Evoluzione delle cifre d'affari del commercio al dettaglio nel novembre 2000
Neuchâtel (ots)
Lieve calo dello 0,6 per cento
Secondo le rilevazioni dell'Ufficio federale di statistica (UST), nel novembre 2000 le cifre d'affari nominali del commercio al dettaglio sono scese lievemente dello 0,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 1999. Nell'ottobre 2000, esse erano risultate stabili al livello dell'anno precedente, mentre nel novembre 1999 erano aumentate del 5,5 per cento (per giorno di vendita: +1,5%).
L'evoluzione nei tre gruppi principali è risultata eterogenea. Nel gruppo generi alimentari e voluttuari, le cifre d'affari sono scese di poco al di sotto del livello dell'anno precedente (-0,1%), mentre sono diminuite del 5,7 per cento per gli articoli d'abbigliamento e tessili. Nell'insieme degli altri rami è stata invece riscontrata una crescita dell'1,0 per cento.
Durante il mese in rassegna, le cifre d'affari reali calcolate in base all'indice nazionale dei prezzi al consumo sono diminuite del 3,3 per cento. Il calo è stato del 2,3 per cento per i generi alimentari e voluttuari, del 5,8 per cento per gli articoli d'abbigliamento e tessili e del 3,7 per cento per l'insieme degli altri rami.
Articoli d'abbigliamento: diminuzione del fatturato dovuta alle condizioni meteorologiche
Contrariamente all'anno precedente, il mese di novembre 2000 è risultato molto mite e praticamente senza neve, ciò che ha inciso fortemente sulle vendite di capi d'abbigliamento e calzature invernali. Ad eccezione dei tessili per la casa (+1,0%), le cifre d'affari sono scese in tutti i gruppi. I fatturati delle stoffe per vestiti e delle calzature hanno registrato addirittura cali del 20 per cento circa e dell'11,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 1999. Forti diminuzioni si sono osservate anche negli articoli di maglieria (-10,8%) e nella confezione per uomo e per ragazzo (-4,6%).
Tra i generi alimentari e voluttuari, il gruppo frutta e ortaggi (+3,0%) ha confermato il buon andamento. Positiva è stata anche l'evoluzione del gruppo pane e prodotti di pasticceria (+2,8%).
Come nel mese precedente, anche in quello in rassegna i tabacchi hanno registrato un calo del fatturato (-4,4%). In discesa sono risultati anche le bevande e i prodotti alimentari importati, che hanno segnato una flessione del 3,4 per cento rispetto all'anno precedente.
Il fatturato dei combustibili e carburanti liquidi è progredito del 46 per cento. Questa evoluzione è da attribuire principalmente al forte rincaro degli ultimi dodici mesi.
Le cifre d'affari sono aumentate in maniera marcata per gli oggetti in metallo e in ferro (+7,1%) e gli articoli in cuoio (+7,0%). Come nel mese precedente, anche in quello in rassegna il gruppo libri e riviste ha registrato un incremento del fatturato (+5,6%) nettamente superiore alla media. Le cifre d'affari sono nuovamente progredite nel gruppo articoli sportivi (+4,1%) e sono aumentate anche per gli articoli di profumeria e di toeletta (+3,6%) e per i mobili (+3,3%). Sono invece scesi notevolmente i fatturati degli oggetti di cucina e di uso domestico (-5,9%) e quelli degli orologi e articoli di gioielleria (-3,8%).
Buona evoluzione in termini nominali dall'inizio dell'anno
Dall'inizio dell'anno, le cifre d'affari nominali cumulate sono aumentate complessivamente del 2,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Esse sono progredite del 2,0 per cento per i generi alimentari e voluttuari e del 3,7 nel totale degli altri rami. Sono invece diminuite lievemente per gli articoli d'abbigliamento e tessili (-0,2%).
In termini reali, le cifre d'affari sono scese dello 0,4 per cento. Sono aumentate per i generi alimentari e voluttuari (+0,3%), mentre sono diminuite dello 0,5 per cento per gli articoli d'abbigliamento e tessili e dell'1,4 per cento nel totale degli altri rami.
L'andamento positivo delle vendite natalizie, lascia prevedere un forte rialzo delle cifre d'affari del commercio al dettaglio nel dicembre 2000.
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Peter Ryser, UST, Sezione prezzi e consumo, tel. +41 32 713 68 00 o
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