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Comparis: Barometro ipoteche di comparis.ch: quarto trimestre 2005 - L'aumento dei tassi d'interesse mostra i sui effetti

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Zurigo (ots)

- Indicazioni: Communicato da stampa con grafico possono essere 
     scaricate in formato pdf gratuitamente su:    
     http://www.presseportal.ch/de/story.htx?firmaid=100003671 -
La tendenza a stipulare ipoteche a tasso fisso con
scadenza sempre più lunga è continuata anche nel quarto trimestre del
2005. Questo è quanto emerge dal Barometro ipoteche del servizio
internet di confronto comparis.ch. In previsione di un sensibile
aumento degli interessi nei prossimi anni, gli interessati alle
ipoteche scelgono sempre più spesso di fissare i tassi bassi per più
anni.
Il 95% dei richiedenti d'offerta nella Borsa Ipoteche del servizio
di confronto internet comparis.ch si è interessato, durante il quarto
trimestre del 2005, ad un'ipoteca a tasso fisso. Ciò significa un
aumento del 3% rispetto al trimestre precedente. L'interesse per gli
altri modelli ipotecari è ancora sceso: sia le ipoteche di tipo
variabile, sia quelle Libor rappresentavano l'1%. Il rimanente 3% era
rappresentato da modelli speciali.
La durata media delle ipoteche è in continuo aumento
Chi desidera finanziare la proprietà immobiliare preferisce
ipoteche a tasso fisso di lunga durata. Nel quarto trimestre 2005 la
percentuale d'ipoteche con scadenza tra 7 e 10 anni è aumentata,
raggiungendo il 53%. È invece diminuito il numero d'ipoteche a media
(4 fino a 6 anni) e breve scadenza (1 fino a 3 anni). Nel terzo
trimestre la percentuale d'ipoteche a lunga scadenza era pari al 39%
(grafico 1). L'innalzamento dei tassi ipotecari a metà trimestre ha
mostrato i suoi effetti con all'aumento della durata: la durata media
delle ipoteche a tasso fisso si situa ora a 7,1 anni (terzo
trimestre: 6,4 anni). Due anni fa la durata media era di 4,3 anni
(grafico 2).
Ipoteche con scadenza tra i 5 e i 10 anni al vertice
Le forme di finanziamento della proprietà immobiliare preferite
dagli utenti della Borsa Ipoteche sono le ipoteche a tasso fisso con
scadenza tra 5 e 10 anni. Il trimestre scorso l'interesse verso le
ipoteche fisse con scadenza a 5 anni è scemato in favore di quelle a
10 anni: il 38% si è interessato ad ipoteche con scadenza a 10 anni
(contro il 26% del semestre precedente), il 37% si è interessato ad
ipoteche con durata di 5 anni (contro il 42% del semestre
precedente). Nell'ultimo trimestre il costo di un'ipoteca a tasso
fisso con scadenza a 10 anni era solo dello 0,42 punti percentuali
superiore rispetto a quello di un'ipoteca con scadenza a 5 anni
(grafico 3). Ciò corrisponde al livello più basso degli ultimi due
anni. Le differenze di costo per ipoteche con scadenze più lunghe
hanno continuato a diminuire; ciò significa che la curva degli
interessi è divenuta più piatta. Sono aumentati gli interessi delle
ipoteche di breve scadenza. Degna di attenzione è l'analisi della
curva degli interessi ipotecari nell'arco degli ultimi due anni: il
costo delle ipoteche a tasso fisso con scadenza a 5 anni, se
confrontate al primo trimestre 2004, è rimasto invariato, mentre le
ipoteche fisse con scadenza ad un anno sono divenute più care di 0,55
punti percentuali. Il costo delle ipoteche con scadenza a 10 anni è
invece diminuito, rispetto al primo trimestre del 2004, di 0,51 punti
percentuali (grafico 4).
Gli interessi ricominciano a salire
Gli interessati alla stipulazione di un'ipoteca, in previsione di
un aumento dei tassi, sono sempre più disposti a pagare un costo
superiore per usufruire di un'ipoteca a lunga scadenza. Gli effetti
dell'aumento dei tassi, a lungo prospettato, si sono fatti sentire
alla metà del passato trimestre. I tassi ipotecari per le ipoteche
fisse con scadenza a 5 anni sono in poco tempo aumentati di 0,4 punti
percentuali, mentre per quelle a 10 anni dello 0,3 punti percentuali.
Questo sviluppo si riferisce non solo agli interessi di riferimento
pubblicati, ma anche alle offerte individuali per i clienti (grafici
5 e 6). Molti richiedenti non sanno che i tassi di riferimento
rappresentano solo un valore consigliato non vincolante. Non
sorprende così che, secondo uno studio rappresentativo effettuato da
comparis.ch(1), nemmeno un proprietario d'immobili su due richieda
un'offerta da un istituto di credito concorrente. Un confronto delle
offerte individuali vale dunque la pena sia per i riscatti, sia per
le nuove ipoteche.
Fonte dei dati: Borsa Ipoteche di comparis.ch
Per realizzare il Barometro ipoteche vengono analizzati i dati
relativi alle richieste d'offerte ipotecarie pervenute alla Borsa
Ipoteche di comparis.ch. Con questo strumento gli interessati ad un
prestito ipotecario possono piazzare anonimamente la loro richiesta
d'offerta ed ottenere online offerte personalizzate da banche ed
assicurazioni. L'esperienza accumulata con la Borsa Ipoteche di
comparis.ch mostra che in quattro casi su cinque il tasso d'interesse
dell'offerta personalizzata si situa al di sotto di quello dei tassi
di riferimento ufficiali.
(1) Ulteriori dettagli sullo studio nel comunicato stampa «Analisi
di comparis.ch concernente l'acquisto di ipoteche». Visionabile su:
www.comparis.ch/comparis/press/communique.aspx?ID=PR_Comm_communique_
050413

Contatto:

Martin Scherrer
Capo settore banche e assicurazioni
Tel. +41/44/360'52'62
E-Mail: media@comparis.ch
Internet: http://www.comparis.ch

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