Administration fédérale des douanes (AFD
Lotta contro la frode: progressi ma ancora nessuna in-tesa
Berna (ots)
Negoziati bilaterali Svizzera-UE
La quinta tornata di negoziati ha registrato progressi in singole questioni. Tut-tavia la Svizzera e l'UE non si sono ancora accordate su una formula comune per la lotta contro la frode. La soluzione presentata dalla Svizzera soddisfa sostan-zialmente le richieste dell'UE e potrebbe risolvere in modo rapido ed efficiente i problemi nell'ambito della frode, in particolare il contrabbando di sigarette. Per contro l'UE vuole andare oltre la soluzione originaria e orientarsi all'»Acquis communautaire». Un nuovo incontro è previsto per il 18 aprile 2002 a Bruxelles.
Un'intesa è stata trovata sul principio secondo cui l'accordo contemplerà i delitti connes-si con il traffico di merci e di servizi che concernono le imposte indirette (imposte sul va-lore aggiunto per le importazioni, imposte di consumo, dazi) e i sussidi. Le imposte diret-te sono escluse. Nel corso dei negoziati la Svizzera ha dimostrato flessibilità e volontà di risolvere i problemi nell'interesse di una rapida soluzione della questione centrale, ovvero della lotta contro la frode, segnatamente della frode doganale e del contrabbando di si-garette. La Svizzera sarebbe disposta a rinunciare al criterio del superamento di una linea doganale e a cooperare con l'UE anche quando il traffico di merci o servizi avviene e-sclusivamente in un Paese dell'UE. La Svizzera potrebbe accettare una clausola generale e inserire nell'accordo il riciclaggio di denaro conformemente alla definizione dell'ONU valida a livello internazionale. Secondo la parte Svizzera la necessaria presa in considera-zione dei principi ancorati nel suo diritto (doppia punibilità, principio di specialità, effetto sospensivo dei rimedi giuridici) non pregiudicherebbe l'efficace lotta contro la frode.
Il punto cruciale resta l'»Acquis communautaire»
In linea generale, l'UE vuole riprendere nell'accordo l'»Acquis communautaire», ossia il complesso del diritto dell'UE. Questo comprometterebbe principi giuridici come la dop-pia punibilità e l'effetto sospensivo dei rimedi giuridici, cui la Svizzera in qualità di Paese non membro dell'UE non vuole rinunciare. Entrambe le delegazioni proseguiranno i ne-goziati il prossimo 18 aprile a Bruxelles.
La posizione della Svizzera:
Nel quadro del proprio ordinamento giuridico, la Svizzera è disposta a cercare rapidamente soluzioni per combattere in modo efficiente la frode doganale. Essa non ha nessun interesse a tollerare la truffa in ma-teria di tasse o a costituire una piattaforma del contrabbando organizzato. Per questa ragione è necessario concordare, tramite trattato internazionale, una maggiore assistenza amministrativa e giudiziaria. Al ri-guardo potrebbero essere integrati anche il contrabbando professionale e le frodi in materia di sussidi al-l'esportazione. In questi casi verrebbe abolito anche il segreto bancario. L'applicazione di misure coerciti-ve, come ad esempio il sequestro di documenti, sarebbe ammissibile anche in una procedura di assistenza amministrativa. In tal modo verrebbero colpiti rapidamente ed efficacemente anche i grandi casi di frode come quelli diventati famosi negli ultimi anni, cui hanno partecipato organizzatori dalla Svizzera. La Sviz-zera potrebbe fornire assistenza amministrativa e giudiziaria anche se la merce di contrabbando non è transitata su territorio elvetico.
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