comparis.ch in merito al comportamento dei titolari di ipoteca svizzeri - I proprietari immobiliari agiscono contro ogni logica
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Zürich (ots)
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In Svizzera il 60 per cento dei proprietari immobiliari non si procura nessuna offerta concorrenziale prima di stipulare un nuovo contratto ipotecario. Si tratta di una scelta consapevole che va contro i propri interessi, come risulta da un sondaggio rappresentativo condotto dal servizio di confronto internet comparis.ch tra 1200 titolari di ipoteca. I partecipanti al sondaggio ritengono, infatti, che la raccolta di offerte concorrenziali sia la misura più efficace per migliorare la propria posizione di trattativa. Tra la Svizzera tedesca e romanda si evidenzia invece una netta differenza di comportamento nei confronti degli istituti di credito.
La raccolta di offerte concorrenziali e l'essere ben informati rappresentano, secondo il 54 per cento dei proprietari immobiliari svizzeri, le due misure più efficaci per acquisire un'ottima posizione di trattativa al momento della stipulazione di un nuovo contratto ipotecario. Tuttavia, queste conoscenze non vengono messe in atto. Infatti, uno studio rappresentativo condotto dal servizio di confronto internet comparis.ch sul comportamento dei titolari di ipoteca svizzeri ha indicato, a sorpresa, che il 60 per cento dei proprietari immobiliari con ipoteca rinuncia a raccogliere offerte concorrenziali.
«Le banche si rallegrano di questo comportamento: se i proprietari di immobili non sfruttano la situazione concorrenziale, loro ne traggono vantaggio», afferma Martin Scherrer, esperto di banche e assicurazioni presso il servizio di confronto internet comparis.ch. Una possibile causa del comportamento riservato dei titolari di ipoteca svizzeri nei confronti degli istituti di credito, per il signor Scherrer, è riconducibile all'attuale situazione dei mercati finanziari. «I tassi d'interesse ipotecari hanno raggiunto i minimi storici, per cui i proprietari immobiliari credono di ricevere in ogni caso le condizioni migliori. Ma questa è una falsa convinzione: anche nella situazione eccezionale del momento esistono margini di trattativa per ottenere condizioni ancora più favorevoli». Il sondaggio è stato condotto tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio dall'Istituto di ricerche di mercato GfK Svizzera che, su incarico di comparis.ch, ha intervistato 1200 proprietari immobiliari in tutte e tre le regioni linguistiche.
Gli svizzeri francesi prendono le distanze dalla "propria banca" Come ha mostrato la ricerca di comparis.ch, tra i titolari di ipoteca delle tre regioni linguistiche elvetiche si può osservare un comportamento in parte nettamente differente. «Gli svizzeri tedeschi sono portati a fidarsi, mentre gli svizzeri francesi sono più critici nei confronti delle banche», constata Martin Scherrer (cfr. Grafico 1). In genere, tra i proprietari immobiliari della Svizzera tedesca, come mostra il sondaggio, la banca che fornisce il credito funge al tempo stesso da "propria banca", cioè dove il debitore ipotecario possiede anche il conto personale per ricevere lo stipendio ed eseguire pagamenti. Sempre secondo la ricerca, questo riguarda oltre i tre quarti dei titolari di ipoteca intervistati di lingua tedesca, mentre solo il 60 e il 56 per cento, rispettivamente, dei proprietari immobiliari svizzeri di lingua francese e italiana. Nella Svizzera tedesca solo l'11 per cento degli intervistati ha stipulato un contratto ipotecario con un istituto finanziario di cui non era mai stato cliente in precedenza. Al contrario, nella Svizzera francese più del doppio ha fatto la stessa scelta, ovvero il 26 per cento, mentre nella Svizzera italiana il 15 per centro.
Gli svizzeri tedeschi i clienti più esigenti La domanda sui motivi che potrebbero eventualmente indurre un cliente ipotecario a cambiare prestatario al successivo rinnovo dell'ipoteca, ha ottenuto risposte estremamente diversificate nelle tre regioni linguistiche, rispecchiando il quadro precedente. Un buon terzo degli svizzeri tedeschi ha dichiarato che "non cambierebbe mai" l'attuale prestatario, o meglio, che non vede "alcun motivo" per farlo, mentre solo un quinto degli svizzeri francesi ha risposto in modo identico. Un abisso ancora più evidente tra il comportamento dei proprietari immobiliari della Svizzera tedesca e quello delle altre due regioni linguistiche si nota dalle risposte alla domanda su quali istituti di credito non considerare come partner contrattuale in caso di cambio (cfr. Grafico 2). Solo il 16 per cento degli svizzeri tedeschi può immaginarsi un qualsiasi istituto di credito come possibile partner contrattuale. I titolari di un'ipoteca di lingua francese e italiana, al contrario, sono meno esigenti: quasi la metà dei proprietari immobiliari svizzeri di lingua francese e addirittura il 52 per cento di quelli parlanti italiano potrebbe stipulare un contratto con una banca qualunque.
Un basso tasso d'interesse non è l'unico criterio Per concludere, ai partecipanti al sondaggio è stato chiesto il motivo della scelta di un prestatario piuttosto che un altro. I proprietari ipotecari di lingua italiana hanno mostrato di dare importanza principalmente al prezzo: il 37 per cento ha dichiarato, infatti, che il motivo determinante per la stipulazione del contratto è stato il basso tasso d'interesse offerto dalla banca. In Romandia questa motivazione ha spinto a concludere un contratto il 29 per cento degli intervistati, mentre nella Svizzera tedesca appena il 14 per cento. Come mostra il sondaggio, per i titolari di ipoteca svizzeri di lingua tedesca è importante l'intero pacchetto offerto dall'istituto di credito per decidere di stipulare o no un'ipoteca. In genere, per i proprietari immobiliari della Svizzera tedesca il "contatto personale" con il consulente o una "buona consulenza" sono ancora più importanti di un basso tasso d'interesse. Al contrario, nella Svizzera di lingua francese e italiana solo un numero infinitamente ridotto di intervistati ha identificato in una "buona consulenza" il motivo decisivo per la scelta del proprio partner.
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Martin Scherrer
Esperto di banche e assicurazioni
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