Ministère public de la Confédération
Ex impiegati federali indiziati di partecipa-zione alla frode
Berna (ots)
Le indagini avviate dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC), in collaborazione con la Polizia giudiziaria federale (PGF) e l'Amministrazione federale delle contribuzioni, in un caso di presunte corruzione e falsità in documenti, proseguono. Le quattro persone arrestate quasi una settimana fa sono sempre in carcere.
L'indagine preliminare di polizia giudiziaria avviata l'11 marzo dal Ministero pubblico della Confederazione concerne una presunta frode fiscale per un ammontare di 4,6 milioni di franchi, perpetrata mediante rimborso abusivo dell'imposta sul valore aggiunto. Negli scorsi due anni il fatto fu oggetto di un'inchiesta di diritto penale amministrativo da parte dell'Amministrazione federale delle contribuzioni. Sulla base dei risultati della sua indagine preliminare e dell'attuale stato delle conoscenze, il Ministero pubblico della Confederazione ritiene che la ditta bernese, sospettata di corruzione attiva e di aver estorto con dichiarazioni fiscali false il rimborso di imposte sul valore aggiunto per un totale di 4,6 milioni di franchi, sia una vera e propria ditta di comodo, fondata unicamente a scopo di frode, che altrimenti non svolge alcuna attività. In base alle parziali ammissioni delle persone coinvolte, esiste il forte sospetto che i due ex collaboratori dell'Amministrazione federale delle contribuzioni abbiano concorso in modo determinante alla creazione di questa società fittizia e alle sue trame illegali. Sono perciò sospettati di aver svolto un importante ruolo nel caso di frode fiscale. Se c'è stata un'eventuale partecipazione di altre persone nei reati di corruzione, reati commessi nell'esercizio di pubbliche funzioni e di frode, il Ministero pubblico della Confederazione non ha in proposito nessuna indicazione. Tuttavia, al momento attuale non lo si può escludere. Per quanto concerne la probabile somma del reato - 4,6 milioni di franchi - una parte di essa, contanti e banconote, è stata messa al sicuro dal Ministero pubblico della Confederazione e dalla Polizia giudiziaria federale; l'impiego di un'altra parte è documentato. Per quanto riguarda il denaro mancante, le dichiarazioni sono contradditorie. Le quattro persone arrestate restano in carcere.
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