Media Service: Lo Stato non potrà salvare né UBS né Credit Suisse (swissinfo)
Bern (ots)
- Indicazioni: Una fotografia può essere scaricata su http://www.presseportal.ch/fr/pm/100001296/?langid=4 -
La crisi finanziaria si sta diffondendo in tutt'Europa. Per il momento le due grandi banche elvetiche resistono, anche se un eventuale crollo non può essere escluso. L'opinione di due esperti.
Professore all'Università di Friburgo, Sergio Rossi è uno specialista di macroeconomia e di economia monetaria. Michel Juvet è invece un esperto di strategia alla banca Bordier.
swissinfo: Un riscatto da parte di una banca estera potrebbe essere un'opzione?
Sergio Rossi: Sì, anche se a mio avviso sarebbe preferibile una soluzione diversa. Se UBS dovesse trovarsi sull'orlo del fallimento, Credit Suisse dovrebbe poterla riscattare almeno in parte. In questo caso, la Commissione della concorrenza dovrebbe però decidere, in via eccezionale, di sospendere la legge che vieta questo tipo di fusioni.
Michel Juvet: Una fusione con il Credit Suisse rappresenterebbe un grave danno per l'impiego, siccome si dovranno tagliare posti di lavoro per evitare i doppioni. D'altro canto, però, una fusione avrebbe il vantaggio di consentire alla piazza finanziaria svizzera di mantenere la propria posizione, in particolare nella difesa del segreto bancario.
Intervista: www.swissinfo.ch
swissinfo è un'unità aziendale della SRG SSR idée suisse (Società svizzera di radiotelevisione). La sua missione è di informare gli svizzeri all'estero sull'attualità del loro Paese e di far conoscere meglio la Svizzera a livello internazionale. Per raggiungere questi obiettivi, swissinfo ha sviluppato un portale di notizie e informazioni in nove lingue: www.swissinfo.ch.
Contatto:
marketing@swissinfo.ch