Barometro ipoteche del terzo trimestre 2007 elaborato da comparis.ch - Piovono le richieste per le ipoteche a tasso variabile
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Zürich (ots)
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Si arresta la richiesta di ipoteche a tasso variabile, che nel terzo trimestre del 2007 ha quasi raggiunto i record. In confronto al precedente trimestre, la richiesta di ipoteche a tasso variabile è aumentata sensibilmente, fino a toccare il 21 per cento, come è possibile vedere dal barometro ipoteche del servizio internet di confronto comparis.ch. Le preferite rimangono comunque come sempre le ipoteche a tasso fisso, la cui quota di richieste è scesa però dall'81 al 70 per cento.
La richiesta di ipoteche a tasso variabile è aumentata del 75 per cento rispetto al secondo trimestre 2007. Questi i dati emersi dal barometro ipoteche del servizio internet di confronto comparis.ch, dati che vengono raccolti e rielaborati trimestralmente. La richiesta di ipoteche a tasso fisso a lunga scadenza (da 7 a 10 anni) cala, mentre sulla borsa ipoteche sono molto più richieste quelle a media scadenza (da 4 a 6 anni).
Aumento sensibile dei tassi
Rispetto al secondo trimestre 2007, i tassi delle ipoteche a tasso fisso sono aumentati sensibilmente, in media dello 0,24 per cento. Anche per quanto riguarda le ipoteche con scadenza a breve termine sono richiesti tassi fino al 4 per cento, il doppio rispetto a due anni fa. Salgono pure i tassi per le ipoteche a tasso variabile, che rimangono comunque decisamente più bassi rispetto a quelli delle ipoteche a tasso fisso [cfr. Grafico 1]. Lo spostamento parallelo verso l'alto della curva dei tassi è indice del fatto che gli aumenti dei tassi nell'ultimo trimestre è stato pressoché uguale per tutte le scadenze [cfr. Grafico 2]. Il corso dei tassi di interesse alla fine del terzo trimestre segnava comunque in ribasso.
Scadenze brevi le più richieste
Le ipoteche a tasso fisso evidenziano un calo dell'11 per cento, assestandosi quindi sul 70 per cento circa. L'enorme richiesta di ipoteche a tasso variabile invece si arresta, dopo essere aumentata per stabilirsi sul 21 per cento (trimestre precedente: 12%) - un'ipoteca su cinque, tra quelle richieste a comparis.ch, corrisponde a questo tipo. Le ipoteche di tipo Libor e mercato monetario rimangono stabili, mentre la richiesta di modelli speciali è leggermente aumentata [cfr. Grafico 3]. Il corso delle ipoteche a tasso fisso si è sviluppato invece differentemente in base al tipo di scadenza: la richieste di scadenze a lungo termine (da 7 a 10 anni) è calata del 6 per cento e si è stabilizzata sul 32 per cento, come non mai negli ultimi due anni. Dall'altro canto invece, la quota delle ipoteche a tasso fisso a media scadenza (da 4 a 6 anni) è aumentato di 6 punti percentuali, fino a raggiungere con il 57 per cento il record di richieste negli ultimi due anni. La richiesta di scadenze a breve termine rimane pressoché invariata [cfr. Grafico 4].
Massiccio cambiamento verso le ipoteche a tasso variabile
Da circa un anno, il tasso d'interesse per le ipoteche a tasso variabile è più basso rispetto a quelle a tasso fisso, persino in quelle con scadenza di un anno. Negli ultimi mesi, è aumentata ulteriormente la differenza tra i tassi di interesse dei due tipi di ipoteca. Di conseguenza, la scelta cade sempre più su quelle a tasso variabile, in quanto i debitori non vogliono o non riescono a dimenticare il peso economico dovuto agli alti interessi. A marzo 2006, uno studio di comparis.ch, ha mostrato che anche con un aumento dei tassi di interesse inferiore all'1 per cento, molti debitori avrebbero difficoltà a pagare l'ipoteca.(1)
"Chi ha stipulato un'ipoteca a tasso fisso due anni fa, con scadenza di due anni e tasso d'interesse del 2,2 per cento, sarà costretto, al giorno d'oggi, a pagare quasi il doppio", afferma Martin Scherrer, esperto in banche e assicurazioni del servizio internet di confronto comparis.ch. Molti debitori non hanno dovuto cambiare e continuano ad approfittare dei quei tassi d'interesse che hanno stipulato negli ultimi anni. "Tutte le persone che hanno concluso un'ipoteca a scadenza decennale e a tasso fisso due anni fa, si possono considerare fotunate", continua Scherrer.
Possibile adattamento degli interessi nel caso di richieste stabili
Ora ci si chiede cosa succederà in futuro con le ipoteche a tasso variabile. A causa del legame tra i canoni d'affitto e il corso dei tassi ipotecari, questi ultimi non presentano tassi di interesse adatti all'attuale mercato. Con una richiesta dell'1 per cento soltanto, come due anni fa, questo non era un grande problema per le banche. Ora però, se il problema delle ipoteche a tasso variabile continua a sussistere, gli istituti di credito e gli offerenti in generale, potrebbero reagire con pesanti tassi di interesse, anche se comunque non si parlerà di "crisi" come all'inizio degli anni 90, quando gli interessi delle ipoteche a tasso variabile avevano raggiunto l'8 per cento. "L'ipoteca a tasso variabile è un'offerta realmente attraente, soprattutto per chi, al momento, è in ristrettezze economiche e deve quindi passare a questo tipo di ipoteca, sperando però che la crescita dei tassi di interesse si arresti e non prosegua come nell'ultimo periodo", così Martin Scherrer di comparis.ch.
Il prossimo barometro ipoteche uscirà all'inizio di gennaio 2008.
(1) Studio completo "Hypotheken-Landschaft Schweiz (Panorama ipoteche in Svizzera)" del 14. Marzo 2006 disponibile su: http://www. comparis.ch/comparis/press/studien/hypo/Referat_Hypo2006.pdf (in tedesco) o http://www.comparis.ch/comparis/press/studien/hypo/Studie_ Hypo2006_F.pdf (in francese)
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