Département fédéral de l'intérieur
Barometro dell´impiego nel 3 trimestre 2000
Neuchâtel (ots)
Rallenta la crescita dell´impiego
Secondo gli indicatori del barometro dell´impiego pubblicato quattro volte all´anno dall´Ufficio federale di statistica (UST), la crescita dell´impiego, che persiste da più di due anni, prosegue a un ritmo ridotto. Nel terzo trimestre 2000, il numero di occupati (+1,0%) e di addetti (+2,1%) è ancora aumentato rispetto a un anno prima, ma in misura minore in confronto ai due trimestri precedenti.
Stando ai risultati della statistica delle persone occupate (SPO; cifre rivedute), alla fine del terzo trimestre 2000 in Svizzera si contavano 3,922 milioni di occupati. Nel giro di un anno il loro numero è aumentato dell´1,0 per cento. Come durante i precedenti trimestri, le donne presentano un tasso di crescita più elevato rispetto agli uomini e l´aumento resta più marcato tra gli occupati di nazionalità estera (stranieri: +2,7%; svizzeri: +0,4%).
Aumento dell´impiego a tempo pieno e a tempo parziale
Anche secondo la statistica dell´impiego (STATIMP: cifre rivedute) il mercato del lavoro rimane florido: l´impiego è ancora progredito del 2,1 per cento tra il 3 trimestre del 1999 e il 3 trimestre del 2000. Questo aumento è più marcato per gli impieghi a tempo parziale (4,3%) che per quelli a tempo pieno (1,2%).
Le prospettive restano buone
Per i tre mesi prossimi le prospettive d´impiego sono giudicate buone o soddisfacenti dal 90 per cento delle imprese. Inoltre, l´indice di valutazione delle prospettive e quello dei posti liberi sono ancora in aumento. Novità nelle statistiche del mercato del lavoro
Nel corso del secondo trimestre 2000, la statistica del barometro dell´impiego ha subito una parziale revisione. Tre sono le novità dal punto di vista metodologico: innanzitutto, è stato rinnovato il campione della STATIMP ed è stata introdotta una componente regionale. In secondo luogo, è stato elaborato un nuovo modello di ponderazione e generalizzazione della STATIMP. Infine, i risultati della STATIMP e della SPO sono stati adeguati retroattivamente ai dati dei censimenti delle aziende del 1991 e del 1998. Di conseguenza, queste due statistiche sono state rivedute a partire dal terzo trimestre del 1991.
Divergenze tra il vecchio e il nuovo campione della STATIMP
Nel secondo trimestre 2000, le cifre della STATIMP calcolate secondo il nuovo campione denotano un lieve aumento dell´impiego totale (3´587´000) rispetto a quello pubblicato in base al vecchio campione (3´581´000). La ripartizione dell´impiego secondo il grado d´occupazione mostra una proporzione ridotta del numero di impieghi a tempo pieno nel nuovo campione (72,0% dell´impiego totale, contro il 74,7% nel vecchio campione). Questo risultato è da attribuire in gran parte a questioni metodologiche, in quanto i posti di lavoro a tempo parziale sono meglio rappresentati nel nuovo campione. Per il secondo trimestre 2000, si osserva una progressione dell´impiego totale a un ritmo annuo del 2,4 per cento, contro soltanto l´1,6 per cento nel vecchio campione. Questa differenza è da imputare al fatto che la vecchia STATIMP del terzo trimestre 1998 aveva rilevato 39´000 impieghi in più del censimento delle aziende dello stesso anno.
Rallentamento della crescita dell´impiego dal primo trimestre 2000
Secondo le cifre rivedute della STATIMP, nel terzo trimestre 2000 l´impiego totale è progredito del 2,1 per cento rispetto a un anno prima. In totale, sono stati registrati più di 72´000 addetti supplementari rispetto al terzo trimestre dell´anno precedente. Le cifre rivedute indicano che l´impiego totale aumenta dal primo trimestre 1998 e che la crescita annuale ha raggiunto un massimo di 2,5 per cento nel primo trimestre 2000. Di conseguenza, nel trimestre in rassegna si nota un lieve rallentamento della crescita.
Costruzioni ancora in testa nel settore secondario
Nel giro di un anno, l´impiego nel settore secondario è aumentato dell´1,7 per cento. Questo settore aveva già conosciuto un aumento del numero di addetti nei tre trimestri precedenti e la tendenza sembra quindi confermarsi. In cifre assolute, l´incremento più marcato è stato osservato nelle costruzioni (+9´200 posti rispetto al terzo trimestre 2000; +3,1%). Il numero di addetti è progredito notevolmente anche nella "fabbricazione di apparecchi medicali e di precisione, strumenti ottici e orologi" (+4,5%; +3´200), nella "fabbricazione di macchine e apparecchi elettrici" (+4,4%; +1´600) e nelle "industrie alimentari e delle bevande" (+2,5%; +1´500).
Aumento anche nel terziario
Il terziario continua a guadagnare terreno (3 trimestre 2000: +2,2% di crescita rispetto all´anno precedente), ma a un ritmo più lento rispetto al livello massimo osservato nei primi tre mesi del 2000 (+3,0%; cifre rivedute). Si osserva che 19 delle 24 divisioni economiche di questo settore hanno registrato una progressione. I principali aumenti sono stati osservati nei rami "sanità e servizi sociali" (+3,4%; +12´600 posti), "istruzione" (+3,3%; +7´200 posti) e "commercio all´ingrosso" (+3,3%; +6´500 posti). Come nel trimestre precedente, la progressione più marcata si è verificata nell´"informatica" (+15,1%; +7´400 posti). In tutti questi casi, sono gli impieghi a tempo parziale ad aver registrato il maggiore incremento. Si nota invece un calo dell´impiego totale nella divisione economica "alberghi e ristoranti" (-1,5%; -3´500 posti in un anno). Questo è l´unico ramo ad aver registrato un calo annuo del numero di posti liberi per due trimestri consecutivi.
Dovrebbe proseguire l´evoluzione favorevole dell´impiego
Gli indicatori della statistica dell´impiego basati sulle previsioni a breve termine non evidenziano alcuna inversione di tendenza. L´indice dei posti liberi (1 trimestre 1997=100) ha raggiunto un valore di 238,8 punti nel terzo trimestre 2000, ciò che costituisce un aumento di circa 62 punti o del 34,9 per cento rispetto allo stesso trimestre del 1999. Analogamente al secondo trimestre 2000, la progressione dell´indice è più marcata nel secondario (+55,5%) che nel terziario (+26,1%).
Come nel precedente trimestre, più di un terzo delle imprese (35,9%) lamenta la penuria di personale qualificato (trimestre precedente: 36,2%). Mentre l´evoluzione dell´impiego resta globalmente positiva, questa cifra denota un prosciugamento progressivo del mercato del lavoro. Il 90 per cento delle aziende interrogate (cifre ponderate per il numero di addetti) considera ´buone´ o almeno ´soddisfacenti´ le prospettive d´impiego per i prossimi tre mesi. Nel giro di un anno, l´indice di valutazione delle prospettive è aumentato di 6 punti, portandosi a 128 punti (secondario: 127; terziario: 128).
Barometro dell´impiego / Allegato metodologico
Il barometro dell´impiego è uno strumento che consente di osservare con un colpo d´occhio l´evoluzione dei principali indicatori congiunturali del mercato del lavoro: numero delle persone occupate nei tre settori economici, numero degli addetti nelle aziende dei settori secondario e terziario, indice dei posti liberi e previsioni dell´impiego per i tre mesi successivi.
Gli indicatori del barometro dell´impiego provengono da due statistiche: la statistica delle persone occupate (SPO) e la statistica dell´impiego (SATIMP).
Statistica delle persone occupate (SPO) e statistica dell´impiego (STATIMP)
La statistica delle persone occupate (SPO) e la statistica dell´impiego (STATIMP) basano i propri obiettivi e le proprie applicazioni metodologiche su definizioni diverse: la SPO è una statistica di sintesi basata sulla Rilevazione delle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) e sul Registro centrale degli stranieri; la STATIMP è un´indagine campionaria realizzata presso 51´760 imprese dei settori secondario e terziario. La principale differenza tra queste due statistiche sta nelle unità di riferimento utilizzate: infatti, mentre la SPO censisce le persone occupate, la STATIMP prende in considerazione gli addetti (o posti di lavoro).
Definizioni importanti
Persone occupate secondo la SPO Per la SPO sono occupate le persone che esercitano un´attività professionale remunerata per almeno 6 ore alla settimana o che lavorano senza remunerazione in un´azienda familiare. Le statistiche che si basano sul concetto di "occupati" prendono in considerazione le persone, rilevano cioè ogni persona un´unica volta.
Addetti secondo la STATIMP La STATIMP e altre statistiche che si basano sul concetto di "addetti" prendono invece in considerazione gli impieghi, rilevano cioè ogni posto di lavoro occupato. Le persone con più di un posto di lavoro vengono infatti censite tante volte quanti sono i loro impieghi. In questo caso si parla di cumulo d´impieghi. La STATIMP prende in considerazione gli addetti delle aziende dei settori secondario e terziario (a partire da 6 ore alla settimana) e non rileva gli addetti "esterni" all´azienda, ovvero i lavoratori a domicilio, le persone impiegate presso economie domestiche come pure gli indipendenti senza azienda.
Posti liberi (indice dei posti liberi) secondo la STATIMP Nel quadro della STATIMP, le aziende forniscono informazioni sul numero di posti liberi alla fine del trimestre in esame. Secondo la statistica dei posti liberi, un posto è considerato libero se l´impresa ha già intrapreso o sta per intraprendere le pratiche per il reclutamento di un nuovo collaboratore o di una nuova collaboratrice.
Prospettive d´impiego (indice di valutazione delle prospettive) Nel quadro della STATIMP, le aziende devono esprimere un giudizio riguardo alle loro prospettive d´impiego per i tre mesi successivi all´indagine, scegliendo tra quattro possibili risposte: "buone", "soddisfacenti", "cattive" o "incerte". In base a queste risposte viene determinato un indicatore, il cosiddetto indice di valutazione delle prospettive che può variare da un punteggio di 50 (cattive) 100 (soddisfacenti/incerte) a 150 (buone).
Differenze tra i dati della statistica delle persone occupate e quelli della statistica dell´impiego Nel terzo trimestre 2000, secondo la SPO il numero degli occupati è aumentato dell´1,0 per cento su base annua, mentre secondo la STATIMP, il numero degli addetti ha registrato un incremento del 2,1 per cento. Nel corso degli ultimi dieci anni, i risultati della STATIMP hanno denotato un maggiore margine di variabilità del livello dell´impiego rispetto alla SPO. Per il periodo 1991-1997, la STATIMP aveva offerto una visione più pessimistica dell´evoluzione dell´impiego, mentre dal 1998 (ovvero dalla ripresa economica) la progressione dell´impiego secondo la STATIMP risulta più elevata dell´incremento del numero di occupati secondo la SPO. Questa differenza è da attribuire al fatto che le indagini svolte presso le aziende (come la STATIMP) incontrano maggiori difficoltà rispetto alle indagini presso le economie domestiche (tra cui la RIFOS, fonte principale della SPO) a coprire alcune forme atipiche d´impiego, come i lavori occasionali, gli impieghi a basso numero di ore di lavoro o l´attività non ufficiale. Queste forme di attività presentano nella maggior parte dei casi un´evoluzione anticiclica, ciò significa che il loro volume tende ad aumentare se la situazione sul mercato del lavoro si deteriora (periodo 1991-1997) e a diminuire nuovamente in fasi di ripresa economica (periodo 1998-2000).
Contatto:
Informazioni SPO: Thierry Murier, UST, Sezione occupazione e mercato
del lavoro, tel. +41 32 713 63 63.
Informazioni STATIMP: Francis Saucy, UST, Sezione occupazione e
mercato del lavoro, tel. +41 32 713 63 62.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito internet dell´UST
all´indirizzo:http://www.statistique.admin.ch.