Esercizio d'intervento in caso di febbre aftosa
(ots)Il prossimo 12 e 13 novembre l'Ufficio federale di veterinaria (UFV) e le autorità veterninarie di 4 cantoni romandi simuleranno l'insorgere di focolai di febbre aftosa (FA) nel nostro paese. Questo esercizio, chiamato "NOSOS" (dal greco malattia) permetterà di valutare in pratica le diverse strategie possibili in caso di crisi. È la prima volta che si riuniscono a Berna i membri del centro nazionale di crisi dell'UFV che coordinerà a livello svizzero i provvedimenti atti a circoscrivere l'epizozia.
L'esercizio NOSOS simulerà l'insorgere di focolai di febbre aftosa nei cantoni di Friburgo, Vaud, Vallese e Neuchâtel. Per circoscrivere rapidamente la propagazione dell'epizozia simulata le autorità e i veterinari dovranno prendere provvedimenti nelle aziende agricole colpite, nei cantoni e alla frontiera. Dovranno pure ricorrere al Laboratorio nazionale di riferimento per le epizozie altamente contagiose, cioè l'Istituto di virologia e immunoprofilassi di Mittelhäusern. Una équipe d'ispettori valuterà le decisioni prese e l'applicazione dei provvedimenti. In base ai risultati dell'esercizio le autorità potranno valutare le loro strategie per situazioni di crisi reale.
La Svizzera è indenne dalla FA dal 1980. Nel nostro paese l'ultima volta che questa epizozia è apparsa è stato negli anni 1965/66. Tuttavia la FA può sempre insorgere in qualsiasi momento. Il virus della FA è notoriamente molto contagioso e può introdursi nel nostro paese tramie diversi vettori: bestiame, generi alimentari vari, gente di passaggio. Soltanto una reazione rapida potrebbe allora far sí che numerosi animali vengano infettati e che i danni economici siano limitati.
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