Sudafrica: L'economia privata e la DSC lanciano un' iniziativa di sviluppo congiunta
Berna (ots)
L'economia privata partecipa direttamente ad un'iniziativa di sviluppo in Sudafrica: unitamente ad alcune aziende svizzere, la Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione (DSC) istituisce una fondazione con lo scopo di promuovere il miglioramento delle scuole e della formazione professionale: l'obiettivo è quello di migliorare le opportunità dei giovani nel loro approccio al mercato del lavoro. Annualmente, almeno due milioni di franchi affluiranno nella fondazione, che avrà quale presidente Ruth Mompati, fino a poco tempo fa Ambasciatrice del Sudafrica in Svizzera.
Finora, l'economia privata ha stanziato circa 5 milioni di franchi per cinque anni. La maggior parte di tale contributo proviene da nove importanti industrie svizzere: Ciba Spezialitätenchemie SA, Credit Suisse Group, Novartis International SA, Schindler Group, UBS SA, Swiss Re e Sika Finanz SA, nonché dalle due imprese affiliate sudafricane Alpha Ltd. "Holderbank" e Xstrata South Africa Pty. Ltd. (Xstrata SA, Zugo). A queste, si aggiungono altre aziende minori. Ulteriori imprese - anche sudafricane con interessi in Svizzera - sono invitate a partecipare all'iniziativa. La DSC contribuisce, nell'ambito della sua cooperazione con il paese australe, cinque milioni di franchi. Il volume finanziario annuo dell'iniziativa dovrebbe, con l'inizio della fase operativa nel primo trimestre del 2001, subire un ulteriore incremento.
L'iniziativa svizzero-sudafricana finanzierà progetti miranti al miglioramento della formazione scolastica di base e della formazione professionale in Sudafrica. La realizzazione di questi progetti sarà affidata a ditte private o ad organizzazioni non governative sudafricane specializzate in questi settori. Esempi di tali attività sono i corsi di perfezionamento per insegnanti e direttori scolastici nelle province povere, la formazione professionale accellerata per i disoccupati delle township, la costruzione di strutture scolastiche nelle zone rurali remote già homelands e l'acquisto del materiale scolastico necessario.
L'iniziativa - ha dichiarato Walter Fust, Direttore della DSC, in occasione di un incontro con i rappresentanti della stampa a Berna - è testimonianza di un impegno comune della Confederazione e dell'economia privata svizzera, a vantaggio di un'Africa stabile e più prospera. È un nuovo modo di affrontare, in maniera focalizzata, i problemi legati allo sviluppo, e di cercare soluzioni efficaci. Inoltre, con questo progetto avremo l'opportunità di imparare molto, gli uni dagli altri." La soluzione dei conflitti e la stabilità politica, la lotta contro la povertà ed una popolazione sana e istruita sono gli obiettivi comuni sia dell'economia privata che delle strutture della cooperazione allo sviluppo. Una formazione fondata sulla prassi rappresenta un fattore d'importanza fondamentale per lo sviluppo economico in Sudafrica", ha sottolineato il dottor Anton Schrafl, Vicepresidente del Consiglio d'Amministrazione della "Holderbank" Financière Glarus SA, che durante l'incontro con i giornalisti ha espresso il parere dell'economia privata.
Al Sudafrica sono assolutamente necessari investimenti e know-how stranieri per poter assicurare posti di lavoro ai milioni dei suoi cittadini attualmente disoccupati. Le imprese svizzere, con le loro filiali, occupano attualmente il quarto posto nella graduatoria degli investitori esteri in Sudafrica. Aziende industriali, istituti finanziari e l'Unione delle Holding Industriali Svizzere sostengono l'iniziativa - oltre a progetti di sviluppo iniziati in regia propria - anche perché essa incrementa l'impiegabilità dei giovani nell'ambito del mercato del lavoro, promuovendo nel contempo uno sviluppo sociale meno turbolento.
La DSC è attiva in Sudafrica dal 1981; già prima delle votazioni del 1994 - le prime libere svoltesi nel paese - aveva sostenuto organizzazioni non governative impegnate nella realizzazione di una società democratica garante l'uguaglianza di diritto per tutti i cittadini. Con la fine dell'apartheid, la DSC si è impegnata in un programma speciale tendente a favorire un graduale passaggio ad un periodo post - apartheid, evitando nel miglior modo possibile l'avvento di tensioni sociali. Nell'ambito di questo programma speciale, la Confederazione sostiene, con un contributo di circa 11 milioni di franchi all'anno, progetti nei settori del buon governo, delle riforme agrarie e della scuola elementare.
Ruth Mompati è presidente del Consiglio di Fondazione
L'iniziativa svizzero-sudafricana ha la forma legale di una fondazione secondo il diritto sudafricano. Imprese svizzere con filiali in Sudafrica ed aziende sudafricane con interessi di mercato in Svizzera depositano sul conto della fondazione un contributo annuo. Ruth Mompati, fino a poco tempo fa Ambasciatrice della Repubblica Sudafricana in Svizzera, è Presidente della fondazione. Il Consiglio della Fondazione è composto da due rappresentanti dell' Ambasciata Svizzera (DSC) a Pretoria e da due membri sudafricani rappresentanti imprese svizzere e sudafricane. Il Consiglio della Fondazione assicura i collegamenti con il governo sudafricano, con i donatori e con l'opinione pubblica. Da esso dipende il Direttore Esecutivo sudafricano che, una volta nominato, dirigerà l'attività corrente. Il suo ufficio sarà integrato all'ufficio della DSC di Pretoria.
Una delle ragioni che hanno portato a questa iniziativa è l' elevato tasso di disoccupazione giovanile: in Sudafrica, i giovani disoccupati, con scarse speranze di approdare al mondo del lavoro, costituiscono la causa primaria dell'alto livello di criminalità ed un pericolo latente per la società e per l'economia. Una parte della disoccupazione che ha raggiunto il tasso del 30-40 % potrebbe essere debellata grazie ad una migliore formazione scolastica, in particolare di tipo professionale, e con sforzi particolari nel settore del collocamento al lavoro.
Contatto:
Direzione delle sviluppo e della cooperazione DSC, Sezione Media e
Comunicazione.
Harry Sivec, Capo settore della Comunicazione, DSC,
tel. +41 31 322 34 48, e-mail: harry.sivec@deza.admin.ch.