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La TTCPP fa scuola: Il trasferimento del traffico come pietra di paragone della democrazia diretta

L'Iniziativa delle Alpi chiede una volta di più al Consiglio 
federale di procedere finalmente al trasferimento del traffico merci 
dalla strada alla rotaia. L'adozione della TTCPP ha mostrato che la 
Svizzera non rischia di essere sola in Europa, se affronta con 
coraggio la politica dei trasporti.
„Il trasferimento del traffico merci attraverso le Alpi è sempre e 
ancora agli inizi“, ha sostenuto il consigliere nazionale Fabio 
Pedrina, presidente dell'Iniziativa delle Alpi, in occasione 
dell'odierna conferenza stampa a Berna. „La colpa va ricercata nei 
continui ripensamenti del Consiglio federale, che non sfrutta le 
proprie prerogative.“ L'attuazione tempestiva dell'Articolo sulla 
protezione delle Alpi, già rimandata di cinque anni, è diventata la 
pietra di paragone della democrazia diretta e della credibilità 
delle autorità. Pedrina ha chiesto che siano compiuti altri passi 
coraggiosi, come la Svizzera ha dimostrato di saper fare adottando 
la TTCPP, poiché le misure intraprese finora non bastano per 
conseguire l'obiettivo fissato. Il prolungamento del termine fissato 
dal popolo al 2004 è ormai trascorso infruttuoso e la prossima 
scadenza del 2009 minaccia di subire la stessa sorte, considerata la 
politica di attendismo del Consiglio federale.
Effettivamente, con la TTCPP la Svizzera ha indicato che una 
politica dei trasporti coraggiosa e coerente trova appoggio e 
sostenitori anche in Europa. „Se inizialmente si poteva temere che 
il nostro Paese sarebbe rimasto l'unico a imboccare tale strada, 
oggi possiamo rallegrarci nel vedere come ciò non sia il caso“, ha 
sostenuto Pedrina. Una conferma è venuta anche da Maruks Liechti, 
Policy Officer della Federazione europea per il trasporto e 
l'ambiente (T&E) a Bruxelles. In Europa, la tassa sul traffico 
pesante commisurata alle prestazioni svizzera, unitamente alla 
politica di trasferimento del traffico, assume sempre più carattere 
di esempio positivo di gestione sostenibile dei trasporti. In 
effetti, la TTCPP, che in Svizzera è riscossa sull'intera rete 
stradale e che include tutti i costi legati all'ambiente, alla 
salute e agli infortuni, contraddice la direttiva europea sui costi 
delle infrastrutture di trasporto. Tuttavia questa imposizione è 
stata accettata dall'UE e da tutti gli Stati membri nel trattato sul 
traffico di transito. Liechti non ha negato l'esistenza di una forte 
opposizione al modello svizzero sia da parte di vari Paesi europei 
così come di una forte Lobby di associazioni di trasportatori 
stradali. D'altro canto, tendenze positive si notano in Austria, 
Germania, Cechia e Slovacchia come pure in Ungheria e in Gran 
Bretagna. „In modo lento ma crescente, in fatto di politica di 
trasporto delle merci l'Europa si avvia sulla strada già intrapresa 
dalla Svizzera“, così Liechti. Ora però la Svizzera deve rimanere 
coerente e continuare a svolgere il suo ruolo di apripista. Il 
professor Alan McKinnon del Centro di ricerche per la logistica 
della Heriot-Watt University di Edimburgo ha informato 
dettagliatamente sull'introduzione, prevista per il 2008, di una 
tassa sul traffico pesante anche in Gran Bretagna. Egli ha 
analizzato in modo critico i vari modelli in discussione, proponendo 
soluzioni alternative.
Al termine della conferenza stampa l'Iniziativa delle Alpi ha porto 
al Consigliere federale Moritz Leuenberger l'"Invito alla festa del 
trasferimento del traffico del 2009" inciso su una lastra in 
serpentino verde - un tipo di roccia comune al San Gottardo. Un 
invito di peso, simbolo della speranza che la volontà popolare si 
trasformi finalmente in realtà. „In modo altrettanto granitico come 
questo sasso, continueremo a far presente al Consiglio federale che 
il popolo aspetta ancora che sia portato compimento l'esito della 
votazione del 20 febbraio 1994“, ha affermato Alf Arnold, direttore 
dell'Iniziativa delle Alpi.
Maggiori informazioni: www.alpeninitiative.ch
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Für Rückfragen:
Alf Arnold
Telefon +41/41/870'97'81 
oder +41/79/711'57'13
Weiter Infos: www.alpeninitiative.ch

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