Comparis:il Barometro Ipoteche nel quarto trimestre 2010 - Forse l'ultima occasione per approfittare di interessi convenienti?
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Zürich (ots)
Informazione: i grafici possono essere scaricati gratuitamente in formato pdf su: http://www.presseportal.ch/fr/pm/100003671/comparis_ch_ag/?langtid=4
I tassi d'interesse ipotecari, anche nell'ultimo trimestre 2010, sono rimasti su un livello basso. Verso la fine dell'anno, tuttavia, si è dovuto registrare un aumento, soprattutto nell'ambito delle ipoteche a tasso fisso di lunga durata. Questo è quanto emerge dal Barometro Ipoteche del servizio di confronto internet comparis.ch. Come prima, la più amata dai proprietari di immobili è l'ipoteca a tasso fisso di 10 anni.
Nell'ultimo trimestre dell'anno 2010, come in precedenza, i tassi delle ipoteche sono rimasti stabili su livelli molto bassi. Alla fine di questo quarto trimestre, tuttavia, si è potuto osservare un leggero aumento dei tassi, che ha riguardato principalmente le ipoteche a tasso fisso di lunga durata. Ad esempio, per le ipoteche a tasso fisso di 10 anni il tasso medio indicativo è incrementato di un settimo, passando dal 2,7 per cento dell'inizio del trimestre al 3,1 per cento al 31 dicembre 2010. Questi sono i dati rilevati dal Barometro Ipoteche del servizio di confronto internet comparis.ch, pubblicato a scadenza trimestrale.
Se si prende in considerazione l'intero quarto trimestre in confronto a quello precedente, per le ipoteche a tasso fisso di 10 anni di durata si nota che i tassi d'interesse sono aumentati dal 2,8 al 2,9 per cento. Le ipoteche a tasso fisso della durata di 5 anni sono costate in media 2,2 per cento (+0,1%), mentre quelle di un anno 1,5 per cento (-0,1%). Le ipoteche a tasso variabile sono state contrattate in media sempre con tassi immutati del 2,7 per cento (Grafico 1). A causa dell'aumento, la curva dei tassi subisce una lieve variazione, diventando leggermente più ripida (Grafico 2). Se, però, invece di considerare la media del trimestre, si osservasse la situazione alla fine dell'anno, la variazione risulterebbe un po' più evidente. «Una curva dei tassi più ripida rispecchia l'attesa di un generale aumento del livello dei tassi», commenta Martin Scherrer, l'esperto di banche presso comparis.ch. «Certo, quando e con quale intensità i tassi aumenteranno, nessuno può dirlo. Si dedicherà quindi notevole attenzione alle decisioni di politica monetaria della Banca nazionale svizzera (BNS)».
La sicurezza dei tassi prima di tutto Per i proprietari di immobili, la necessità di sapere esattamente quanto dovranno pagare di interessi per la propria ipoteca per molti anni è una vera e propria richiesta, a maggior ragione ora che i tassi sono ancora convenienti. Nel quarto trimestre 2010 è stato infatti l'84 per cento dei proprietari di immobili a mostrare interesse per un'ipoteca a tasso fisso, facendo registrare ancora una volta un incremento di 2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. La domanda di ipoteche Libor è stata ridotta, rimanendo sul 5 per cento anche nel quarto trimestre 2010, dopo una breve impennata nel secondo trimestre. La domanda di ipoteche a tasso variabile ha raggiunto il 3 per cento e quella di ipoteche con modelli speciali il 9 per cento (Grafico 3).
Sicurezza dei tassi a lungo termine Nell'ultimo trimestre 2010, il 70 per cento dei debitori ipotecari che hanno richiesto un'ipoteca a tasso fisso ha mostrato interesse per lunghe durate (da 7 a 10 anni), dato che registra un aumento di 3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. A titolo di confronto: nel primo trimestre 2010, invece, la domanda di ipoteche a tasso fisso a lungo termine corrispondeva al 44 per cento. Nel quarto trimestre 2010 le durate medie (da 4 a 6 anni) sono state richieste soltanto dal 26 per cento di proprietari (terzo trimestre 2010: 30%), mentre le durate brevi (da 1 a 3 anni) sono state scelte appena dal 4 per cento (Grafico 4).
Tra le ipoteche a tasso fisso richieste, le durate di 10 anni sono in assoluto il modello preferito con una quota del 59 per cento, che registra nuovamente un aumento di 4 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2010. Il favore nei confronti delle ipoteche di 10 anni ha così raggiunto un nuovo record: dall'inizio delle rilevazioni di comparis.ch non erano mai state richieste con una tale frequenza. L'aumento della domanda di durate di 10 anni si manifesta direttamente nella domanda di durate di 5 anni, diminuita infatti di 4 punti percentuali nell'ultimo trimestre. Ora soltanto il 23 per cento dei proprietari di immobili della Borsa Ipoteche le ha trovate interessanti. Dopo il record di 8,0 anni del terzo trimestre, la durata media richiesta per le ipoteche a tasso fisso è ancora aumentata raggiungendo addirittura 8,2 anni nel quarto trimestre. Ciò è direttamente riconducibile alla maggiore richiesta di lunghe durate.
«Dato che i tassi continuano ad essere estremamente convenienti, un'ipoteca a tasso fisso di 10 anni permette di fare meno passi falsi», così l'esperto di banche Martin Scherrer spiega l'alta domanda di questo modello di finanziamento. «Con un'ipoteca a breve termine o Libor si potrebbero trarre maggiori vantaggi soltanto se gli interessi rimanessero così bassi per svariati anni».
Dati su cui si basa comparis.ch I dati sui tassi d'interesse nonché sulla curva dei tassi si basano sui tassi indicativi di circa 65 istituti di credito, quotidianamente aggiornati e pubblicati nella panoramica dei tassi di comparis.ch. Per le durate richieste vengono analizzate le domande di finanziamento piazzate nella Borsa Ipoteche di comparis.ch dalle persone interessate a un credito immobiliare. Queste ricevono dagli istituti finanziari offerte elaborate su misura. Dall'esperienza finora raccolta emerge che, nell'80 per cento dei casi, i tassi d'interesse delle singole offerte ipotecarie sono inferiori ai tassi ufficiali indicativi.
Il prossimo Barometro Ipoteche sarà pubblicato a inizio aprile 2011.
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