Nuova legge federale sugli stranieri
Berna (ots)
Il Consiglio federale licenzia il messaggio e il disegno relativi alla nuova legge
Venerdì, il Consiglio federale ha varato il messaggio e il disegno della nuova legge federale sugli stranieri (LStr). Il disegno di legge disciplina in particolar modo l'ammissione e il soggiorno di stranieri con e senza attività lucrativa provenienti da Paesi fuori dello spazio UE e AELS e che non sottostanno al settore dell'asilo. Per la prima volta si definiscono i principii e gli obiettivi dell'integrazione degli stranieri e si creano i relativi strumenti di coordinamento.
Il disegno di legge prevede, da una parte, miglioramenti e agevolazioni amministrative per gli stranieri che vivono durevolmente in Svizzera; dall'altra, disciplina in modo particolareggiato l'ammissione all'attività lucrativa delle persone provenienti da Paesi fuori dell'UE e dell'AELS. Gli strumenti d'attuazione del diritto in materia di stranieri sono rafforzati.
La creazione di una nuova legge sugli stranieri è un ulteriore elemento centrale della politica migratoria del Consiglio federale. Il settore degli stranieri è ora disciplinato in modo circostanziato a livello di legge (finora ciò avveniva principalmente a livello di ordinanze del Consiglio federale). In questo modo, il Parlamento è coinvolto direttamente nella definizione della politica in materia di stranieri.
Il disegno di legge contiene tre elementi centrali:
Sistema d'ammissione
L'ammissione dei cittadini degli Stati membri dell'UE e dell'AELS è retta dall'Accordo sulla libera circolazione. Il disegno di legge limita l'ammissione di stranieri provenienti da Stati terzi a manodopera qualificata di cui vi è urgente bisogno. Detta politica perseguita dal Consiglio federale sin dal 1991 viene ora sancita a livello di legge. Si tratta ora di attendere le prime esperienze con l'Accordo sulla libera circolazione.
Questo sistema d'ammissione è stato accolto favorevolmente dalla maggioranza delle cerchie consultate. Statuto giuridico migliorato e promovimento dell'integrazione.
La situazione degli stranieri che dimorano legalmente e durevolmente in Svizzera viene migliorata. Le difficoltà riscontrate segnatamente in caso di cambiamento della professione, del posto di lavoro o del Cantone di domicilio nonché nell'ambito del ricongiungimento familiare sono attenuate. Ciò facilita l'integrazione, snellisce la procedura per i datori di lavoro e le autorità e garantisce un'applicazione uniforme della legge. Inoltre, si raggiunge in tali ambiti un avvicinamento alle disposizioni dell'Accordo sulla libera circolazione per i cittadini degli Stati dell'UE e dell'AELS.
Il settore dell'integrazione elenca i principii e gli obiettivi. Gli stranieri che vivono nel nostro Paese da un lungo periodo di tempo devono poter partecipare senza difficoltà alla vita economica, sociale e culturale. Si presuppone tuttavia che essi stessi intraprendano sforzi in vista della propria integrazione. Sono creati nuovi strumenti destinati, ad esempio, a coordinare meglio le diverse misure d'integrazione a livello federale e cantonale. A tale scopo i Cantoni devono designare un servizio di contatto preposto alle questioni relative all'integrazione.
Alla stregua del settore dell'asilo, la Confederazione può concedere un aiuto al ritorno anche a stranieri obbligati a lasciare la Svizzera se si trovano in una situazione personale particolarmente grave. Il Consiglio federale ottiene inoltre la competenza di prevedere agevolazioni nell'ambito dell'ammissione volte a proteggere le vittime della tratta e del traffico di esseri umani.
Provvedimenti efficaci per il rispetto della legge e la protezione della sicurezza e dell'ordine pubblici
Gli abusi commessi da una piccola minoranza di stranieri esigono nuovi provvedimenti, segnatamente contro l'attività dei passatori, il lavoro nero e i matrimoni di compiacenza. Una nuova disposizione del CC prevede il rifiuto di celebrare il matrimonio se vi sono evidenti indizi che si tratta di un matrimonio di compiacenza. È inoltre creata la base legale necessaria per la sorveglianza tecnica dei passeggeri all'arrivo in aeroporto. La sorveglianza migliora il controllo delle persone alla frontiera e l'osservazione dell'obbligo di diligenza e di presa a carico delle imprese di trasporto (Carrier-Sanctions).
La genesi della nuova legge sugli stranieri
Nell'autunno del 1998 il Consiglio federale ha incaricato una commissione peritale di elaborare un progetto di revisione totale della vigente legge federale concernente la dimora e il domicilio degli stranieri (LDDS). Per garantire una situazione di partenza chiara, il progetto è stato posto in consultazione soltanto dopo la votazione relativa all'Accordo sulla libera circolazione. La consultazione si è svolta da luglio fino a novembre 2000. I pareri in merito alle singole disposizioni erano assai discordanti, segnatamente per quanto riguarda l'ammissione di cittadini di Stati terzi all'attività lucrativa, il ricongiungimento familiare nonché la concessione di diritti legali.
Nel giugno 2001 il Consiglio federale ha preso conoscenza dei risultati della procedura di consultazione e ha deciso di non scostarsi dai principii essenziali del progetto inviato in consultazione. Dato che l'Accordo sulla libera circolazione concluso con l'UE entrerà presumibilmente in vigore nella prima metà del 2002, si è voluto elaborare una legge moderna anche per l'ammissione e il soggiorno di cittadini di Stati terzi.
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