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Nella protezione delle Alpi il Consiglio federale è in debito col popolo

Altdorf (ots)

Il Consiglio federale dovrebbe smetterla di pasticciare con l'obiettivo di trasferimento e introdurre finalmente la borsa dei transiti alpini. È quanto chiede l'Iniziativa delle Alpi. Il Consiglio federale potrebbe trovare degli alleati nelle regioni alpine afflitte dal traffico di transito, per esempio in Tirolo. Il Ministro dei trasporti di questa regione si impegna per l'introduzione di un sistema di gestione del traffico in tutto l'arco alpino, come potrebbe appunto essere la borsa dei transiti. In Svizzera quest'ultima permetterebbe di raggiungere l'obiettivo di trasferimento di al massimo 650'000 camion in transito all'anno. Questa cifra deriva direttamente dalla Costituzione e non può essere modificata.

Non è solo l'Iniziativa delle Alpi a chiedere l'introduzione della borsa dei transiti alpini o di uno strumento analogo. La vogliono anche tutte le regioni alpine in Austria, Francia, Italia e Svizzera che subiscono direttamente le conseguenze negative del traffico pesante in transito. "Il Consiglio federale dovrebbe finalmente prenderne coscienza e impostare di conseguenza le sue trattative", ha affermato Fabio Pedrina, Presidente dell'Iniziativa delle Alpi. Con le due gallerie di base al Lötschberg e al Gottardo, la Svizzera ha srotolato all'UE il "tappeto di ferro" per svolgere il trasporto delle merci prevalentemente su ferrovia, ha aggiunto Pedrina.

Alf Arnold, Direttore dell'Iniziativa delle Alpi, ritiene che il Consiglio federale sia in debito col popolo svizzero, che nel 1999 "ha approvato l'accordo sui trasporti terrestri con l'UE confidando nelle assicurazioni del Governo federale". Nel messaggio sugli accordi bilaterali era detto esplicitamente: "L'accordo sui trasporti terrestri consente alla Svizzera di procedere all'auspicato trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia".

Affinché il Consiglio federale possa liberamente negoziare con l'UE, il Parlamento deve modificare l'articolo 6 della legge sul trasferimento del traffico merci. Questo articolo, che attualmente impone "una borsa dei transiti alpini coordinata con l'estero", deve essere stralciato. Solo così la Svizzera può impedire che l'UE possa semplicemente bloccare le trattative.

Per il ministro tirolese dei trasporti e della sanità, Bernhard Tilg, la borsa dei transiti alpini offre la possibilità di realizzare un sistema di gestione del traffico in tutto l'arco alpino. "Lo spazio alpino è un ecosistema particolarmente sensibile. Perciò abbiamo bisogno di soluzioni innovative, che permettano di armonizzare le esigenze di mobilità delle persone e dell'economia con la protezione degli ambienti vitali alpini", ha detto Tilg a Berna. Come è stato fissato 2009 in un "Memorandum of Understanding" Tilg vede nella borsa dei transiti alpini una possibile misura di gestione del traffico sull'asse del Brennero.

Contatto:

Alf Arnold, Direttore dell'Iniziativa delle Alpi 079 711 5713
Fabio Pedrina, Presidente dell'Iniziativa delle Alpi 079 249 2942
Berhard Tilg, Membro del Governo del Land del Tirolo +43 512 508 2083

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