Bevande spiritose più a buon mercato; dopo l'iniziale impennata, segue il livellamento del consumo
Berna (ots)
La diminuzione massiccia dei prezzi delle bevande spiritose importate, divenuta effettiva dopo il 1° luglio 1999, ha portato, soprattutto fra gli uomini, ad un incremento del consumo. È vero che quest'incremento del 12 per cento su base annua, decresce rispetto a quello rilevato prima della riduzione di prezzo. Il consumo di tutte le bevande alcoliche è generalmente diminuito. Il modello di comportamento negli acquisti subisce delle variazioni importanti: la quantità delle bevande spiritose importate nel traffico viaggiatori diminuisce, mentre che la quantità acquistata all'interno del Paese aumenta. Ciò è quanto scaturisce da uno studio, che la Regìa federale degli alcool (RFA) ha commissionato all'Istituto svizzero di prevenzione dei problemi legati all'alcool e ad altre tossicomanie (ISPA). Questi dati scaturiscono dal rilevamento effettuato prima della riduzione dei prezzi, rispettivamente tre e nove mesi dopo la stessa.
Il 1° luglio 1999 in Svizzera è stata introdotta un'aliquota unitaria di tassazione per bevande spiritose, in vista dell'ottemperanza delle norme GATT/OMC, le quali proibiscono qualsiasi discriminazione fiscale delle merci estere. In seguito alla nuova tassazione, le bevande spiritose indigene ed estere sono gravate da un'aliquota di 29 franchi per litro puro. L'abbassamento dell'imposta sulle bevande spiritose estere ha portato, in concomitanza alla liberalizzazione del sistema d'importazione, ad una chiara diminuzione di prezzo di queste bevande. Il leggero aumento della tassazione dei prodotti indigeni non si è per contro ripercosso in modo decisivo sui prezzi di vendita.
L'indagine demoscopica poggia anche sui diari di consumo
La Regìa - tenuta a vegliare sulla sanità pubblica, in base al suo mandato legislativo - ha voluto approfondire il tema. Essa ha pertanto incaricato la divisione di ricerca dell'ISPA, d'esaminare alla lente le conseguenze della riduzione di prezzo sui modelli di consumo e d'acquisto della popolazione svizzera. Per determinare le conseguenze della flessione di prezzo sono stati effettuati tre rilevamenti telefonici a tre scadenze precise, di volta in volta presso le stesse persone: il primo rilevamento è avvenuto prima della riduzione fiscale, nella primavera del 1999, presso 1841 persone in tutte e tre le regioni linguistiche, mentre che un secondo rilevamento è stato effettuato subito dopo la riduzione fiscale, vale a dire nel corso del mese d'ottobre 1999 presso 1470 persone, e infine nel mese d'aprile 2000 presso 1292 persone. La diversità linguistica della popolazione con un'età superiore ai 16 anni ha costituito l'insieme di base del campionamento. Parallelamente all'inchiesta telefonica è stato condotto un rilevamento scritto, con il quale le 800 persone inizialmente interrogate hanno dovuto aggiornare un diario di consumo. I diari di consumo sono stati tenuti parallelamente all'indagine orale, durante le tre fasi di rilevamento.
I risultati più importanti dell'indagine
Il consumo di bevande spiritose è aumentato chiaramente, seppure non in modo continuo. Fra la primavera 1999 e lo stesso periodo del 2000 esso è salito del 12 per cento. All'incremento marcante del 20 per cento nel periodo compreso tra la primavera e l'autunno 1999, è seguita una flessione del 7 per cento fino alla primavera del 2000. I diari di consumo hanno confermato i dati del rilevamento telefonico.
L'aumento del consumo di bevande spiritose è più rilevante della flessione generalizzata nel consumo di bevande alcoliche, rilevata nel corso dell'inchiesta tra le persone interrogate. Il consumo di birra e di vino sono diminuiti, e lo studio empirico non è in grado d'evidenziare un rapporto causa-effetto con la diminuzione del prezzo delle bevande spiritose.
L'aumento del consumo di bevande spiritose si riscontra soprattutto tra gli uomini.
La quota di consumo di bevande spiritose rispetto al consumo in generale è anche aumentata, passando dal 10 per cento della primavera 1999 al 12 per cento dello stesso periodo del 2000.
L'acquisto di bevande spiritose è anche aumentato. Tra la primavera del 1999 e lo stesso periodo del 2000 si è potuto rilevare un incremento degli acquisti del 17 per cento. Quest'aumento, si è essenzialmente prodotto nel corso del primo semestre dell'inchiesta (16 per centro nel primo semestre rispetto al 0,9 per cento del secondo semestre). Evidentemente i consumatori hanno aspettato la riduzione di prezzo per effettuare gli acquisti di bevande spiritose.
Il consumo di bevande spiritose e di miscugli di bevande a base di bevande spiritose è aumentato più nelle case, di quanto non sia lievitato negli esercizi pubblici. Questi dati appaiono attendibili nella misura in cui il prezzo delle bevande spiritose ha fatto rilevare una lievissima diminuzione nei bar e nei ristoranti. Si può inoltre rilevare una maggiore concentrazione di consumo nella tarda serata. Senza studi complementari non si potrà dare delle delucidazioni ulteriori, qualora si delinei una tendenza a forme di consumo problematiche.
Prevista un'ulteriore inchiesta
Sulla base dei dati a disposizione non si può valutare definitivamente se il consumo continuerà nella sua flessione, se si attesterà a valori stabili o se aumenterà ancora. Per avere a disposizione maggiori dati inerenti alla persistenza degli effetti causati dal nuovo sistema fiscale, si procederà all'attuazione di un'ulteriore rilevamento dati nell'autunno 2001.
Informazioni: Lucien Erard, Direttore della Regìa, tel. +41 31 309 13 65 Christoph Zurbrügg, Direttore supplente della Regìa, tel. +41 31 309 13 70 Gerhard Gmel, Ricercatore dell'ISPA, tel. +41 21 321 29 11