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ISPA: Alcol a carnevale - divertirsi senza rischi
Lausanne (ots)
La febbre del carnevale sta contagiando tutte le regioni del paese. Per godersi la festa senza correre rischi inutili, è consigliabile rinunciare ad un consumo eccessivo di alcol. L'Istituto svizzero di prevenzione dell'alcolismo e altre tossicomanie (ISPA) dà alcuni consigli sul consumo di bevande alcoliche e suggerisce agli organizzatori dei veglioni alcune misure preventive.
Il carnevale è per definizione il periodo più pazzo dell'anno. I festeggiamenti sfrenati vantano una lunga tradizione: già nel Medioevo gli opulenti banchetti che si tenevano nelle sedi delle varie corporazioni, i bagordi mangerecci e beverecci, o le razzie delle dispense caratterizzavano il carnevale. Anche ai giorni nostri, comunque, l'atmosfera del carnevale rende le persone più scatenate e disinibite. Lasciarsi andare solo perché si indossa una maschera, però, può avere conseguenze pericolose: eccessi e intossicazioni alcoliche, maggior tendenza a correre rischi, incidenti stradali o atti violenti. È possibile, allora, godersi il carnevale senza questi rischi? Basta seguire i consigli dell'ISPA!
* Non fatevi influenzare dal consumo alcolico degli altri. Chi aspetta di aver vuotato il bicchiere prima di farselo riempire di nuovo ha un miglior controllo della situazione. * Per calmare la sete è meglio ricorrere alle bevande analcoliche, anche perché l'alcol sottrae liquidi all'organismo. * Sono sufficienti piccole quantità di alcol per correre rischi nel traffico. In linea di massima è meglio attenersi alla regola seguente: chi beve non guidi, ma prenda un taxi o i mezzi pubblici. Agli organizzatori delle feste di carnevale si consiglia invece di assicurare un ritorno a casa sicuro ai propri ospiti, organizzando un servizio di taxi o di navette.
Non è vero che ogni scherzo vale! In quasi tutti i cantoni svizzeri la legge vieta di servire bevande alcoliche alle persone in stato di ebrietà. Jacqueline Sidler, specialista della prevenzione all'ISPA, ricorda che "la protezione della gioventù resta in vigore anche a carnevale". Quindi, birra e vino si possono vendere solo ai giovani che abbiano compiuto 16 anni, mentre superalcolici, cocktail e alcopop solo a chi ha compiuto 18 anni. Il personale degli esercizi pubblici può senz'altro rimandare gli avventori al cartello relativo al limite d'età, che dev'essere obbligatoriamente esposto. Per stabilire l'età dei clienti, inoltre, sono particolarmente utili i braccialetti colorati (che riprendono i colori dei semafori, e sono quindi rossi per i giovani al di sotto dei 16 anni, gialli per i giovani di 16 e 17 e verdi per chi ha già compiuto 18 anni) messi a disposizione da molti servizi cantonali che si occupano di prevenzione. Gli organizzatori delle feste di carnevale, dal canto loro, daranno prova di coerenza istruendo il personale su come reagire nelle situazioni difficili e rinunciando alla pubblicità delle bevande alcoliche e alle sponsorizzazioni da parte di ditte che le producono. Tutte le informazioni importanti sul consumo di alcol e la protezione dei giovani sono disponibili sul sito dell'ISPA: http://www.sfa-ispa.ch/index.php?Dtheme=189&IDcat8visible=1&langue=F
L'ISPA in breve Per l'Istituto svizzero di prevenzione dell'alcolismo e altre tossicomanie (ISPA) la protezione della salute riveste un'importanza centrale. L'ISPA si prefigge di prevenire o limitare l'impatto dei problemi legati al consumo di alcol e altre sostanze psicoattive, creando e realizzando progetti di prevenzione, nonché impegnandosi nella politica sanitaria e nella ricerca psicosociale. L'ISPA è un'organizzazione privata e apartitica di pubblica utilità.
Questo comunicato per i media è disponibile anche sul sito internet dell'ISPA: http://www.sfa-ispa.ch/index.php?IDtheme=142&IDcat7visible=1&langue=F
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portavoce dell'ISPA
mhelfer@sfa-ipsa.ch
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