comparis.ch: «Giornata mondiale del risparmio» e budget delle economie domestiche - Bilancio domestico: uomini meno indipendenti
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Zürich (ots)
Informazione: i grafici "budget dell'economia domestica" possono essere scaricati gratuitamente in formato pdf su:http://www.presseportal.ch/fr/pm/100003671/comparis_ch_ag/?langtid=4
Gli uomini cedono il bilancio dell'economia domestica alle donne piuttosto che il contrario e pianificano anche con minore precisione le proprie spese generiche. Questo emerge da un sondaggio rappresentativo del servizio di confronto internet comparis.ch condotto in occasione della «Giornata mondiale del risparmio» di domani (31 ottobre). Il pianificare una somma destinata al risparmio dipende dal reddito.
Negli ultimi mesi dell'anno in molte economie domestiche si accumulano le spese. Le assicurazioni riscuotono i premi per il nuovo anno, i regali di Natale battono cassa, i proprietari di casa inviano il conguaglio delle spese accessorie. In quale modo le economie domestiche hanno pianificato queste uscite? E oltre alle spese fisse avanza un importo per il risparmio? Il servizio di confronto internet comparis.ch ha analizzato in un sondaggio rappresentativo il rapporto degli svizzeri con il budget dell'economia domestica. Su incarico di comparis.ch l'istituto di ricerche di mercato Link ha interrogato telefonicamente 2249 persone tra i 18 e i 74 anni di tutta la Svizzera. I risultati vengono pubblicati in occasione della «Giornata mondiale del risparmio» (31 ottobre).
Circa due terzi (62 per cento) delle economie domestiche svizzere non pianificano le spese generiche tramite un bilancio di entrate e uscite. Soltanto poco più di un terzo (35 per cento) redige un budget. Si tratta in tal caso di una questione di reddito: infatti, il 49 per cento degli intervistati che vivono in un'economia domestica con un reddito inferiore ai 3000 franchi si attiene a un budget, mentre in caso di un reddito superiore ai 9000 franchi la quota scende al 29 per cento. «Chi ha meno denaro a disposizione è costretto anche a gestirlo in modo più consapevole», spiega Jonas Grossniklaus di comparis.ch.
Le donne pianificano più spesso e più nel dettaglio Chi gestisce le finanze nell'economia domestica? Nella maggior parte dei casi si tratta della donna. Nel 35 per cento delle economie domestiche in cui si redige un bilancio è la donna l'unica responsabile della pianificazione economica, mentre l'uomo soltanto nel 21 per cento dei casi (vedi grafico 1). Tuttavia, anche una collaborazione è molto diffusa: nel 30 per cento delle economie domestiche sono uomo e donna ad occuparsi insieme del budget. «In materia di bilancio dell'economia domestica gli uomini sono meno indipendenti», dice Jonas Grossniklaus. Lo dimostra anche il fatto che gli uomini si fanno aiutare più di frequente da mamma e papà. Il 13 per cento degli uomini, che vivono in un'economia domestica in cui si pianificano le spese, coinvolge i genitori, contro solo l'8 per cento delle donne.
In confronto agli uomini le donne preparano un bilancio preventivo anche più minuziosamente, almeno stando alle loro parole: l'85 per cento dichiara infatti di pianificare il proprio budget in modo «abbastanza» o «molto preciso», mentre tra gli uomini lo sostiene il 78 per cento.
Risparmio: una voce importante per il budget Per quanto dettagliata avvenga la pianificazione, il budget delle economie domestiche serve prima di tutto per mantenere un quadro della situazione finanziaria. Il 51 per cento degli intervistati, che vivono in un'economia domestica in cui si redige un budget, cita questo motivo (vedi grafico 2). Il secondo motivo più nominato è il desiderio di non spendere più di quanto si abbia a disposizione (41 per cento). Il risparmio si aggiudica già il terzo posto come somma di denaro o da mettere da parte (31 per cento) o da utilizzare per pagare spese più importanti (26 per cento).
Ciò spiega anche perché nella maggior parte delle economie domestiche che hanno un bilancio, esattamente il 65 per cento, è pianificata una somma di risparmio fissa. In confronto agli intervistati più vecchi, i più giovani danno molto più valore al budget destinato al risparmio: il 74 per cento degli intervistati sotto i 30 anni pianifica il risparmio, contro il 68 per cento delle persone tra i 30 e i 49 anni e solo il 58 per cento degli intervistati a partire dai 50 anni. «Le persone più anziane possiedono già molto di ciò per cui i giovani devono ancora risparmiare», dice Jonas Grossniklaus.
Gli svizzeri romandi coloro che risparmiano di meno Si ottengono risultati interessanti considerando la propensione al risparmio in base alle regioni linguistiche. Emerge infatti che i romandi preventivano meno di frequente il risparmio: lo dichiara infatti il 54 per cento degli svizzeri francesi che vivono in un'economia domestica con un bilancio, contro il 67 per cento del Ticino e il 69 per cento della Svizzera tedesca. E quante volte rimane effettivamente denaro per il risparmio? Anche su questo punto si evidenziano differenze tra le regioni linguistiche. Indipendentemente dal fatto di preparare un bilancio o meno, il 64 per cento dei ticinesi e il 69 per cento dei romandi ha la possibilità di mettere denaro da parte a fine mese. Su questa domanda la Svizzera tedesca si distingue: nell'81 per cento delle economie domestiche avanza un importo per il risparmio. E queste non possono che essere piacevoli notizie in vista della «Giornata mondiale del risparmio» di domani.
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