economiesuisse - Continuare a rafforzare l'economia svizzera
La reazione di economiesuisse dopo l'accettazione della riforma dell'imposizione delle PMI
Zürich (ots)
economiesuisse prende atto con soddisfazione della accettazione della riforma II dell'imposizione delle imprese. Quest'ultima sopprime in particolare gli inconvenienti fiscali che penalizzano le PMI e incoraggia la creazione di posti di lavoro e di posti d'apprendistato. L'introduzione dell'imposizione parziale dei dividendi per le partecipazioni qualificate a livello federale costituisce un passo importante verso un'attenuazione della doppia imposizione economica. La Federazione delle imprese svizzere invita i Cantoni che ancora non lo hanno fatto, ad introdurre l'imposizione parziale dei dividendi.
Il popolo svizzero ha dimostrato, con la sua decisione a favore della riforma fiscale, di riconoscere l'importanza per il nostro paese di essere competitivi sul piano fiscale. La politica fiscale svizzera deve continuamente essere riveduta e adattata alle circostanze, soprattutto quando la concorrenza internazionale si intensifica. Stare fermi corrisponderebbe a fare un passo indietro. Bisogna evitare di lasciar trascorrere altri dieci anni prima della prossima riforma. Gli ambienti economici concretizzeranno prossimamente le loro proposte.
La presente riforma favorisce in particolare le PMI; occorre tuttavia agire soprattutto nei settori fortemente esposti alla concorrenza internazionale. Affinché la Svizzera possa mantenere a lungo termine la propria attrattività, economiesuisse suggerisce in particolare le seguenti misure: una riduzione sensibile dell'imposta sull'utile, la soppressione di quegli ostacoli che penalizzano la piazza finanziaria nelle proprie attività e la semplificazione delle prescrizioni fiscali per i gruppi. Il nostro paese deve resistere alle pressioni provenienti dall'estero e difendere fermamente i vantaggi fiscali della piazza economica svizzera. economiesuisse continuerà ad impegnarsi anche in futuro per un'economia competitiva, per la crescita, l'impiego, la prosperità e il finanziamento durevole dello Stato.
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Stefano Modenini
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