Il Consiglio federale mette in vigore le nuove disposizioni sullo xenotrapianto
Berna (ots)
Il Consiglio federale ha deciso, che le nuove disposizioni sullo xenotrapianto adottate dal Parlamento, entreranno in vigore il 1º luglio 2001. Questa regolamentazione sarà sostituita con tutta probabilità nel 2004 dalla nuova legge federale sui trapianti. Le nuove disposizioni sono conformi alle direttive di USA, Gran Bretagna nonché del Consiglio d'Europa, tuttora in preparazione.
Chi intende trapiantare organi, tessuti o cellule di origine animale sull'uomo necessiterà in futuro di un'autorizzazione rilasciata dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Un tale trapianto può essere effettuato soltanto a condizione che il ricevente sia stato ampiamente informato e abbia dato il suo consenso per iscritto all'intervento, alle misure ad esso connesse e alle regole di comportamento da adottare. Per evitare la trasmissione di un agente patogeno dall'animale all'uomo saranno fissate delle condizioni particolari per l'utilizzazione dell'animale donatore. È vietato l'uso di primati come donatori a causa dell'alto grado di parentela con l'uomo e dell'elevato rischio di infezioni che ne deriva.
In Svizzera, fino ad ora, non sono stati eseguiti xenotrapianti di organi. Sono invece già stati effettuati alcuni studi clinici con cellule animali (attualmente non è in corso alcun studio) ed altri esperimenti nell'ambito della terapia genetica sono in preparazione. Nel prossimo futuro le domande per il rilascio di una tale autorizzazione diventeranno d'attualità, poiché le cellule umane, coltivate insieme a cellule animali, saranno trattate come gli xenoespianti dato che presentano lo stesso rischio.
Queste disposizioni entrano in vigore in un momento in cui lo xenotrapianto suscita un ampio e controverso dibattito pubblico per motivi di ordine tecnico-scientifico, politico, etico ed emozionale, come testimoniano le reazioni espresse nella procedura di consultazione relativa alla legge federale sui trapianti. Le nuove disposizioni relative allo xenotrapianto hanno suscitato infatti reazioni critiche o sono state respinte dalla maggior parte delle organizzazioni interpellate. I motivi di queste reazioni critiche sono molteplici: in particolare si possono menzionare il rischio di infezioni, gli aspetti di protezione degli animali, l'incertezza del beneficio medico e dei vantaggi economici di questa tecnica nonché i dubbi etici. Anche il panel dei cittadini di PubliForum - che ha permesso ad un gruppo di persone di confrontarsi con i molteplici aspetti della medicina dei trapianti - ha sollevato dubbi sugli aspetti medici e psicologici legati agli xenotrapianti. La maggioranza non ha proposto una moratoria, ma ha insistito sulla necessità di trovare alternative per ovviare alla mancanza di organi.
Contatto:
Ufficio federale della sanità pubblica
Theodor Weber, Stato maggiore biotecnologia e politica in
materia di agenti terapeutici UFSP / Renate Zaugg, Divisione
diritto UFSP, tel. +41 31 322 95 05