiche che essa offre alla società, ha raggiunto proporzioni allarmanti (cfr. scheda informativa 2).
Berna, 14 maggio 2003
DATEC Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni
Servizio stampa
Informazioni
- Philippe Roch, Direttore dell'UFAFP, 079 277 51 88
- Beat Nobs, Ambasciatore, divisione Affari internazionali 
dell'UFAFP, 079 687 11 68
- Jean-Pierre Egger, responsabile dei programmi DEZA, 031 322 44 21
- Martin Saladin, responsabile dei programmi per l'Europa orientale 
del seco, 031 324 08 30 / 078 885 23 10
Allegati
- Schede informative: 
- Due protocolli da approvare 
- Cooperazione ambientale con i Nuovi Stati Indipendenti
Pubblicazioni
- "Umwelt für Europa - Wasser im Fokus". Opuscolo ordinabile presso: 
UFCL, Distribuzione pubblicazioni, CH-3003 Berna; e-mail:  
verkauf.zivil@bbl.admin.ch; internet: www.bundespublikationen.ch; 
numero d'ordinazione: tedesco, 319.351.d; francese, 319.351.f; 
inglese, 319.351.e.
La pubblicazione può anche essere scaricata direttamente in formato 
pdf dal sito:
http://www.umwelt-schweiz.ch/buwal/shop/files/pdf/php0aJotd.pdf
Internet
- Conferenza "Ambiente per l'Europa": http://www.kyiv-
2003.info/main/index.php e 
http://www.unece.org/env/wgso/index_kyivconf.htm 
- Agenzia europea dell'ambiente: http://www.eea.eu.int

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